ciceronianismo
(o ciceronismo) s. m. [der. di ciceroniano]. – La tendenza a modellare la lingua e lo stile latino sull’esempio di Cicerone, affermatasi nella pratica e nella teoria durante l’età umanistica, [...] e oggi in parte ancora vigente come canone grammaticale nell’insegnamento scolastico del latino. ...
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calepino
s. m. – 1. Nome dato a una serie di vocabolarî latini, con traduzioni in varie lingue moderne, modellati sul dizionario latino compilato nel 1502 (e poi più volte rifatto) dall’umanista bergamasco [...] Ambrogio da Calepio o Calepino (c. 1440-1510 o 1511). 2. scherz. Grosso vocabolario antiquato, vecchio o malandato, spec. latino; anche vecchia opera di erudizione di faticosa lettura; in senso fig., un c. ambulante, un gran sapientone. ...
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dativo
agg. e s. m. [dal lat. dativus (der. di dare, part. pass. datus), usato nelle due locuz. dativus (casus), traduz. del gr. δοτικὴ πτῶσις, e tutor dativus (in cui significa propr. «che viene dato, [...] adoperati in funzione di compl. di termine (per es.: «le forme dative mi, ti, ci, vi dei pronomi personali»). Sono proprie del latino, ma estese spesso all’italiano, anche le denominazioni di altri usi del dativo, come il d. di comodo e d’incomodo, o ...
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teresiano
tereṡiano agg. – Relativo a Maria Teresa d’Asburgo, imperatrice d’Austria dal 1740 al 1790: la politica dinastica t.; le riforme t. nel settore amministrativo; la legislazione t., rappresentata [...] soprattutto dal Codice t. (in latino Codex Theresianus) e dalla Costituzione criminale t., detta anche ellitticamente la Teresiana (in latino Constitutio criminalis Theresiana). ...
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onni-
ònni- [dal lat. omni-, omnis «ogni, tutto»]. – Primo elemento di parole composte, derivate dal latino (come onnipotente, onnivoro) o formate modernamente sul modello latino, che significa «tutto, [...] ogni cosa», o anche «dappertutto» (come in onnipresente). Il secondo elemento è per lo più un part. pres. o il rispettivo astratto, in pochi casi un suffissoide derivato da un tema verbale (come in onnivoro). ...
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-enne
-ènne [dal lat. -ennis, di biennis, triennis, ecc., der. di annus «anno»]. – Secondo elemento di parole composte derivate dal latino, come bienne, trienne, decenne, ecc., o formate sul modello [...] latino, come quindicenne, ventenne, ecc., nelle quali significa «che ha (due, tre, dieci, quindici, venti, ecc.) anni». ...
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-ennio
-ènnio [dal lat. -ennium, di biennium, triennium, ecc., der. di annus «anno»]. – Secondo elemento di parole composte derivate dal latino, come biennio, decennio, ecc., o formate sul modello latino, [...] come ventennio, ecc., col significato di «periodo di (due, dieci, venti, ecc.) anni» ...
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comparazione
comparazióne s. f. [dal lat. comparatio -onis, der. di comparare: v. comparare]. – 1. Paragone, confronto: c. di due sistemi; senza c., senza confronto, senza pari: uomo di legnaggio nobile [...] , comparazioncina.
Grammatica. – Il confronto, o comparazione, dell’agg. e dell’avv. parte da una forma normale, detta latinamente «positiva» (per es. bello), alla quale si oppone quella comparativa prima e superlativa poi. Il comparativo (o grado ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre [...] tutte le numerose unità monetarie mondiali che rispondono al nome di lira); nella nomenclatura biologica, posta dopo il nome latino scientifico di un animale o di una pianta, è abbrev. del lat. Linnaeo «appartenente a Linneo», per significare che ...
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trasmutare
(ant. transmutare) v. tr. [dal lat. transmutare, comp. di trans- «trans-» e mutare «cambiare»], letter. – 1. Trasformare, mutare in altra forma, in altro aspetto: Taccia di Cadmo e d’Aretusa [...] a cose, modificarsi: che non avviene del volgare, lo quale ... si trasmuta (Dante), il volgare, a differenza del latino, è soggetto a trasformarsi; essendosi [l’infermità] anche per se stessa trasmutata in più specie diverse dalla prima (Guicciardini ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...