esito
èṡito s. m. [dal lat. exĭtus -us, der. di exire «uscire»]. – 1. a. Uscita, sbocco, detto spec. di liquidi, gas e sim.: dare e. all’acqua piovana, all’aria; il fumo non ha e. dalla stanza. b. L’uscita [...] , risultato, punto d’arrivo di una trasformazione (fonetica, morfologica, lessicale): e. normale, regolare, e. condizionato, incondizionato, sporadico; gli e. romanzi della parola latina «mater»; il prefisso italiano «s-» è l’e. del prefisso ...
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ali-1
ali-1. – Forma assunta dal sost. ala come primo elemento di parole composte derivate dal latino o formate modernamente nel linguaggio tecn. e scient. col sign. di «a forma di ala». ...
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romeo
romèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. romaeus «romano, latino; pellegrino che va a Roma» (dal gr. ῥωμαῖος «romano1»)]. – Nome con cui nel medioevo si chiamavano gli Occidentali che si avviavano [...] pellegrini in Terrasanta, poi i pellegrini che si recavano a Roma, e quindi i pellegrini in genere: le genti che vanno al servigio de l’Altissimo ... chiamansi romei in quanto vanno a Roma (Dante). Come ...
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anti-2
anti-2 [dal lat. ante, ante- «davanti, prima»]. – Prefisso che in parole derivate dal latino e in voci di formazione dotta (come anticipare, antivedere, antibraccio, anticamera, antidiluviano, [...] ecc.) indica anteriorità, precedenza nel tempo o nello spazio. Con la stessa funzione, è usata la forma ante- ...
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verso1
vèrso1 agg. [dal lat. versus, part. pass. di vertĕre «volgere»]. – 1. Voltato; solo nell’espressione pollice verso, voltato all’ingiù, a significare condanna (propriam., però, pollice verso è [...] un ablativo latino: v. pollice verso). 2. In matematica, funzioni v., particolari funzioni trigonometriche, di uso oggi assai limitato (cosenoverso, senoverso, subcosenoverso, subsenoverso), e pertanto non registrate nel presente Vocabolario. ...
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articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] e un indebolimento di pronomi dimostrativi; così, in tutte le lingue romanze, l’articolo ha origine dal pron. dimostrativo latino ille, illa, illud (il sardo su, sa deriva invece da ipsum, ipsam); da un antico pronome dimostrativo derivano anche ...
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tau
tàu (ant. taù) s. m. o f. [dal gr. ταῦ, di origine semitica (lat. tau)]. – 1. Nome della 19a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo τ, maiuscolo Τ), corrispondente [...] alla lettera t dell’alfabeto latino, che segna una consonante occlusiva dentale sorda non aspirata («tenue»). Nell’antica numerazione greca, la lettera minuscola con apice in alto a destra (τ′) indicava il numero 300; con apice in basso a sinistra (′ ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] o sopportare qualcosa di particolarmente molesto o sgradevole); è proprio dell’uso ant. un plur. che conserva la forma neutra del latino: L’Agnel di Dio che le peccata tolle (Dante). b. Locuzioni e frasi prov.: chi è senza p. scagli la prima ...
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codetta
codétta s. f. [dim. di coda]. – 1. Piccolo segno in forma di virgola rovesciata verso destra, usato: a) nei manoscritti e nelle vecchie edizioni, sotto la e, per indicare il dittongo latino ae; [...] b) nell’ortografia polacca e nella traslitterazione dell’alfabeto cirillico antico, sotto alcune vocali, per indicarne il suono nasale; c) in alcuni sistemi di trascrizione fonetica, sotto le vocali, per ...
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crogiolo
crogiòlo (letter. crogiuòlo) s. m. [dal fr. croiseul, nome di una specie di lampada]. – 1. Recipiente usato per fondere metalli, vetri, ecc., in genere di forma cilindrica o tronco-conica, fatto [...] in cui si compie una fusione di elementi diversi: quei dialetti, reliquie dei vecchi linguaggi italici passati per il crogiuolo latino (Carducci); mettere nel c., fondere varî elementi per la creazione di un’opera, l’avvio di un’impresa e simili ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...