favo
s. m. [lat. favus]. – 1. Costruzione verticale di cera eseguita dalle api operaie nell’interno dell’arnia e costituita da un insieme di cellette, di forma esagonale quelle per le api operaie, in [...] cui viene deposto il miele e il polline per il sostentamento delle larve che nasceranno dalle uova, più grandi, e riempite di pappa reale, quelle destinate alle api regine. 2. In medicina: a. Malattia infiammatoria acuta della pelle e del ...
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bruchidi
brùchidi s. m. pl. [lat. scient. Bruchidae, dal nome del genere Bruchus: v. bruco]. – Famiglia d’insetti coleotteri pseudotetrameri, piccoli, tozzi, con livrea di colori spenti e variegati, [...] che vivono entro i semi freschi o secchi di molte leguminose, e sono chiamati volgarmente tonchi o pàppici. Le femmine depongono le uova sui baccelli o nei semi, entro cui penetrano le larve neonate, che ne divorano il contenuto e vi s’impupano. ...
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sparaglione
sparaglióne s. m. [der. del lat. sparus (v. sparo2), attraverso una forma dial. (cfr. sicil. sparagghiuni, sparaggiuni), ma la voce è presente anche nel provenzale, catalano e francese antico]. [...] -bruno sul dorso e una caratteristica macchia nera sul peduncolo caudale, frequente lungo la costa rocciosa e i moli dei porti del Mediterraneo, del Mar Nero, dell’Atlantico, delle Canarie e dell’Africa Occidentale. Le larve sono planctoniche. ...
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sisiridi
siṡìridi s. m. pl. [lat. scient. Sisyridae, dal nome del genere Sisyra, che è dal gr. σισύρα «rozzo saio»]. – Famiglia di insetti neurotteri planipenni diffusi nelle regioni calde e temperate [...] di quasi tutto il mondo, con una cinquantina di specie distinte alare, relativamente semplice, e la mancanza di ocelli; le larve, acquatiche, si cibano di spugne d’acqua dolce. ...
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sparganosi
sparganòṡi s. f. [der. del lat. scient. Sparganum: v. spargano]. – Malattia parassitaria, rara nell’uomo e pressoché esclusiva dell’Estremo Oriente, generalmente provocata da larve di cestodi [...] pseudofillidei del genere Diphyllobothrium, che penetrano nell’organismo solitamente per ingestione, si incistano e determinano fenomeni infiammatorî nel connettivo sottocutaneo, talvolta nell’occhio, ...
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maggiolino1
maggiolino1 agg. e s. m. [der. di maggio2]. – 1. agg., letter., non com. Del mese di maggio: per la folta e verde campagna m. (Bacchelli). 2. s. m. Nome di varî insetti coleotteri scarabeidi, [...] Melolontha hippocastani, il cui stadio larvale si svolge nel terreno e dura da tre a cinque anni, durante i quali le larve si nutrono di radici e altre parti vegetali; gli adulti, che sfarfallano in primavera, hanno elitre rosso-castane e corsaletto ...
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aromia
aròmia s. f. [lat. scient. Aromia, der. del gr. ἄρωμα «profumo»]. – Genere d’insetti coleotteri della famiglia cerambicidi, comprendente una sola specie italiana (Aromia moschata), nota anche [...] con il nome di cerambice muschiato, lignivora, le cui larve vivono nei vecchi salici; l’insetto adulto, lungo dai 15 ai 40 mm, di color verde o azzurro o violaceo metallico, presenta, alla base delle anche posteriori, sbocchi di ghiandole che ...
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lema
lèma s. f. [lat. scient. Lema, dal gr. λῆμα «coraggio»]. – In zoologia, genere di insetti coleotteri della famiglia crisomelidi, a cui appartiene la specie Lema melanopa, lunga circa 5 mm, col capo [...] nero, il corsaletto e le zampe gialle e rosse, le elitre blu metalliche; le sue larve vivono a spese di varie graminacee, danneggiandole talora gravemente. ...
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clorope
cloròpe s. f. [lat. scient. Chlorops, comp. di chloro- «cloro-» e del gr. ὤψ ὠπός «aspetto»]. – Genere di insetti ditteri della famiglia muscidi, cui appartiene la c. del grano (lat. scient. [...] brune sul torace e fasce trasversali sull’addome, che depone le uova alla base delle spighe di grano, orzo e segale; le larve scendono verso le foglie per la parte interna del culmo, facendo intristire gli steli e impedendo la maturazione dei semi. ...
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bictisco
(o bittisco) s. m. [lat. scient. Byctiscus, forse der. del gr. βύκτης «uragano» per la sua nocività] (pl. -chi). – Genere di insetti coleotteri curcilionidi, chiamati volgarmente sigarai perché [...] costruiscono «sigari» arrotolando le foglie di varie piante nel cui interno depongono da tre a dieci uova; le larve si nutrono delle foglie che formano il cuore del sigaro. Specie comune in Italia è Byctiscus betulae, che danneggia la vite e numerose ...
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Mitologia
Nome che gli antichi Romani davano agli spiriti errabondi dei morti che in vita erano stati malvagi; Apuleio la considera una categoria particolare di Lemuri, dai quali, però, le l. si distinguono perché emergono improvvisamente a...