allettatore
allettatóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di allettare1]. – Chi alletta; che alletta, allettante: un sorriso a.; la città, lasciva D’evirati cantori allettatrice (Foscolo); quando tu, dotta [...] Allettatrice, fervidi sonanti Baci scoccavi nelle curve labbra De’ tuoi bambini (Leopardi). ...
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disperato
agg. [part. pass. di disperare]. – 1. Di cosa: a. Che non dà luogo a speranza, irrimediabile: è un caso davvero d.; impresa d.; un tentativo d., fatto quasi per disperazione, con minime probabilità [...] perché aveva perduto il bambino tra la folla; anche sostantivato: urlare come un disperato; qui si aggirano a decine, colle labbra socchiuse e gli occhi rilucenti, i d. della fame (P. Levi). Spesso ha senso attenuato, di persona che riconosce inutili ...
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snello
snèllo agg. [dal germ. *snell, cfr. il ted. schnell «rapido, svelto»]. – 1. a. Veloce, rapido: Corda non pinse mai da sé saetta Che sì corresse via per l’aere snella (Dante). b. Agile, svelto, [...] sciolto nei movimenti: un uomo di una certa età, ma ancora s.; Gli s. piedi e le canore labbra (Parini). 2. Più com., che ha forme sottili e slanciate, con riferimento a persone e animali: una figura s., un personale s.; gli s. levrieri; anche delle ...
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balbuzie
balbùzie s. f. [tratto da balbuziente, sul modello di canizie e sim.]. – Disturbo dell’articolazione della parola (disartria) dovuto a uno spasmo intermittente dell’apparato fonatorio per cui [...] il discorso riesce esitante, tronco e presenta ripetizioni; a seconda della sede dell’inceppamento (faringe, glottide, lingua, labbra), si parla di b. gutturale, linguale e labiale. ...
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contegnoso
contegnóso agg. [der. di contegno]. – 1. Riferito a persona, che si atteggia o si comporta con serietà, contegno, alterigia: se ne stava in disparte, tutto c.; le signore guardavano c., colle [...] labbra strette (Verga). 2. Detto degli atti, del comportamento, pieno di ostentata serietà, di sussiego: accoglienza, risposta c.; tono c., chiesta poi licenza agli ospiti, [don Rodrigo] s’avvicinò, in atto c., al frate (Manzoni). ◆ Dim. ...
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libare1
libare1 v. tr. [dal lat. libare, affine al gr. λείβω «versare a goccia a goccia»], letter. – 1. Offrire alla divinità, versare sull’altare o altrove un liquido facendo una libagione: l. vino [...] sign. di brindare: l. alla vita, all’amore); l. col vino, col latte, col miele, ecc. 2. Sorbire a fior di labbra, assaggiare, gustare, delibare: delle pure acque sole Liba una stilla (Tommaseo); è vin ... chi lo liba Questa notte non morrà (Boito); e ...
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bisbigliare
v. intr. [voce onomatopeica] (io bisbìglio, ecc.; aus. avere). – 1. Parlare sottovoce, sussurrare con lieve movimento delle labbra, in modo che chi è discosto sente solo un leggero sibilare: [...] s’erano messi a b. in un angolo; anche sostantivato: si sentiva un b. sommesso nell’altra stanza; come trans.: b. una preghiera; gli bisbigliò qualcosa in un orecchio; che cosa state bisbigliando? 2. estens. ...
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carnoso
carnóso agg. [dal lat. carnosus]. – 1. Che abbonda di carne: le parti più c. del corpo; labbra c.; volto c. e rubicondo. 2. estens. Di organo o di pianta d’aspetto piuttosto massiccio, di consistenza [...] più o meno molle, dovuta alla presenza di tessuti acquiferi: foglie c., fusti c., frutti carnosi ...
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neo2
nèo2 s. m. [lat. naevus]. – 1. a. Malformazione congenita della cute (detta, nel linguaggio medico, anche nevo), circoscritta e benigna, in forma di piccola tumefazione o di macchiolina persistente, [...] neo naturale, che nel sec. 18° le dame si applicavano per vezzo (o disegnavano col belletto) sulle guance, all’angolo delle labbra o degli occhi. 2. In senso fig., difetto appena percepibile in rapporto a una misura di ideale perfezione: è un lavoro ...
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LABBRI O LABBRA?
La parola labbro ha due plurali.
• Il plurale maschile labbri si usa per indicare ‘i bordi di una ferita’ o, per estensione, ‘i confini di un perimetro’
Il medico suturò i labbri della ferita
I labbri di un recipiente di...
labbro [soltanto nel plurale labbra]
È esclusivo della poesia, e ricorre sempre in senso proprio: If XXV 29 ciò che... si ritenne / di quel soverchio, fé naso a la faccia / e le labbra ingrossò, e XXX 55; Pg IV 122 Li atti suoi... mosser le...