Graeca per Ausoniae fines sine lege vagantur
‹ġrèka per Au∫ònie ...› (lat. «i [vocaboli] greci vagano senza legge nel territorio dell’Ausonia», cioè in Italia). – Esametro della Regia Parnassi (dizionario [...] si affermava che i nomi greci potevano essere usati in versi latini senza regole fisse di prosodia; si ripete talvolta, con pronuncia di parole greche, secondo che si segua l’accentazione latina o quella greca (per es., tragèdia e tragedìa; scleròsi ...
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ecoico
ecòico agg. [dal lat. echoĭcus (versus), der. di echo «eco»] (pl. m. -ci). – Propr., che fa eco, fondato sull’eco. Nella poesia latina, verso e., verso in cui vocaboli diversi terminano con sillabe [...] uguali (come un’eco), oppure la parola finale del verso ripete la finale del primo emistichio; distico e., distico in cui l’emistichio finale del pentametro ripete l’emistichio iniziale dell’esametro (come ...
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stilo
s. m. [dal lat. stĭlus (v. stile e stelo); in alcuni sign. con influsso del gr. στῦλος «colonna», a cui si era già raccostata la voce latina, come attesta la variante grafica stylus]. – 1. a. Lo [...] e piatta dall’altra per cancellare e spalmare di nuovo la cera sulla tavoletta, così da potervi riscrivere. In alcuni scrittori latini la parola era già adoperata in senso traslato, per indicare il modo dell’espressione letteraria, nel quale sign. è ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] in più luoghi; l. controversi della «Divina Commedia»; l. oscuro, intricato; nel l. citato, o semplicem. luogo citato, e spesso in forma latina loco citato (abbreviati per lo più in l. cit., loc. cit., l. c.), formule con cui in testi di studio si fa ...
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sinafia
sinafìa s. f. [dal lat. synaphīa, gr. συνάϕεια, propriam. «congiunzione, unione», der. di συνάπτω «unire» (comp. di σύν «con, insieme» e ἅπτω «adattare»)]. – Nella metrica classica, stretta connessione [...] novecentesca, si indicano genericamente con questo termine gli effetti di legato tra due versi contigui, sul modello della sinafia latina; più propriam., si ha sinafia quando in un verso, che comincia per consonante e risulta mancante di una sillaba ...
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bravio
bravìo s. m. [dal lat. tardo bravīum, e questo dal gr. βραβεῖον, con lo stesso sign. della voce ital.]. – Termine equivalente a palio, cioè premio della vittoria, che nella forma greca e latina [...] è presente, tra l’altro, due volte in san Paolo (Lett. ai Corinzî, I, 24, e Lett. ai Filippesi, 14), e successivamente ripreso da Dante nel libro II, cap. 7, del trattato De Monarchia: «sicut fit per pugnam ...
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sale
s. m. [lat. sal salis «sale» (e anche «mare») e, in senso fig., «arguzia»: voce di origine indoeur., affine al gr. ἅλς ἁλός che ebbe gli stessi sign.]. – 1. In chimica, composto derivante da un [...] o di giudizio; intendere con un grano di s., con un po’ di discernimento (l’espressione è più usata nella forma latina: v. cum grano salis). d. fig., letter. Al plur., i sali, le arguzie (che condiscono e rendono saporito il discorso come ...
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immemorabile
immemoràbile agg. [dal lat. immemorabĭlis, comp. di in-2 e memorabĭlis «memorabile»]. – Tanto antico che se n’è perduta la memoria; usato soprattutto nella locuz. da tempo i. (o, alla latina, [...] ab immemorabili), da tempo remotissimo. In diritto (anche come s. m.), di rapporto la cui origine è così lontana nel tempo da essersene perduta memoria, e da consentire quindi una presunzione di legittimità ...
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saliare
agg. [dal lat. Saliaris]. – Dei Salî, antichi sacerdoti romani, eletti fra i patrizî, che costituivano, in numero di 24, un importante sodalizio sacerdotale consacrato al culto di Marte e di [...] durante le feste di marzo, portavano in processione per la città i sacri ancili, battendoli con forza come accompagnamento di danze sacre di carattere guerresco, e che rappresenta una delle più antiche testimonianze in lingua latina da noi possedute. ...
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nosce te ipsum
(lat. «conosci te stesso»). – Frase latina che traduce il greco γνῶϑι σεαυτόν, uno degli apoftegmi attribuiti ai Sette Sapienti, che, inciso sul frontone del tempio di Apollo in Delfi, [...] esortava gli uomini al riconoscimento della propria condizione e limitatezza umana. Socrate ne fece la sua massima preferita, interpretandola come un invito a considerare i limiti della conoscenza umana ...
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Comune del Lazio (fino al 1945 Littoria; 277,62 km2 con 127.037 ab. nel 2020), capoluogo della prov. omonima.
La città è sorta in seguito alla bonifica integrale delle paludi pontine. La prima pietra fu posta il 30 giugno 1932; due anni dopo,...