pettine
pèttine s. m. [lat. pecten -tĭnis, der. di pectĕre «pettinare»]. – 1. a. Strumento di materiale vario (avorio, osso, tartaruga, metallo, materie plastiche) usato per ordinare, ravviare, acconciare [...] ferro) posto sulla prua delle gondole veneziane, costituito da una lama di ferro brunito, di circa 20 kg, che controbilancia il per cui due file d’apparecchi volano alla stessa quota l’una incontro all’altra incrociandosi. i. In marina, sbarra ...
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penetrante
agg. [part. pres. di penetrare]. – 1. a. Che penetra, che ha la forza di penetrare, di entrare in profondità: una lama dalla punta molto penetrante; anche con valore participiale: ferite p. [...] cavità cranica, pleurica o peritoneale, interessando talvolta organi importanti come il cervello, il cuore, i polmoni, l’intestino. In fisica, radiazione p., genericamente, radiazione elettromagnetica o corpuscolare di grande energia e quindi capace ...
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racla
s. f. [adattam. del fr. racle, der. di racler «raschiare»; cfr. raclatura]. – 1. Nell’industria tessile, dispositivo delle macchine per la stampa a quadri, che serve per la distribuzione del colorante [...] (per es., ebanite) rivestito di caucciù, che durante l’operazione deve premere sul tessuto in modo uniforme; nelle macchine Nella tecnica tipografica, lunga lama che ha la funzione di distribuire uniformemente l’inchiostro sui cilindri inchiostratori. ...
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zappa
s. f. [lat. pop. sappa, di etimo ignoto]. – 1. a. Attrezzo agricolo manuale costituito, per lo più, da una lama tozza e larga, trapezoidale o triangolare, simmetrica e posta quasi perpendicolarmente [...] di dettaglio in piccole superfici, e di giardinaggio. b. Com. l’espressione fig. darsi (o tirarsi) la z. sui piedi, ma chi doveva incolpare se non lei? La z. sui piedi non se l’era tirata da sé? E allora doveva cercar di levarsela al più presto ( ...
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passata
s. f. [der. di passare]. – 1. a. non com. L’atto, il fatto di passare in un luogo o per un luogo; passaggio: la p. dei Francesi in Italia; incominciò a far le p. dinanzi alla casa di costei (Boccaccio). [...] lenza un tratto di fiume da monte a valle in modo che l’esca sfiori il fondo o strascichi su di esso e che la sotto, scarto o schivata del corpo verso il basso, cioè sotto la lama dell’avversario, che si può effettuare contro tutte le azioni di offesa ...
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legamento
legaménto (ant. ligaménto) s. m. [dal lat. ligamentum, der. di ligare «legare»]. – 1. L’atto di legare, di unire; unione, connessione; concr., ciò che serve a legare, a tenere unito. Con accezioni [...] segmenti ossei, o di mantenere in sito un organo. In partic., l. anulare, fascio fibroso che circonda a guisa di anello il collo e generalm. opponendo il grado forte o il medio della propria lama al debole di quella dell’avversario. 3. In linguistica ...
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medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] un bastone (nella scherma, anche sostantivato: il m. della lama, la parte compresa tra il forte, prossimo all’impugnatura, m. età (né giovane né vecchia), di m. cultura o di cultura m.; l’evo m., più com. il medioevo (v.) o Medioevo; note m., in ...
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strada
s. f. [lat. tardo strata (sottint. via), femm. sostantivato di stratus, part. pass. di sternĕre «stendere, selciare»; propr. «(via) massicciata»]. – 1. a. Striscia di terreno più o meno lunga [...] apertura, guida, ecc., entro cui qualche cosa si muove e procede, o che dà l’avvio a un movimento: fare la s. a una vite (facendo la prima parte del e dall’altra rispetto al piano della lama, mediante l’allicciatura (o stradatura). ◆ Dim. stradétta ...
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forbice
fòrbice s. f. [lat. fŏrfex -fĭcis]. – 1. a. Per lo più al plur., le forbici, un paio di forbici (ant. e region. al sing.), utensile d’acciaio per tagliare, costituito da due lame terminanti a [...] punta a un estremo, incrociate e collegate da un perno; ciascuna lama agisce come una leva di primo genere, e il perno funge da fulcro; per facilitarne l’uso, sono provviste, all’altro estremo, di anelli nei quali s’introducono il pollice e il medio ...
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acciaio
acciàio (ant. acciale; region. e poet. acciaro) s. m. [lat. tardo (ferrum) aciarium, nome del ferro indurito per cementazione con il quale si facevano le punte (lat. acies) delle armi bianche]. [...] . È frequente come termine di paragone per indicare robustezza, resistenza, tenacia: duro, resistente come l’a.; oppure freddezza, insensibilità: sguardo freddo e penetrante come una lama d’a.; donde i varî usi fig. della locuz. d’acciaio in funzione ...
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. L'uso delle macchine per eseguire i lavori agricoli si è andato estendendo parallelamente al diffondersi della macchina industriale, ma più tardi e meno intensamente.
La macchina in agricoltura ha un impiego più saltuario che non nell'industria,...
La domesticazione degli animali e l'allevamento: Americhe
Alessandro Lupo
Duccio Bonavia
America settentrionale e mesoamerica
di Alessandro Lupo
A differenza dei popoli dell'area andina, quelli dell'America Settentrionale e della Mesoamerica...