responsorio
responsòrio s. m. [dal lat. tardo responsorium, der. di respondēre «rispondere», in quanto il coro «risponde» al solista]. – Canto alternato tra il solista e l’assemblea (o il coro): è una [...] voci, è alquanto elaborato contrappuntisticamente, mentre quello del coro è omofono o di una polifonia semplicissima. Nella liturgia latina si ha il r. dell’ufficio divino, eseguito solo durante il mattutino, in diretto rapporto con la lettura come ...
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fonetico
fonètico agg. [dal gr. ϕωνητικός, der. di ϕωνή «voce, suono»] (pl. m. -ci). – Che concerne la fonetica, in generale, o il fenomeno della fonazione, o i fonemi in partic. e il loro sistema: studî [...] f., la struttura f. (di una lingua, di un dialetto); variazioni f., mutamenti f.; l’evoluzione f. dal latino all’italiano; leggi f., leggi costanti che, nella concezione dei neogrammatici dell’ultimo Ottocento, presiederebbero, con la rigidità delle ...
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pulsare
v. intr. [dal lat. pulsare, intens. di pellĕre, part. pass. pulsus] (aus. avere). – 1. Dare battiti, palpitare; indica in partic. il movimento ritmico del cuore e la dilatazione delle arterie [...] : Mormora antiche storie, oscuri canti L’onda che senza fin pulsa e si frange (Graf). 3. ant. Battere a una porta, bussare (che è il sign. più noto del verbo latino: v. anche il lemma seguente). ◆ Part. pres. pulsante, anche come agg. (v. pulsante1). ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia [...] ’aria per la cavità nasale (come per n, gn). La m italiana è in tutte le posizioni la diretta continuatrice della m latina: così tra due vocali, sia nel grado tenue (es. lume, lat. lumen), sia nel grado rafforzato (es. fiamma, lat. flamma); così nel ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle [...] esperienze reali, caratteristico dei popoli primitivi e talvolta anche degli ambienti sociali più arretrati. b. ant. Cura (secondo l’uso latino): la giovane cominciò la sua m. e in brieve ... l’ebbe condotto a sanità (Boccaccio). 3. a. Nell’uso com ...
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climax
clìmax s. m. [dal gr. κλῖμαξ f., propr. «scala», passato anche in lat. tardo, climax f.; nelle accezioni 2 e 3, per influenza dell’uso ingl.]. – 1. Figura retorica, detta anche gradazione o gradazione [...] in ordine crescente di valore e di forza. Con questo sign., il termine è talora usato al femm., come in greco e in latino. 2. a. In medicina, sinon. raro di acme, lo stadio di maggiore intensità di una malattia. b. In sessuologia, sinon. raro di ...
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clinamen
s. neutro lat. (propr. «inclinazione»), usato in ital. al masch. – Termine con il quale il poeta latino Lucrezio, nel De rerum natura, indica il casuale spostamento degli atomi dalla loro verticale [...] linea di caduta, traducendo così i corrispondenti vocaboli greci παρέγκλισις, κλίσις, ἔγκλισις usati da Epicuro (v. anche declinazione) ...
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pulvinato
agg. [dal lat. pulvinatus, der. di pulvinus «cuscino»]. – 1. letter. Convesso, tondeggiante in forma di cuscino, riferito soprattutto a elementi architettonici e in partic. (già in latino) [...] a capitelli di colonne. 2. In botanica, piante p., quelle che si sviluppano assumendo forma rigonfia e tondeggiante, come talune specie alpine che si difendono dal vento, dal disseccamento dell’aria e ...
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sintetico
sintètico agg. [dal gr. συνϑετικός, der. di σύνϑεσις «sintesi»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di sintesi, che è proprio della sintesi o procede per via di sintesi: esposizione, ricostruzione s. di [...] è realizzata prevalentemente per mezzo di desinenze, affissi e variazioni tematiche; è tale, per es., il latino, spec. rispetto alle lingue neolatine essenzialmente analitiche (cfr. amaverat, contro aveva amato, laudari contro essere lodato ...
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madre
(ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. – 1. a. Donna che ha concepito e partorito; genitrice: m. tenera, affettuosa, amorosa; m. snaturata; amore di m.; m. di molti figli; diventare m., avere il [...] , fondamentale, di un’argomentazione, di una teoria, ecc.; lingua m., la lingua da cui altre derivano (per es., il latino rispetto all’italiano); m. lingua, la lingua materna (v. madrelingua); m. patria, v. madrepatria; scena m., v. scena; scheda ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...