messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico [...] croce, costituendo ciò che viene definito unitariamente il «mistero eucaristico». La struttura della messa (diversa nei differenti riti: latino o romano, greco, armeno, ecc.) comprende, nel suo rituale svolgimento secondo il messale romano, due parti ...
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omega
omèga (o òmega) s. m. [dal gr. ὠ μέγα, propr. «o grande» cioè «o lungo»; cfr. omicron], invar. – Nome della ventiquattresima e ultima lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta [...] (minuscolo ω, maiuscolo Ω), col valore di òo, corrispondente alla lettera ō dell’alfabeto latino. Nella numerazione greca, un ω con apice in alto a destra (ω′) significa 800, con apice in basso a sinistra, (′ω) 800.000; secondo un uso che risale ai ...
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profitto
s. m. [dal fr. profit, che è il lat. profectus -us «progresso, profitto», der. di proficĕre «avanzare, giovare»]. – 1. Giovamento, utilità, vantaggio, sia fisico, sia intellettuale o morale, [...] , nell’apprendimento di una materia, nel lavoro, ecc.: il ragazzo fa molto p. negli studî, ha fatto un rapido p. in latino (più com. progresso); prende lezioni di francese, e, pare, con notevole profitto. In partic., voto di p., voto scolastico che ...
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frego
frégo s. m. [der. di fregare] (pl. -ghi). – 1. Segno lineare fatto con matita, penna, pennello, o con altro oggetto colorato, sporco o appuntito, per cancellare, imbrattare, guastare: dare, fare, [...] frase mi piace un f. (cfr. fottìo). ◆ Dim. freghétto; più com. il pegg. fregàccio, grosso frego, frego fatto con forza o per rabbia, e anche segno marcato per mettere in evidenza un errore: la versione di latino era piena di fregacci rossi e blu. ...
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alti-
[der. di alto1, o dal lat. alti-]. – Primo elemento di parole composte, in cui esprime riferimento all’altezza (per es., altimetrìa). In parole derivate dal latino (per es., altisonante), ha valore [...] avverbiale ...
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incoativo
agg. [dal lat. tardo incohativus o inchoativus; v. incoare]. – Che esprime l’inizio di un’azione o di un modo di essere; usato soltanto nella terminologia grammaticale: verbi i., o assol. incoativi [...] (come per es. il lat. senescĕre «cominciare a invecchiare», vesperascĕre «farsi sera»); terminazioni i., quelle che esprimono l’aspetto incoativo (come, appunto, -sc- in latino, e il corrispondente -σκ- in greco, per es. di γηράσκω «invecchiare»). ...
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picno-
[dal gr. πυκνός «denso, spesso»]. – Primo elemento di parole composte del linguaggio scientifico, derivate dal greco o formate modernamente, nelle quali ha il valore generico di «densità» (per [...] es., picnometro), o indica particolari condizioni di densità, intensità, fittezza (picnostilo, ecc.). Nelle corrispondenti voci del latino scientifico ha la forma pycno-. ...
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uni-
[dal lat. uni-, tratto da unus «uno, uno solo»]. – Primo elemento di parole composte derivate dal latino (come unigenito, unisono, univoco) o formate modernamente (come unicamerale, unicellulare, [...] uninominale, ecc.), che significa «uno, che ha un solo ..., composto di un solo ...». Talora si alterna col pref. mono- ...
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sponte
– Avverbio latino (propriam. ablativo del sost. spons spontis «libera volontà») che significa «spontaneamente, di propria volontà», usato spesso anche in contesti ital., in unione con un agg. [...] poss., nelle espressioni lat. mea, tua, sua ... sponte, o sponte mea, tua, sua, ...: si è dimesso sua sponte; l’hai deciso sponte tua. Appare anche, come inserzione scherz., nella locuz. avv. ital. spinte ...
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mangiare2
mangiare2 v. tr. [dal fr. ant. mangier, che è il lat. manducare «mangiare»] (io màngio, ecc.). – 1. Ingerire, immettere nell’organismo alimenti solidi e semisolidi (per i liquidi si usa il [...] quando lo si lascia orientare di taglio nell’acqua, in modo che questa lo «prenda». l. Intendersi, avere pratica di qualche cosa: di latino ne mangia poco (più com. masticare). m. Per la locuz. mangiare la foglia, v. foglia, n. 1 e; per le locuz. m ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...