tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] naturale, e il t. relativo, riferito cioè a particolari sistemi di misurazione in determinati sistemi di riferimento. Con Kant, lo spazio e il tempo assoluti divengono le forme a priori di ogni esperienza possibile, e il carattere irreversibile ...
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nomotetico
nomotètico agg. [dal gr. νομοϑετικός «relativo al legislatore, al fare leggi», der. di νομοϑετέω «fare leggi, stabilire con leggi»] (pl. m. -ci). – Termine filosofico equivalente a normativo, [...] usato particolarm. da I. Kant per caratterizzare il giudizio riflettente, in quanto fornisce massime per l’unificazione delle leggi naturali, e da W. Windelband (1848-1915) per designare le scienze naturali, in quanto formulano le leggi generali ...
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deismo
s. m. [dal fr. déisme, der. del lat. deus «dio»]. – In generale, orientamento di pensiero che riconosce l’esistenza di un Dio come prima causa, creatore e ordinatore del mondo: tale credenza (che, [...] spesso come sinon. di teismo, ha in realtà oggi un significato nettamente distinto da questo, soprattutto per opera di Kant, il quale considera il deismo come legato a un’idea di Dio puramente razionale, senza alcun riferimento alla rivelazione ...
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immaginario
immaginàrio (letter. imaginàrio) agg. e s. m. [dal lat. imaginarius, der. di imago -gĭnis «immagine»]. – 1. agg. Che è effetto d’immaginazione, che non esiste se non nell’immaginazione e [...] stati di coscienza senza valore di realtà, in Cartesio, Spinoza, Hobbes; organo di sintesi del processo delle percezioni, in Kant; organo del pensiero nel quale la realtà viene rappresentata in assenza di essa, diversamente dalla percezione che dà la ...
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canone
cànone s. m. [dal lat. canon -ŏnis, gr. κανών -όνος (der. di κάννα «canna»), termine che indicò originariamente la canna, e quindi il regolo usato da varî artigiani, da cui poi, sin dall’età omerica, [...] razze umane; c. della morale, c. della buona educazione, ecc. Nella filosofia epicurea e, nell’età moderna, spec. in quella di Kant e di J. Stuart Mill, criterio o regola di scelta che deve servire per la conquista o la dimostrazione della verità. 2 ...
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matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, [...] per la spiegazione matematica del moto dei corpi (meccanica razionale): tali progressi sono generalm. interpretati (Galilei, Cartesio, Kant) come frutto di un’intuizione assoluta della verità, che solo la matematica può produrre in quanto conoscenza ...
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architettonica
architettònica s. f. [dal lat. architectonĭce, gr. ἀρχιτεκτονική, femm. sostantivato (sottint. τέκνη) di ἀρχιτεκτονικός «architettonico»]. – 1. Sinon. ant. di architettura, come arte del [...] ; per es., citoarchitettonica, disposizione delle cellule di un tessuto, in partic. di quello nervoso). 3. Nel linguaggio filos. di Kant, l’a. (della ragion pura) è l’«arte del sistema», cioè la riduzione a unità sistematica del complesso delle ...
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cant
‹känt› s. ingl. [propr. «canto, intonazione lamentosa della voce», dal fr. chant «canto» nella pronuncia dial. settentr.] (pl. cants ‹känts›), usato in ital. al masch. – 1. Modo affettato di parlare: [...] discorso ipocrita, ipocrisia (nella vita sociale e politica). 2. Linguaggio proprio di un gruppo di persone, gergo ...
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regolativo
agg. [der. di regolare2]. – 1. Che ha la funzione di regolare: il termine è usato da Kant (ted. regulativ) per denotare l’uso delle idee della ragione (idee dell’anima, del mondo, di Dio), [...] che, a differenza delle categorie dell’intelletto (il cui uso è detto «costitutivo»), non sono fonti di conoscenza, ma punti di riferimento ideali, che stimolano e indirizzano l’attività conoscitiva dell’intelletto ...
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relazione
relazióne s. f. [dal lat. relatio -onis, der. di referre «riferire», part. pass. relatus]. – 1. L’azione e il fatto di riferire, e il testo stesso, orale e scritto, con cui si riferisce, e [...] interpretato nelle diverse concezioni e teorie: il concetto della r. come categoria in Aristotele e in Kant; il problema dell’oggettività o della soggettività delle relazioni. Nella teologia cattolica, ognuno dei quattro particolari rapporti ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, dove compì gli studî medî, e s'iscrisse...
KANT, Hermann
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato ad Amburgo il 14 giugno 1926. Trasferitosi per scelta politica a Berlino Est, fu presidente dell'Associazione degli scrittori della Repubblica Democratica Tedesca. Destò vivo interesse...