sbrucare
v. tr. [da brucare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io sbruco, tu sbruchi, ecc.), non com. – 1. a. Portare via le foglie di un ramo, facendovi scorrere con forza la mano semichiusa. b. In senso [...] fig., portare via, strappare via in parte: Dèttegli un pugno, e sbrucagli l’orecchio, E fé di sangue un lago (Pulci). 2. Con lo stesso sign. di brucare: [la mucca] abbassava il capo, sbrucava una boccata d’erba, poi tornava a rialzarlo (Tarchetti). ...
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palpitare
v. intr. [dal lat. palpitare, der. di palpare «palpare»] (io pàlpito, ecc.; aus. avere). – 1. a. Battere, pulsare frequentemente o con maggior frequenza del solito; si dice spec. del cuore [...] viva sotto al mio piè (D. Gnoli); in partic., fluttuare al vento o per il movimento delle onde: Palpita il lago di Virgilio, come Velo di sposa (Carducci); della luce, o di una superficie illuminata, tremolare, brillare a tratti, con intermittenza ...
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bandita
s. f. [der. di bandire]. – 1. Territorio nel quale la caccia è preclusa per legge a chiunque, compreso il proprietario del terreno; oltre alle bandite di stato, nei territorî demaniali, e alle [...] bandite private, esistono bandite gestite da enti e associazioni della caccia, per il rifugio e il ripopolamento della selvaggina. 2. Per analogia, zona d’acqua (lago, palude) in cui è vietata la pesca. ...
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palta
s. f. [lat. *palta, di origine mediterranea], ant. e region. – Melma, fanghiglia: pareva che fosse caduto in un lago di palta (C. E. Gadda). ...
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raggio
ràggio s. m. [lat. radius, in origine «bacchetta appuntita», poi «raggio luminoso; raggio d’una ruota (perché irradia dal centro come i raggi dalla sorgente di luce); raggio d’una circonferenza», [...] mite r. del sole al tramonto; l’argenteo r. della luna; il tenue r. delle stelle si rifletteva sulla quieta superficie del lago; si nascose Dentro al suo r. la figura santa (Dante), l’anima di Giustiniano nella luce del cielo di Mercurio in Paradiso ...
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sponda
spónda s. f. [lat. spŏnda «bordo del letto»]. – Margine, limite estremo. In partic.: 1. a. Tratto di terreno che delimita una distesa o un corso d’acqua (sinon. più elevato di riva): la s. del [...] mare; le s. del lago, di un fiume, di un canale; Soffermati sull’arida sponda, Volti i guardi al varcato Ticino (Manzoni); Né più mai toccherò le sacre s. (Foscolo, dell’isola di Zacinto); la quarta s., denominazione enfatica, in uso tra le due ...
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paludoso
paludóso agg. [dal lat. paludosus, der. di palus -udis «palude»]. – 1. a. Che abbonda di paludi, che ha le caratteristiche della palude: paese p.; terreno p.; zona paludosa. b. non com. Acqua [...] p., ferma, stagnante; e così lago p., fiume p., in cui le acque ristagnano. 2. In usi fig., letter.: una vita p., abietta, neghittosa, senza slanci; un ambiente p., torpido, privo di vitalità e di risorse culturali, e sim.; stile p., involuto, stanco ...
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cafarnao
cafàrnao (o Cafàrnao) s. m. [dal nome di Cafarnao (ebr. Kĕfar Naḥūm «villaggio della consolazione», gr. Καϕαρναούμ), città della Galilea sul lago di Gennesaret, centro della predicazione di [...] Cristo, per metafora nata dalla gran moltitudine accorsa ad ascoltare Gesù e sul modello del fr. capharnaüm], invar. – Luogo di confusione, ambiente dove c’è molta roba alla rinfusa, ammasso di cose disparate. ...
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gastrogaudente
s. m. e f. (scherz.) Chi ama godere della buona tavola. ◆ Domanda: che cos’è una fiorentina senz’osso? Risposta: un falso storico. Gli amanti della carne, della buona carne, sono arrabbiati. [...] . 29, Cronaca) • Vittorio Fusari è proprietario-chef […] di un’originale combinazione tra osteria verace e ristorante di livello sul lago d’Iseo, luogo di culto dei gastrogaudenti lombardi. (Licia Granello, Repubblica, 2 dicembre 2001, p. 30, Cronaca ...
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profondita
profondità s. f. [dal lat. tardo profundĭtas -atis, der. di profundus «profondo»]. – 1. In senso relativo, la distanza, misurata lungo la verticale, tra il fondo di un corpo cavo e la sua [...] cavo, può costituire una delle sue dimensioni; per es., larghezza, lunghezza e p. di una vasca): la p. del mare, d’un fiume, d’un lago; la p. media del fondo marino è di circa 4000 m; alte p., quelle che in genere si hanno negli oceani, fra 3000 e 10 ...
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Affossamento terrestre di una certa estensione, nel quale le acque permangono.
Geografia fisica e sedimentologia
I l. si possono presentare di forma e dimensione molto variabili, come variabili sono anche i depositi presenti al loro interno....
lago (laco)
Bruno Basile
La voce, che designa " propriamente... un luogo dove sono acque native e perpetue, onde nascono o rivi o fiumi ", e " impropriamente... tutte l'acque stagnanti in qualunque modo ragunate " (B. Varchi, Lezioni su Dante...