acolutia
acolutìa s. f. [dal gr. ἀκολουϑία, der. di ἀκολουϑέω «seguire»]. – Nella liturgia greca, il seguito, la disposizione o l’ordinamento delle preghiere e cerimonie, corrispondente all’ordo o ritus [...] latino; il termine viene usato anche per indicare le singole ore canoniche e gli stessi formularî liturgici. ...
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habent sua fata libelli
〈àbent ...〉. – Frase latina, attribuita di solito a Orazio ma in realtà appartenente al grammatico latino Terenziano Mauro (sec. 3° d. C.), la quale, nella sua forma completa, [...] Pro captu lectoris habent ecc., significa propriam. «i libretti hanno la loro fortuna secondo la disposizione del lettore», e si usa invece citare in un senso diverso da quello originario, per significare ...
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elzeviro
elżeviro agg. e s. m. [dal nome dei tipografi olandesi Elzevier]. – 1. Il carattere da stampa usato dagli Elzevier ad Amsterdam (v. elzeviriano): è un tipo di carattere latino dall’occhio assai [...] piccolo. 2. Edizione, in piccolo formato, sul tipo delle edizioni elzeviriane. 3. Articolo di fondo della pagina letteraria di un giornale, generalmente di argomento culturale, di critica, di saggistica, ...
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sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di [...] elemento fisso della pratica penitenziale della Chiesa e anche istituzione penitenziale stabile (abito di monaci e monache). Nel latino mediev. divenne sinon. generico di vestimentum, per indicare anche abiti di stoffe pregiate. Per il sign. assunto ...
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inaugurare
v. tr. [dal lat. inaugurare, comp. di in-1 e augurare: v. augurare] (io inàuguro, ecc.). – 1. Nell’originario sign. latino, consacrare al culto cosa o persona, previa consultazione del volere [...] degli dèi da parte degli àuguri: i. un tempio ad Atena; i. il flamine di Giove. 2. a. Nell’uso moderno, solennizzare con cerimonia civile, o civile e religiosa insieme, lo scoprimento di una lapide, di ...
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studicchiare
v. tr. [der. di studiare, con infisso riduttivo] (io studìcchio, ecc.). – Studiare un po’, o senza troppo impegno: è un ragazzo che studicchia; ha studicchiato un po’ di latino. ...
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lexicon
‹lèksikon› s. neutro lat. mod. [traslitt. del gr. λεξικόν, sottint. βιβλίον, propr. «(libro) delle parole», der. di λέξις «parola, discorso», da λέγω «dire»], usato in ital. al masch. – Termine [...] , con lo stesso uso dell’ital. lessico (nel sign. 1), nel titolo di opere lessicografiche (di regola scritte in latino) relative a lingue classiche e orientali, soprattutto ebraico, siriaco, arabo. La sua diffusione nell’uso internazionale è dovuta ...
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privativo
agg. [dal lat. tardo privativus, der. di privare «privare»]. – 1. a. Che priva, che ha facoltà, potere di privare: pene p. della libertà personale; che causa privazione, mancanza, carenza: [...] in composizione con un termine, indica negazione o assenza del concetto espresso da questo termine: per es., l’alfa privativo greco, il latino in-, ne- (in-sipiens = non sapiens; ne-scio = non scio), l’italiano in- (in-certo), a-2 (a-morale), ecc. 2 ...
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lezione
lezióne s. f. [dal lat. lectio -onis «lettura», der. di legĕre «leggere»]. – 1. a. ant. Lettura: se Dio ti lasci, lettor, prender frutto Di tua l. (Dante); la cognizione delle azioni degli uomini [...] una l.; sospendere dalle l., ecc. Si riferiscono all’insegnamento privato le locuz. dare lezioni (specificando: di latino, di matematica, di canto, ecc.), prendere lezioni (più esplicitamente dare, prendere l. private). b. Per analogia, discorso ...
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vivere
vìvere v. intr. [lat. vīvĕre] (pass. rem. vissi [ant. vivètti o vivéi], vivésti, ecc.; fut. vivrò [ant. viverò], ecc.; condiz. vivrèi [ant. viverèi], ecc.; part. pass. vissuto [ant. visso e vivuto]; [...] anni dalla fidanzata; la casa dove visse e morì. b. Con precisazioni relative al tempo in cui si vive: il commediografo latino P. Terenzio visse nel 2° sec. a. C.; gli scrittori che vissero nell’età elisabettiana. Precisando i termini estremi della ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...