iniziamento
iniziaménto s. m. [der. di iniziare]. – L’iniziare, l’essere iniziato, soprattutto come ammissione alla conoscenza di un rito religioso: i. ai misteri (più com. in questo senso iniziazione); [...] ritratti de’ principali scrittori ..., la storia del loro primo tentativo letterario, del loro i. (F. Martini). Al plur., non com., i primi insegnamenti di una disciplina: dopo i primi i. il greco presenta per i giovani minori difficoltà del latino. ...
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magistrato
s. m. [dal lat. magistratus -us, der. di magister «capo, soprintendente»]. – 1. a. Nel linguaggio amministr., e anche letter., del passato, con sign. generico (che continua quello originario [...] latino), persona, oppure organismo, che ricopre una importante carica pubblica; sinon. quindi di pubblico funzionario. Nel mondo greco, erano magistrati l’arconte, l’eforo, lo stratego, ecc.; nel mondo romano si avevano magistrati ordinarî (eletti ...
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numisma
s. m. [dal lat. numisma -ătis, alteraz. (per raccostamento a nummus «nummo», più evidente nella variante nummisma) di nomisma, che ripete il gr. νόμισμα -ατος: v. nomisma] (pl. -i). – Altra forma [...] per nomisma, usata in passato con il sign. generico di moneta, medaglia, che aveva già in latino e che si è conservato nei derivati numismatico e numismatica. ...
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capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla [...] Chiesa del post-concilio l’istanza della liberazione dal «peccato strutturale» dello sfruttamento guardava, in una ottica latino-americana, al capitalismo come al potere contro cui agitare la profezia. Atteggiamenti che oggi si aggiornano, ma non ...
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quaderno
quadèrno s. m. [lat. quatĕrni «a quattro a quattro», der. di quattuor «quattro»]. – 1. a. Insieme di fogli di carta da scrivere, raccolti e legati in una copertina di cartoncino, destinato a [...] non sono cuciti con punti metallici, che è la legatura più comune); q. di matematica, d’inglese, per le versioni di latino, con riguardo alla destinazione, e analogam., per usi non scolastici, q. d’appunti, q. per annotare le spese, ecc. b. ant ...
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caricaturizzato
p. pass. e agg. Rappresentato come una caricatura, in modo caricaturale. ◆ «I personaggi di Grease sono tutti molto caratterizzati e caricaturizzati -- dice Simona Samarelli -- Sandy [...] capopopolo. Difficile dire se sia un attacco al socialismo sudamericano o una confessione spassionata dei difetti del carattere latino. (Alessandra Iadicicco, Foglio, 1° dicembre 2007, Inserto, p. VIII).
Derivato dal s. f. caricatura con l’aggiunta ...
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ipsilon
ìpsilon (pop. ipsilònne) s. m. o f. [dal gr. ὗ ψιλόν «υ semplice» (questa lettera fu definita semplice quando anche οι fu pronunciato ü)]. – 1. Nome della 20a lettera dell’alfabeto greco, e del [...] segno che la rappresenta (minuscolo υ, maiuscolo Υ), nonché della lettera y (maiuscola Y) che le corrisponde nell’alfabeto latino, non però per la pronuncia (per questa lettera, detta anche i greco, v. la voce Y). In greco la lettera Υ indicò ...
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fede
féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, [...] al cener di Sicheo (Dante). Per antifrasi, f. punica, f. greca, slealtà, perfidia; le due espressioni erano proverbiali già in latino (Punica fides, Graeca fides), per l’opinione diffusa che sia i Cartaginesi sia i Greci fossero poco leali. b. ant ...
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quia
quìa cong., lat., usata in ital. come s. m. – Perché nel latino classico, era usata per introdurre prop. causali che danno ragione di un fatto. Nel lat. tardo e mediev. era usata come cong. dichiarativa, [...] per introdurre cioè un enunciato (col valore dell’ital. che); di qui l’uso sostantivato in alcune locuzioni: eccoci al quia, venire o tornare al quia, all’argomento principale, alla sostanza del discorso, ...
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tardoantico
(o tardo-antico) agg. e s. m. [comp. di tardo- e antico] (pl. m. tardoantichi, o tardo-antichi). – 1. agg. Che si riferisce al periodo della storia, sia greco-romana, sia degli altri paesi [...] d. C., con riguardo a varie manifestazioni della vita, della civiltà, della cultura, dell’arte, delle lingue, delle religioni, ecc.: il latino t.; l’arte tardo-antica africana. 2. s. m. Solo al sing., il periodo stesso, per lo più con riferimento all ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...