clarinetto
clarinétto s. m. [dal fr. clarinette (femm.), der. del provenz. clarin «oboe», a sua volta der. di clar (forma corrispondente al fr. clair) «chiaro, sonoro»]. – 1. Strumento a fiato costituito [...] , il c. contrabbasso in si bemolle, fa o mi bemolle. È strumento di largo impiego nella musica da camera, nella musica sinfonica, in quella bandistica e nel jazz. 2. Per metonimia, suonatore di clarinetto: era ai suoi tempi un famoso c. alla Scala. ...
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ritmo
s. m. [dal lat. rhythmus, gr. ῥυϑμός, affine a ῥέω «scorrere»]. – Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono; tale successione [...] colpi, spari che si succedono con r. costante. Per metonimia, nell’uso corrente, composizione di musica leggera, per lo più jazz, in cui la cadenza ritmica ha, nell’esecuzione, la prevalenza sulla melodia: un r. lento, vivace; l’orchestra ha eseguito ...
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ritmo-melodico
ritmo-melòdico agg. [comp. di ritm(ico) e melodico] (pl. m. ritmo-melòdici). – Termine usato, soprattutto nel passato, nel campo della musica leggera, come attributo di orchestrine che [...] combinano elementi tratti dal jazz con elementi melodici tradizionali. ...
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washboard
〈u̯òšbood〉 s. ingl. [comp. di (to) wash «lavare» e board «asse, tavola», quindi «tavola da bucato»] (pl. washboards 〈u̯òšbood∫〉, usato in ital. al masch. – Strumento musicale idiofono a raschiamento, [...] caratteristico delle prime manifestazioni della musica jazz e originariam. consistente in una tavola da bucato il cui piano irregolare veniva sfregato dal musicista con un chiodo o un bastone di metallo ovvero con ditali. ...
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fondere
fóndere v. tr. [lat. fŭndĕre «versare»] (io fóndo, ecc.; pass. rem. fuṡi, fondésti, ecc.; part. pass. fuṡo, ant. fonduto). – 1. ant. Versare, spargere copiosamente: f. lacrime, f. sangue; fig., [...] , unire, formando di più cose un tutto unico: f. due società, due partiti; f. le voci nell’armonia; f. il jazz con la musica popolare brasiliana; f. i colori, nella pittura, unirli graduandoli, sfumandoli; f. un articolo d’enciclopedia, riunendo e ...
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afroitaliano
(afro-italiano) agg. e s. m. Che, chi ha origini africane e italiane; relativo all'Africa e all'Italia. ◆ La si dà sempre per morta e continua a rinascere, non è l'araba fenice, ma la musica [...] sulle ceneri dello sperimentalismo «popolar-sanfedista» (Nuova Compagnia di Canto Popolare) o di quello afro-italiano di un Jazz pop abbastanza stanco (Napoli Centrale. Toni Esposito). (Gianfranco Manfredi, Stampa, 2 ottobre 1982, Tuttolibri, p. 7 ...
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K-pop
(K-Pop, k-pop) s m. inv. Pop coreano, genere musicale che si afferma negli anni Novanta del Novecento nella Corea del Sud e si diffonde dapprima nei Paesi asiatici e poi nel resto del mondo, caratterizzandosi [...] per l’ibridazione di generi e stili diversi (pop, hip-hop, rock, metal, jazz, rhythm and blues, ecc.) e la forte integrazione con il ballo, la coreografia e la scenografia; usato anche come agg. inv. sempre posposto. ♦ Alex è di Milano Milano – come ...
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inclusivita
inclusività s. f. 1. Capacità di includere. 2. In particolare, capacità di includere più soggetti possibili nel godimento di un diritto, nella partecipazione a un’attività o nel compimento [...] fondamentale del rock è la sua onnivora inclusività. Oltre al negro-spiritual e al blues, comuni al jazz, vi confluiscono mille altri rivoli della musica popolare americana, che il rock riscatta dal loro isolamento settoriale, proiettandoli ...
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Genere musicale sorto negli USA intorno all’inizio del 20° sec., frutto di un lungo processo di sincretismo tra forme musicali occidentali e poetiche africane, che risalivano alla memoria culturale degli schiavi deportati nel continente americano...
Batterista jazz afroamericano (Pittsburgh, Pennsylvania, 1919 - New York 1990). Attivo dal 1939, considerato tra i più importanti batteristi con K. Clarke e M. Roach, è stato tra i fondatori dello stile hard bop con cui si è affermato dalla...