mordere
mòrdere v. tr. [lat. mordēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. mòrsi, mordésti, ecc.; part. pass. mòrso, ant. morduto). – 1. a. Addentare, stringere con, o fra, i denti; afferrare fortemente [...] . In locuzioni partic.: mordersi le mani, le dita, il gomito, pentirsi inutilmente di cosa non più riparabile; mordersi le labbra o la lingua, per non parlare, o per pentimento di aver detto cosa imprudente o inopportuna: appena ebbe proferito queste ...
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mordicchiare
v. tr. [der. di mordere, con suffisso dim.] (io mordìcchio, ecc.). – Mordere a piccoli e frequenti morsi, quasi rosicchiando: mordicchiava una tavoletta di cioccolato, una crosta di formaggio; [...] mordicchiarsi le unghie, le labbra. Anche fig., mordere con parole lievemente pungenti. ...
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inturgidire
v. intr. [der. di turgido] (io inturgidisco, tu inturgidisci, ecc.; aus. essere). – Farsi turgido, crescere di volume e di consistenza, detto soprattutto di un organo o parte di esso, per [...] . Usato sia transitivamente, con valore causativo, sia come intr. pron., far diventare turgido, aumentare di volume e di consistenza, gonfiarsi: l’improvvisa crescita le inturgidiva il seno; le labbra, dopo l’intervento, le si sono inturgidite. ...
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perissodattili
perissodàttili s. m. pl. [lat. scient. Perissodactyla, comp. del gr. περισσός «dispari» e δάκτυλος «dito» (il gr. περισσοδάκτυλος aveva altro sign.: «con più dita dell’ordinario», dall’altro [...] cui appartengono le famiglie rinocerontidi, tapiridi e equidi: sono animali esclusivamente erbivori, di grande o media statura, con labbra prensili e denti mascellari a struttura lofodonte, e arto mesassone (v. mesassone) caratterizzato da un asse di ...
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everso
evèrso agg. [part. pass. del raro evertere, dal lat. eversus, part. pass. di evertĕre], letter. ant. – 1. Abbattuto, gettato giù, distrutto; fig., labbra everse, prominenti e ripiegate 2. Opposto, [...] contrario: per la ragione e. (Galilei) ...
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inumidire
v. tr. [der. di umido] (io inumidisco, tu inumidisci, ecc.). – Rendere umido, bagnando o spruzzando d’acqua: i. la biancheria, prima di stirarla; il vapore acqueo ha inumidito le pareti; le [...] poche gocce di pioggia hanno appena inumidito la strada; con la particella pron., inumidirsi le labbra, passandovi sopra la lingua. Intr. pron., inumidirsi, diventare o farsi umido: ripensando al figlio lontano, le si inumidivano gli occhi. ◆ Part. ...
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lampreda
lamprèda s. f. [lat. tardo nauprēda, lamprēda]. – Nome comune di varie specie di vertebrati ciclostomi, caratterizzati dalla bocca imbutiforme, labbra circolari provviste, come anche la lingua, [...] di numerosi denti cornei, e da sette paia di sacchi branchiali, con altrettante aperture laterali. Proprie della nostra fauna sono: la lampreda marina (Petromyzon marinus), lunga circa un metro, che in ...
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fisalopteridi
fiṡaloptèridi s. m. pl. [lat. scient. Physalopteridae, dal nome del genere Physaloptera, comp. del gr. ϕυσαλλίς «bolla1» e πτερόν «ala»]. – Famiglia di vermi nematodi dell’ordine spiruroidei, [...] caratterizzati da due cospicue labbra semplici internamente provviste di uno o più denti, intorno alle quali si solleva in avanti la cuticola a formare un collaretto circolare; al genere principale (Physaloptera) appartengono numerose specie ...
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ninfa
s. f. [dal lat. nympha, gr. νύμϕη, corradicali del lat. nubĕre «velare», e come intr. «velarsi, prendere marito»; quindi propr. «sposa» o «fanciulla da marito», e fig. «crisalide»; il sign. 3 è [...] con riorganizzazione dei tessuti e organi larvali, a spese dei quali si formano quelli dell’insetto perfetto o immagine. 3. Al plur., nella terminologia anatomica, altro nome delle piccole labbra dell’organo genitale femminile. ◆ Dim. ninfétta (v.). ...
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fischiare
(pop. tosc. fistiare) v. intr. e tr. [lat. tardo fistŭlari, propr. «suonare la fistŭla, cioè la zampogna»] (io fìschio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Mandare un suono acuto e stridulo: a. [...] che gli fischiano. b. Dell’uomo che imitando gli uccelli emette un suono stridulo, soffiando tra i denti o tra le labbra o nel foro di una chiave femmina o in piccolo strumento apposito (fischio o fischietto) per proprio diletto (f. allegramente ...
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LABBRI O LABBRA?
La parola labbro ha due plurali.
• Il plurale maschile labbri si usa per indicare ‘i bordi di una ferita’ o, per estensione, ‘i confini di un perimetro’
Il medico suturò i labbri della ferita
I labbri di un recipiente di...
labbro [soltanto nel plurale labbra]
È esclusivo della poesia, e ricorre sempre in senso proprio: If XXV 29 ciò che... si ritenne / di quel soverchio, fé naso a la faccia / e le labbra ingrossò, e XXX 55; Pg IV 122 Li atti suoi... mosser le...