insegnare
v. tr. [lat. *insĭgnare, propr. «imprimere segni (nella mente)», der. di signum «segno», col pref. in-1] (io inségno, ... noi insegniamo, voi insegnate, e nel cong. insegniamo, insegniate). [...] sussidî didattici: i. a leggere, a scrivere, a suonare uno strumento; i. una lingua, i. materie letterarie, latino, filosofia, storia, chimica, diritto, patologia generale, disegno, meccanica (in queste frasi significa più spesso «essere insegnante ...
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tautonimia
tautonimìa s. f. [comp. di tauto- e gr. ὄνομα, ὄνυμα «nome», sull’esempio di omonimia]. – Il fatto che due persone o due cose diverse abbiano lo stesso nome; raro con questo sign. generico [...] è usato in biologia, con riferimento alla nomenclatura tassonomica, per significare che due generi diversi possiedono uno stesso nome latino scientifico: per es., Taeniogyrus, nome di due generi di oloturie, uno della famiglia Synaptidae e uno della ...
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poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto [...] che in volgare; la corona Che suole ornar chi poetando scrive (Petrarca); dolorosamente Alla fioca lucerna poetando (Leopardi); con uso sostantivato: lettere contro alla maniera del poetare di Dante (G. ...
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in-2
in-2 [lat. ĭn-, corrispondente al gr. ἀ- privativo (v. a-2), ambedue da un originario *n̥-, forma alternante, a grado zero, della negazione ne]. – Prefisso negativo presente in molte parole derivate [...] dal latino o formate in epoca posteriore, di solito aggettivi, o sostantivi derivati da questi (inabile - inabilità, inconsistente - inconsistenza). Si premette ad aggettivi (utile - inutile, visibile - invisibile), oppure a participî presenti o ...
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in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, [...] gotici, in tondo, in corsivo; parlare in tono confidenziale; scrivere in versi, in prosa; poema in ottave; dire una frase in latino; parlare in dialetto; tenere le braccia in croce. Nella lingua ant. e poet., anche col valore proprio della prep. con ...
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priapeo
priapèo agg. e s. m. [dal lat. tardo Priapēus o Priapēius, gr. πριάπειος, e Priape(i)um (metrum), πριάπειον (μέτρον), come nome del verso, pl. Priape(i)a -orum, gr. (τὰ) πριάπεια, il componimento [...] contenuto erotico e, tra i poeti romani, da Catullo e dagli autori di priapei. 2. s. m. Componimento poetico greco e latino, in origine specie di mimo in onore del dio Priapo (v. priapo), composto, oltre che in versi priapei, anche in endecasillabi ...
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oggettivo
agg. [dal lat. mediev. obiectivus, der. di obiectum: v. oggetto]. – 1. In contrapp. a soggettivo (e in alternativa alla variante obiettivo, che ha però assunto sign. proprî particolari), che [...] o., il genitivo che esprime, rispetto al sostantivo reggente, un rapporto di complemento oggetto (per es., in latino, amor patriae = amare patriam; petitio consulatus = petere consulatum). Analogam., in ital. si parla di complemento di specificazione ...
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poi
pòi (tronc. po’ 〈pò〉) avv. [lat. pŏst «dopo»]. – 1. a. Dopo, nel tempo che segue, in un tempo successivo: ci penseremo poi; voleva rifiutare l’offerta, ma poi ci ha ripensato; bisogna agire subito, [...] anche, talvolta, seguito dalla prep. di: poi di questo, poi di averlo trovato, ecc. Talvolta col sign. di «dietro» (che aveva già in latino): si vol po’ me venire (Iacopone), se vuoi venire dietro a me. 4. Della lingua ant. è inoltre l’uso come cong ...
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gerundio
gerùndio s. m. [dal lat. tardo gerundium, der., come gerundivus, di gerundus = gerendus, part. fut. passivo di gerĕre «compiere»; propr.: il modo che indica l’azione da compiere]. – Modo nominale [...] del verbo, derivato in italiano, come in altre lingue romanze, dalla forma ablativale del gerundio latino, il quale aveva natura nominale più accentuata in quanto sostituiva l’infinito per i rapporti sintattici espressi da casi diversi dal nominativo ...
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memento
v. lat. [imperat. di meminisse «ricordare», quindi: «ricòrdati!»]. – 1. Usato come s. m., nome (dalla parola iniziale) di due preghiere che fanno parte del canone della messa in latino: una all’inizio [...] del canone (la Commemoratio pro vivis che comincia «Memento, Domine, famulorum famularumque tuarum»), e una dopo la consacrazione (la Commemoratio pro defunctis: «Memento, etiam, Domine, famulorum famularumque ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...