porporino
agg. [der. di porpora]. – Che ha il colore della porpora, rosso vivo: una seta p.; labbra, gote p.; un prato d’erba minutissima e piena di fiori p. e d’altri (Boccaccio); Belle rose p. (Chiabrera). ...
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intozzare
v. tr. e intr. [der. di tozzo1] (io intòzzo, ecc.), letter. – 1. tr. Rendere tozzo, massiccio, detto di persone, animali, piante. 2. intr. (aus. essere) e intr. pron. Farsi tozzo, massiccio: [...] (B. Davanzati); ant. o raro, gonfiarsi d’ira, corrucciarsi, stizzirsi. ◆ Part. pass. intozzato, anche come agg., ingrossato, raccolto in sé, anche per stizza e corruccio: stava seria, seduta, intozzata su di sé, con le labbra strette (Pirandello). ...
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dilagare
v. intr. [der. di lago, con il pref. di-1] (io dilago, tu dilaghi; aus. avere o essere). – 1. a. Riferito ad acque, diffondersi rapidamente e largamente sul terreno, in modo da formare come [...] dilagando per la campagna; con uso iperb.: il pianto gli dilagava sulle guance, gli bagnava la sigaretta ciondoloni dalle labbra (Pratolini); raro con la particella pron.: la piena si dilagò nella valle. Estens., poet., della luce: dolce notte ...
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trarre
(ant. tràere e tràggere) v. tr. [lat. trahĕre] (io traggo, tu trai [ant. traggi], egli trae [ant. tragge], noi traiamo [ant. traggiamo], voi traéte, essi tràggono; pres. cong. tragga, ... traiamo [...] ., soprattutto in espressioni come trarsi in disparte, trarsi indietro, ecc. (più com. tirarsi in disparte, indietro, ecc.): con enfiate labbra Si trasse avanti al capitano e disse (T. Tasso). b. Portare da uno stato, da una condizione, in uno stato ...
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atteggiare
v. tr. [der. di atto2] (io attéggio, ecc.). – 1. Disporre la persona o parte di questa in modi particolari e con determinate espressioni: ha un modo elegante di a. il busto; a. il volto a [...] compassione, a meraviglia; a. le labbra a un sorriso. Per estens., dare una particolare espressione e intonazione: a. il proprio discorso, le proprie parole a severità. 2. a. intr. pron. Disporsi, assumere una particolare espressione: il suo viso si ...
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sopracciglio
sopraccìglio s. m. [comp. di sopra- e ciglio, sul modello del lat. supercilium] (pl. sopraccigli e anche le sopraccìglia, femm.). – 1. Ognuno dei due rilievi arcuati esistenti in corrispondenza [...] i s. folti, radi, biondi, bruni; depilarsi le sopracciglia; mi sorse nettamente negli occhi il volto dalle grandi sopracciglia e dalle labbra pallide (G. Cena). 2. fig., letter. Cipiglio, grinta: con tono imperativo e con s. minaccioso (Manzoni). ...
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semispento
semispènto agg. [comp. di semi- e spento, part. pass. di spegnere]. – Quasi spento, che sta per spegnersi: il fuoco è s.; fig.: occhi semispenti. In usi letter. e rari, riferito a persona, [...] molto prossimo a morire: né già vantarmi Potrò del dono, io semispento, a cui Straniera man le labbra oggi fra poco Eternamente chiuderà (Leopardi). ...
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rasoio
rasóio s. m. [lat. rasōrium, der. di radĕre «radere», part. pass. rasus]. – 1. a. Utensile per radere barba, capelli e altri peli, costituito da una lama rettangolare d’acciaio, con punta arrotondata [...] il r. sotto il manto e il riso in bocca, antico detto prov., essere maligno e ipocrita: Ha nella lingua melate parole, E nelle labbra un amichevol ghigno, E la fraude nel seno, ed il rasoio Tien sotto il manto (T. Tasso). Sempre in senso fig., r. di ...
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scazzone
scazzóne s. m. [etimo incerto]. – Pesce della famiglia cottidi (Cottus gobius), detto anche magnarone, comune nelle acque dolci del nostro paese e dell’Europa settentr.; è lungo una decina di [...] centimetri, ha testa molto grande, larga, depressa e provvista di aculei, muso cortissimo, occhi ravvicinati, bocca amplissima con grosse labbra, tronco compresso posteriormente e coperto di pelle nuda, ricca di muco. ...
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dimensione
dimensióne s. f. [dal lat. dimensio -onis «misura», der. di dimetiri «misurare», part. pass. dimensus]. – 1. a. Ciascuna delle misure che determinano l’estensione di un corpo (lunghezza, larghezza, [...] d., a una nuova d. di vita; Maria ... viveva ormai in una d. diversa dalla mia, con il rossetto sulle labbra, la borsetta e un giovanotto al fianco (Pratolini); trovare la propria d. (in un settore di attività), riuscire a realizzarsi compiutamente ...
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LABBRI O LABBRA?
La parola labbro ha due plurali.
• Il plurale maschile labbri si usa per indicare ‘i bordi di una ferita’ o, per estensione, ‘i confini di un perimetro’
Il medico suturò i labbri della ferita
I labbri di un recipiente di...
labbro [soltanto nel plurale labbra]
È esclusivo della poesia, e ricorre sempre in senso proprio: If XXV 29 ciò che... si ritenne / di quel soverchio, fé naso a la faccia / e le labbra ingrossò, e XXX 55; Pg IV 122 Li atti suoi... mosser le...