Fraktur
〈fraktùur〉 s. f., ted. [dal lat. fractura «frattura», quindi «scrittura spezzata, angolosa»]. – Nome ted. di una delle forme più diffuse del carattere gotico, manuale e tipografico, sviluppatasi [...] , nel 1471), rispetto al quale ha assunto, sotto l’influsso del gusto barocco, linee più sinuose e complesse, diversificandosi ancor più dal carattere noto come Textur (v.). ◆ Nella storia della stampa è usata anche la denominazione latina fractura. ...
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suasoria
suaṡòria s. f. [dal lat. suasoria, femm. sostantivato dell’agg. suasorius (v. suasorio), sottint. oratio «orazione»]. – Nella letteratura latina, tipo di declamazione rivolta a consigliare o [...] sconsigliare un’azione, in uso nell’antica Roma agli inizî dell’Impero quando la perdita della libertà escluse l’eloquenza dalla vita pubblica: le s. di Seneca il Vecchio ...
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embolismo2
embolismo2 s. m. [dal lat. tardo embolismus «intercalazione», der. del gr. ἐμβάλλω «inserire»]. – Preghiera liturgica, che riprende e sviluppa un’altra appena recitata; è così detta, per es., [...] con cui si chiede a Dio la liberazione da tutti i mali («Liberaci, o Signore, da tutti i mali ...» e, nella messa latina, Libera nos, quaesumus Domine, ab omnibus malis ...); è così detta perché «intercalata» nella messa, dopo il Pater noster, di cui ...
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antimensio
antimènsio s. m. [dal gr. biz. ἀντιμήνσιον, comp. di ἀντί «anti-1» e del lat. mensa «mensa»]. – Nel rito bizantino, altare portatile consistente in un’icona o in un pezzo di stoffa decorata [...] con scene e iscrizioni relative alla deposizione dalla Croce e al seppellimento del Salvatore. Può essere permesso dal vescovo, per motivi seri, anche nella Chiesa latina, a sacerdoti che hanno facoltà di celebrare con altare portatile. ...
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vocativo
agg. e s. m. [dal lat. vocativus, der. di vocare «chiamare», nell’espressione casus vocativus, traduz. del gr. κλητικὴ πτῶσις «caso usato nel chiamare»]. – In grammatica e in linguistica, caso [...] e di un rapporto sintattico specifico, e la sua funzione è spesso esplicata, spec. nel plur., dal nominativo): il v. di «amicus», in latino, è «amice»; πάτερ, in greco, è il v. di πατήρ «padre». Per estens., categoria, forma, funzione v., che esprime ...
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disputazione
disputazióne s. f. [dal lat. disputatio -onis], letter. – 1. Il disputare, disputa. In partic., una delle forme d’insegnamento della scolastica (più com., in questo senso, nella forma latina [...] disputatio), consistente in una discussione, spesso puramente formale e accademica, tra uno scolaro che propone e dimostra una data tesi (respondens) e un altro che la impugna con argomenti contrarî (opponens), ...
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hic manebimus optime
〈ik manèbimus òptime〉. – Frase latina che ripete, accorciandole, le parole (integralmente: signifer, statue signum, hic manebimus optime «vessillifero, ferma l’insegna, qui staremo [...] benissimo») che un centurione romano, secondo Livio, avrebbe pronunciato dopo l’incendio di Roma da parte dei Galli (390 a. C.), invitando il suo drappello a fermarsi nei pressi della Curia, e che, udite ...
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hic Rhodus, hic salta
〈ik ròdus ik sàlta〉 (lat. «qui siamo a Rodi, e qui salta»). – Traduzione latina della frase greca (ἰδοὺ ἡ ῾Ρόδος, ἰδοὺ καὶ τὸ πήδημα) che in una favola di Esopo viene rivolta a [...] un millantatore il quale si vantava d’aver fatto un grandissimo salto nell’isola di Rodi; se la prodezza fosse stata autentica, avrebbe potuto ripeterla in qualunque luogo e momento. Si usa citare la frase ...
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macro-
(davanti a voc. anche macr-) [dal gr. μακρός «lungo, esteso», in composizione μακρο- o μακρ-]. – Primo elemento di parole composte (sostantivi o aggettivi), derivate dal greco o formate modernamente [...] (anche nella terminologia latina scient.), nelle quali significa «grande» o indica in genere dimensioni notevoli; in qualche caso assume il sign. di «in grande scala, in generale, da un punto di vista complessivo». Si contrappone di solito a micro- « ...
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Comune del Lazio (fino al 1945 Littoria; 277,62 km2 con 127.037 ab. nel 2020), capoluogo della prov. omonima.
La città è sorta in seguito alla bonifica integrale delle paludi pontine. La prima pietra fu posta il 30 giugno 1932; due anni dopo,...