telestico
telèstico s. m. [comp. del gr. τέλος «fine» e στίχος «verso», sul modello di acrostico] (pl. -ci). – Tipo di componimento poetico classico in cui le lettere finali dei versi, lette successivamente [...] in senso verticale dall’alto in basso, formano una parola o una frase; di solito unito all’acrostico e al mesostico, se ne hanno esempî in età ellenistica, in epigrammi dell’Antologia Palatina e, in latino, nei carmi di Porfirio. ...
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vigere
vìgere v. intr. [lat. vigēre «avere forza, avere vigore, essere sveglio», con mutamento di coniug.]. – Essere in vigore, avere forza; si usa quasi esclusivam. nella terza persona sing. e plur. [...] in senso più generico, avere pienezza di vita, essere verde, e sim.: O donna in cui la mia speranza vige (Dante); Ove di Latino il lauro vige Tra le spiche fatte più fulve (D’Annunzio). ◆ Part. pres. vigènte, frequente con valore di agg. (v. la voce ...
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sbrigare
v. tr. e rifl. [der. di briga, col pref. s- (nel sign. 4)] (io sbrigo, tu sbrighi, ecc.). – 1. tr. a. Eseguire e portare a termine un lavoro; espletare un incarico o un’incombenza in un tempo [...] dopo aver soddisfatto all’impegno che si aveva con essa: sbrigo in pochi minuti questo cliente e sono da te; all’esame di latino mi hanno sbrigato con poche domande; il dottore deve ancora s. tre o quattro malati; meno com., liberare qualcuno da una ...
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prof.
– 1. Abbreviazione frequente di professore, usata in biglietti di visita, negli indirizzi, nelle citazioni, ecc., quando è seguito dal nome e cognome o dal solo cognome. Per il plur. professori, [...] scherz., il prof, la prof (come accorciamento, non puntato), il professore, la professoressa, meno com. i prof, i professori: il prof di matematica; la prof di latino; mi ha ricevuto nella sala dei prof. 2. Abbreviazione poco com. di profondità. ...
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ricostruzione
ricostruzióne s. f. [der. di ricostruire]. – 1. L’azione, l’operazione e il lavoro di ricostruire, il fatto di venire ricostruito; con valore più concr., il modo con cui si attuano o risultano [...] lo svolgimento differenziato: il valore e il limite di ipotesi di lavoro della r. linguistica; la r. del protoindoeuropeo, del protosemitico; la r. del latino parlato preromanzo operata sulla base delle lingue e dei dialetti neolatini. ...
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voltare
v. tr. e intr. [lat. volg. *voltare, da *volvitare, per il lat. class. volŭtare, der. di volvĕre «volgere»] (io vòlto, ecc.). – 1. tr. a. Muovere, piegare una parte del corpo in una direzione [...] è più com. volgere): v. una cosa in burla o in scherzo, in riso; v. una frase in cattivo senso; v. un testo in latino, in volgare, tradurlo; nell’uso ant., v. un bene, un credito, ecc., trasferirlo ad altri. b. Rivoltare, rovesciare un oggetto che ha ...
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esultare
eṡultare v. intr. [dal lat. exsultare, comp. di ex- e saltare «saltare»] (aus. avere). – 1. letter. Con valore vicino al sign. originale latino, saltare, dibattersi, fremere: allor che l’ale [...] Battendo esulta nella chiusa stanza La gallinella (Leopardi); esulta Per l’aere il nembo (Leopardi). 2. Provare grande allegrezza, manifestata spesso con segni esteriori: esultai di gioia all’annuncio; ...
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penso
pènso s. m. [dal lat. pensum, der. di pendĕre «pesare»]. – 1. Propriam., il peso di lana da filare che, presso gli antichi Romani, veniva assegnato alle schiave come lavoro giornaliero. 2. In passato, [...] che il maestro assegnava talvolta per punizione, oltre i compiti usuali: dare, assegnare un p., come p.; in questa stessa accezione, ma con preciso richiamo al primo sign.: un ragazzo che con gesti rari Fila un suo lungo p. di latino (Pascoli). ...
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fidenziano
agg. [dal nome di Fidenzio Glottocrisio, pseudonimo di Camillo Scroffa, poeta del sec. 16°], letter. – 1. Di uno stile comico sviluppatosi nella letteratura italiana del sec. 16°, sovrabbondante [...] di latinismi e voci dotte, che mescolava le strutture morfologiche e sintattiche del volgare al lessico latino: poesia, stile f.; poeti f., imitatori dello stile di C. Scroffa. 2. estens. Pedantescamente artificioso e latineggiante. ...
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eta
èta s. m. o f. [dal gr. ἦτα, lat. eta], invar. – 1. Nome della 7a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo η, maiuscolo H); nel sistema vocalico del greco antico indicava [...] la vocale èe, lunga e aperta (corrispondente alla lettera e, E con quantità lunga dell’alfabeto latino). Nella numerazione greca, con apice in alto a destra (η′) era simbolo del numero 8, con apice in basso a sinistra (′η) dell’8000. In partic., nell ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...