struggere
strùggere v. tr. [aferesi di distruggere] (coniug. come distruggere). – 1. letter. ant. a. Distruggere (nel sign. più com. del verbo): una tempesta Che struggea i fiori, et abbattea le piante [...] al sole; il ghiaccio comincia già a struggersi. Con uso iperb., nell’espressione struggersi (ma più com. sciogliersi) in lacrime, in pianto, piangere accoratamente: a guisa di brina, al sol davanti, In pianto tutto si consumi e strugga (Poliziano ...
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struggimento
struggiménto s. m. [der. di struggere]. – 1. L’atto dello struggere o dello struggersi; l’essere, il venire strutto, cioè sciolto: l’improvviso scirocco ha provocato lo s. delle nevi. 2. [...] In senso fig., stato d’animo misto di ansia, pena e sofferenza, che consuma e non dà tregua: provare un acuto s. di cuore, un senso di accorato s.; piangeva adagio, con lievi singulti; e ... quelle lacrime aumentavano il suo s. (Quarantotti Gambini). ...
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torrente
torrènte s. m. [dal lat. torrens -entis (part. pres. di torrere «disseccare, bruciare»), propriam. «che si secca in certi periodi», ma poi inteso come «divorante, impetuoso»]. – 1. Corso d’acqua [...] in fiamme; in usi iperb., riferito anche a sostanze non liquide e a cose astratte: un t. di fuoco; versare torrenti di lacrime; Io che sparsi di sangue ampio torrente (T. Tasso); Tal di raro saper versi torrente Che il corso a seguitar de la tua ...
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ricacciare
v. tr. [comp. di ri- e cacciare] (io ricàccio, ecc.). – 1. Cacciare, cioè mandare via, di nuovo: si è fatto r. dal posto; il padre l’ha ricacciato di casa, e questa volta definitivamente; [...] a ritrattarli, o lo farò amaramente pentire d’avermi insultato; gli venne un nodo di pianto ma si ricacciò in gola le lacrime. 3. Con valore intensivo, rimettere (con una certa forza): ricacciò il chiodo nell’asse; ricacciò le mani in tasca; nel rifl ...
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contenere
contenére v. tr. [lat. contĭnere, comp. di con- e tenere «tenere»] (coniug. come tenere). – 1. Tenere in sé, comprendere, accogliere (o essere capace di tenere, di accogliere): la cassa conteneva [...] Trattenere, reprimere, soprattutto la manifestazione di sentimenti e stati d’animo: c. l’ira, la collera, l’emozione, le lacrime; frenare, anche con riferimento alla resistenza difensiva in battaglia: c. l’impeto, l’assalto dei nemici (o in senso più ...
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liberatore
liberatóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. liberator -oris]. – Chi, o che, libera (da un danno, da un pericolo, da una soggezione e sim.): è stato il nostro l.; lo acclamarono l.; esercito [...] di soggezione, di sofferenza, da un senso di oppressione e sim.: esercitare una funzione l. dai pregiudizî; il viso le si empiva di lacrime l. (Pratolini). Per antonomasia, la l., l’estrema l., o l’ora l., la morte: invocare la liberatrice. ...
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mirra
s. f. [dal lat. myrrha, gr. μύρρα]. – 1. Gommoresina che si ricava dalla scorza del tronco e dei rami di diverse piante del genere commifora, messa in commercio in due varietà (m. eletta, o m. [...] in lacrime, in grani tondeggianti, e m. in sorte, in masse di colore bruno), adoperata in profumeria, nella preparazione di dentifrici e, in passato, come astringente, antisettico e carminativo; usata nell’antichità come profumo per persone o cose e ...
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sbellicare
v. tr. [der. di bellìco, col pref. s- (nel sign. 4)] (io sbellìco, tu sbellìchi, ecc.). – 1. ant. e raro. In senso proprio, rompere, aprire l’ombelico. 2. Nella forma rifl., in senso fig., [...] sbellicarsi dalle risa (o dal ridere), ridere smodatamente, fino a non poterne più: era uno spettacolo da far sbellicare dalle risa; cominciò a sbellicarsi dal ridere fino ad avere le lacrime agli occhi. ...
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rovente
rovènte agg. [lat. rŭbens -entis «rosseggiante», part. pres. di rubere «essere rosso»]. – Portato a calore rosso, a temperatura tale da emettere radiazioni luminose rosse: una colata, una barra [...] come il fuoco: un sole r. splendeva nel cielo; ho toccato il ferro da stiro che era ancora r. e mi sono scottata; la sabbia è così r. che non ci si può camminare a piedi nudi; in usi iperb. e fig.: lacrime r. di rabbia gli colavano sulle guance. ...
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sfogo
sfógo s. m. [der. di sfogare] (pl. -ghi). – 1. a. Lo sfogare, l’uscire liberamente di sostanze gassose o liquide, spec. compresse; con sign. concr., l’apertura, il condotto per cui tali sostanze [...] al dolore, all’ira, alla sensualità; cercare un po’ di s. nel pianto; una sofferenza che non trovava s. neppure nelle lacrime. Anche, il fatto di parlare liberamente di ciò che angustia o preme, di aprire l’animo per trovare sollievo e distensione ai ...
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LACRIME DI GIOBBE
Emilio Chiovenda
Nome italiano della Coix lacryma Jobi L., della quale i monaci nel Medioevo ritenevano che i frutti lapidei fossero le lacrime di Giobbe o, secondo altri, di Mosè, di Cristo, di Maria. Coix è un genere della...
Lacrima
Gabriella Argentin
Le lacrime sono gocce di un liquido, secreto da apposite ghiandole dell'occhio (ghiandole lacrimali), che assolve la funzione di mantenere umida e detersa la superficie della cornea e della congiuntiva (v. il capitolo...