scorporare2
scorporare2 v. tr. [der. del lat. corpus -ŏris «corpo», col pref. s- (nel sign. 4)] (io scòrporo, ecc.). – Nel linguaggio letter., e in partic. nella critica letteraria e artistica, privare [...] , cioè togliere rilievo e consistenza: l’autore del dramma ha scorporato i personaggi fino a ridurli a larve. ◆ Part. pass. scorporato, anche come agg., privato della consistenza corporea: personaggi scorporati; figure lievi, eteree, quasi scorporate ...
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ostomatidi
ostomàtidi s. m. pl. [lat. scient. Ostomatidae, dal nome del genere Ostoma, comp. del gr. ᾠόν «uovo» e στόμα «bocca»]. – Famiglia di insetti coleotteri comprendente circa 500 specie prevalentemente [...] che vivono negli alberi vecchi e cariati, nei funghi e in varie sostanze vegetali; in Italia si trovano una decina di specie, tra cui Tenebrioides mauritanicus, le cui larve si nutrono delle cariossidi di cereali, di farina, di castagne, ecc. ...
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melitea
melitèa s. f. [lat. scient. Melitaea, dall’agg. lat. Melitaeus che, come il gr. Μελιταῖος, si riferiva sia all’isola di Malta sia all’isola dalmata di Mèleda (oggi Mljet)]. – In zoologia, genere [...] olartica, comprendente, tra le altre, le specie m. silvicola (lat. scient. Melitaea dejone) e m. boschiva (lat. scient. Melitaea athalia), comuni in Italia, le cui larve si nutrono di piante erbacee quali la piantaggine, la veronica e il melampiro. ...
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lestobiosi
lestobïòṡi s. f. [comp. del gr. ληστής «predone» e -biosi]. – In biologia, particolare forma di parassitismo, in cui una specie vive sottraendo furtivamente le risorse alimentari a un’altra [...] specie; si riscontra, per es., tra le formiche, dove una specie più piccola nidifica nel formicaio di una più grande, in gallerie non accessibili a questa, derubando l’ospite delle sue larve delle quali si nutre. Cfr. cleptobiosi. ...
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ostrica
òstrica s. f. [der. del lat. ŏstrea (e ŏstreum), che è dal gr. ὄστρεον, con influsso del gr. ὄστρακον «conchiglia», da cui il lat. tardo ostrăcon]. – 1. Nome di varî molluschi bivalvi, e in partic. [...] la quale il mollusco si attacca alle rocce, è grossa e convessa, mentre la destra è più piccola e appiattita; le larve si sviluppano prima nella cavità del mantello, poi escono e si portano su fondali adatti, dove formano talvolta grandi banchi. 3 ...
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tonchio
tónchio s. m. [propr., dim. dialettale di Antonio, riferito a insetto secondo un frequente uso popolare (cfr., per es., gigi)]. – Nome comune di varie specie d’insetti coleotteri della famiglia [...] bruchidi, le cui larve mangiano i semi di diverse leguminose: il t. delle fave, dei fagioli, o della fava, del fagiolo. ...
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fossore
fossóre s. m. [dal lat. fossor -oris, der. di fodĕre «scavare», part. pass. fossus]. – 1. Persona addetta a scavare le fosse sepolcrali; è sinon. di necroforo, becchino, ma soltanto come termine [...] . 3. Al plur., fossóri (o anche fossòrî, lat. scient. Fossores o Fossoria), gruppo artificiale di insetti imenotteri con varie famiglie, che hanno in comune, nelle larve, le abitudini carnivore e l’uso di scavare il terreno o altri substrati. ...
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coda
códa s. f. [lat. volg. cōda, class. cauda]. – 1. a. Parte assottigliata del corpo dei vertebrati opposta al capo, costituita da un asse scheletrico (regione caudale della colonna vertebrale), da [...] non solo da classe a classe, ma anche da ordine a ordine, da genere a genere di animali (la c. dei pesci e delle larve degli anfibî serve alla locomozione nell’acqua; la c. degli uccelli serve di sostegno alle penne timoniere; la c. dei canguri serve ...
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malachidi
malàchidi s. m. pl. [lat. scient. Malachiidae, dal nome del genere Malachius, der. del gr. μαλακός «molle», per la scarsa consistenza dei tegumenti in confronto con altri coleotteri]. – Famiglia [...] di insetti coleotteri che comprende numerose specie, piccole, di color grigio o grigio-azzurro, con larve allungate e cilindriche le quali vivono, così come gli adulti, predando altri insetti. ...
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necroforo
necròforo s. m. [dal gr. νεκροϕόρος, comp. di νεκρο- «necro-» e -ϕόρος «-foro»]. – 1. Chi porta via i morti, becchino. 2. Genere di insetti coleotteri silfidi (lat. scient. Necrophorus), detti [...] anche becchini, con livrea nera o a fasce rosse, così chiamati per l’abitudine di sotterrare carogne di piccoli animali, presso le quali vengono deposte le uova e che serviranno di nutrimento per le larve. ...
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Mitologia
Nome che gli antichi Romani davano agli spiriti errabondi dei morti che in vita erano stati malvagi; Apuleio la considera una categoria particolare di Lemuri, dai quali, però, le l. si distinguono perché emergono improvvisamente a...