occlusione
occluṡióne s. f. [dal lat. tardo occlusio -onis]. – 1. a. L’occludere, l’occludersi: o. di un passaggio, di un canale, di un condotto. b. In medicina, obliterazione o chiusura, temporanea [...] si è verificata la chiusura. Poiché l’occlusione si può verificare in ogni punto del condotto fonatorio compreso tra le labbra e la glottide, a seconda del punto interessato si può avere una o. labiale, dentale, palatale, velare, nasale, laringale ...
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gallico1
gàllico1 agg. [dal lat. Gallĭcus] (pl. m. -ci). – Della Gallia, denominazione data dai Romani alla regione corrispondente all’incirca all’odierna Francia, e dei Galli che l’abitavano: le popolazioni [...] civiltà g.; le guerre g. di Cesare. Per estens., nel linguaggio poet. e in alcune particolari locuz., della Francia, francese: Misere labbra, che temprar non sanno Con le g. grazie il sermon nostro (Parini); morbo g., sinon. di morbo celtico, cioè la ...
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serrare
v. tr. [lat. *serrare, da serare «chiudere» (der. di sera «serratura, spranga di chiusura»), con doppia r per influsso di ferrum «ferro», oppure di serra «sega» per la forma seghettata di alcune [...] ’uso parlato della Toscana e di altre regioni settentrionali. 1. a. Chiudere stringendo; stringere con forza: s. i pugni, le labbra; s. un laccio; in espressioni fig.: sentirsi s. il cuore, sentirlo stringere come in una morsa, per dolore, emozione ...
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pseudomucosa
pseudomucósa s. f. [comp. di pseudo- e mucosa]. – In anatomia umana, zona di tegumento che costituisce il tratto di passaggio tra pelle e mucosa e presenta caratteristiche intermedie tra [...] i due tipi di tessuto (per es., il tegumento delle labbra). ...
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brachicheilia
brachicheilìa s. f. [comp. di brachi- e -cheilia]. – In medicina, malformazione congenita delle labbra, consistente nella loro abnorme brevità. ...
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scialbare
v. tr. [lat. exalbare «imbiancare», der. di albus «bianco» col pref. ex-], non com. – Imbiancare, intonacare a calcina muri e pareti, o anche (nell’uso tosc.), intonacare in genere una parete [...] pareti scialbate; il muretto scialbato di bianco, in quell’ora era grigio anche lui (Pea); si passò in un primo salone, scialbato a calce (E. Cecchi); il suo volto, non più dipinto ma appena scialbato di rossetto alle labbra, era pallido (Pratolini). ...
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flauto1
flàuto1 s. m. [dal provenz. flaut, di etimo incerto]. – 1. Termine che designa diversi tipi di strumenti aerofoni, anche di origine molto antica, di forma solitamente tubolare, in cui il suono [...] da due serie accoppiate) di canne aperte a zufolo e disposte in ordine di lunghezza, sì che il suonatore, passando con le labbra dall’una all’altra imboccatura, possa produrre ordinatamente una scala di suoni; è noto anche col nome di siringa. 3. Per ...
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corto
córto agg. [lat. cŭrtus]. – 1. a. Che ha relativamente poca lunghezza o è meno lungo del normale: fiori a gambo c.; fucile a canna c.; spada, pugnale a lama c. (fig., venire ai ferri c., impegnarsi [...] Montale); prende fiato prima di parlare, un respiro c., come se volesse gonfiare le parole per farle uscire in fretta dalle labbra (Carlo Lucarelli). Con valore avverbiale: Mostrate da qual mano inver’ la scala Si va più corto (Dante), più presto, in ...
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a1
a1, A s. f. o m. – Prima lettera dell’alfabeto latino e di quasi tutti gli altri alfabeti, derivata, come la maggior parte delle altre lettere, dall’alfabeto fenicio, attraverso quello greco; il suo [...] è, é, i) e dalla massima apertura orale (la distanza tra lingua e volta del palato e l’apertura delle labbra sono maggiori che nell’articolazione delle altre vocali).
◆ Usi della lettera come abbreviazione e simbolo: nella forma minuscola non puntata ...
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pari1
pari1 (ant. pare) agg. [lat. par paris]. – 1. a. Uguale ad altra persona o cosa nella qualità determinata dal complemento, o uguale in genere: siamo p. d’età, di statura, di forza; le due colonne [...] , uniforme, senza rientranze o sporgenze: rendere p. l’erba del prato; spreg., ant., fare la bocca p., atteggiare le labbra ad affettata compostezza, per simulare o dissimulare qualcosa. Analogam., soprattutto in usi region., di due o più cose che si ...
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LABBRI O LABBRA?
La parola labbro ha due plurali.
• Il plurale maschile labbri si usa per indicare ‘i bordi di una ferita’ o, per estensione, ‘i confini di un perimetro’
Il medico suturò i labbri della ferita
I labbri di un recipiente di...
labbro [soltanto nel plurale labbra]
È esclusivo della poesia, e ricorre sempre in senso proprio: If XXV 29 ciò che... si ritenne / di quel soverchio, fé naso a la faccia / e le labbra ingrossò, e XXX 55; Pg IV 122 Li atti suoi... mosser le...