sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) [...] ; anche, il complesso dei caratteri più genuini e distintivi di un popolo: si vede che ha s. siciliano; è il vero s. latino. Con sign. concr. e collettivo, l’insieme dei componenti di una stirpe o progenie, di una nazione, di un’unità etnica: Nel ...
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armata manu
locuz. lat. – Espressione equivalente all’ital. «a mano armata» (ma in latino armata manus significava anche «gruppo d’uomini armati»), in uso soprattutto in passato per indicare azioni belliche [...] o d’assalto compiute con la forza delle armi (cfr. anche manu militari) ...
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punctus
s. m., lat. – Variante latino-tarda del lat. punctum (v. punto2), usata con le stesse accezioni di punctum (v.) nella terminologia musicale del medioevo; dall’espressione punctus contra punctum, [...] ossia «nota contro nota» ha avuto origine la denominazione, ancor oggi in uso, di contrappunto ...
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nubile
nùbile agg. [dal lat. nubĭlis «(in età) da marito», der. di nubĕre «maritarsi»]. – Di donna, che non s’è sposata (è il corrispondente di celibe, riferito all’uomo): essere, restare n.; ha due [...] n., lo stato civile di donna non sposata (e analogam., donna di condizione nubile). Non com. (con il sign. che la parola aveva in latino), che è in età da marito; ant., in età n., in età adatta a contrarre matrimonio, riferito sia a donna sia a uomo ...
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quasimodo
quaṡimòdo. – Nell’espressione domenica q., o di q., con cui viene talora designata la prima domenica dopo Pasqua, cioè la domenica in albis, dalle parole con le quali comincia l’introito della [...] sicut; è quindi probabile che l’antifona sia stata originariamente riprodotta da una traduzione dell’Epistula Petri anteriore alla Vulgata (cioè dalla cosiddetta vetus latina), dove l’ὡς greco era tradotto con quasi anziché con l’equivalente sicut. ...
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es
(o Es) 〈ès〉 pron. neutro sostantivato, ted. (propr. «ciò, esso»), usato in ital. come s. m. (e per lo più con iniziale maiuscola). – Nella teoria psicanalitica freudiana, termine – mutuato dall’opera [...] dell’Es sono, tra l’altro, l’assenza di strutturazione e organizzazione, e l’obbedienza esclusiva al principio del piacere. ◆ Per esprimere lo stesso concetto, gli anglosassoni hanno adottato il pronome latino id mentre i francesi adoperano le ça. ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli [...] in frasi scherzose. Come titolo e con il sign. di capo, preposto, sovrintendente, la parola fu in uso già nel mondo latino (magister equitum: v. magister), poi nel medioevo (m. di campo, il direttore degli incontri nei tornei), e in epoche storiche ...
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pliniano agg. [dal lat. Plinianus, der. di Plinius «Plinio»]. – 1. Di Plinio, con riferimento sia a Plinio il Vecchio, naturalista e scrittore latino (23-79 d. C.), sia a Plinio il Giovane, nipote del [...] precedente, scrittore e uomo politico (61-62 d. C
c. 114); lettere p., di Plinio il Giovane. 2. In vulcanologia, fase p. (o esplosiva), una delle fasi di un’eruzione, caratterizzata dall’emissione improvvisa ...
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elativo
agg. [der. del lat. elatus, part. pass. di efferre «portare fuori, innalzare», comp. di ex- e ferre «portare»]. – Propr., che tende o serve ad innalzare, a estendere, ad allargare; nella terminologia [...] della grammatica, comparativo e., il comparativo, soprattutto latino, usato con valore assoluto (senza cioè un secondo termine di comparazione, e detto più comunem., nel linguaggio scolastico tradizionale, comparativo assoluto), come per es. senior « ...
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prepostero
prepòstero agg. [dal lat. praepostĕrus, comp. di prae- «pre-» e postĕrus «che viene dopo, posteriore»], letter. ant. – Che è invertito, soprattutto in senso cronologico, rispetto a quello [...] . che viene dopo il momento giusto, tardivo, o intempestivo, inopportuno e sim. (accezioni già tutte presenti nell’etimo latino): l’incominciare con un ordine p. il pagamento dell’ultime partite potrebbe parere una dolosa dimenticanza delle passate ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...