stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] 3, il rapporto di 4 a 2 è uguale al rapporto di 6 a 3, e così via. 10. Costare (sign. che già il verbo aveva in latino, e che nella nostra lingua non è più com. se non in alcune frasi): a quanto sta ora il grano?; calcolate le spese di trasporto, il ...
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cinque
cìnque agg. num. card. [lat. *cinque, per quinque], invar. – Il numero intero che segue immediatamente al quattro, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 5, nella numerazione romana V): [...] le c. dita della mano, c. litri, c. chilometri, ecc. Come s. m., il numero 5: prendere c. in latino, puntare sul c.; e sottintendendo un altro sostantivo (giorno, anno, ecc.): l’esame è stato spostato al c. di giugno; essere del c. (cioè nato nell’ ...
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sifilide
sifìlide s. f. [lat. scient. syphilis, introdotto dall’umanista e scienziato G. Fracastoro, nel titolo del suo poema latino Syphilis, sive de morbo gallico (1530), derivandolo dal nome del protagonista [...] Syphĭlus]. – 1. Malattia infettiva, a decorso cronico intermittente, provocata da un microrganismo (Treponema pallidum), detta anche lue: s. acquisita, che si trasmette per lo più nel corso di rapporti ...
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con-
cón- [lat. (o dal lat.) con- = cum]. – Prefisso nominale e verbale di molte parole composte, sia derivate dal latino (come consorte, condiscepolo, concorrere, condensare, dal lat. consors, condiscipŭlus, [...] (come concittadino, concentrare, ecc.), nelle quali indica di solito unione, partecipazione, collegamento. In pochi verbi, di origine latina, non include alcuna idea di unione, ma è servito soltanto alla formazione del verbo (per es. condemnare ...
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prudente
prudènte agg. [dal lat. prudens -entis, riduzione di provĭdens (v. provvidente)]. – 1. a. Di persona che, per dote naturale o soltanto occasionalmente, si comporta con prudenza, intesa soprattutto [...] quindi timido e pauroso: come sei p.!; che persone prudenti! c. Con sign. più vicino a saggio, savio (come già in latino): conviensi dunque essere p., cioè savio (Dante); Vergine saggia, e del bel numero una De le beate vergini p. (Petrarca). 2 ...
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conato
s. m. [dal lat. conatus -us, der. di conari «tentare»]. – 1. Sforzo, tentativo: ogni loro c. riuscì vano; faceva con le mani scarne ... vaghi c. di prendere qualche cosa nel vuoto (D’Annunzio); [...] , sforzo di vomitare, senza effetto. 2. In grammatica (nella terminologia delle scuole oggi superata) soprattutto con riferimento al latino, presente di c., imperfetto di c., il presente e l’imperfetto indicativo che esprimono l’azione non nell’atto ...
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laniare
v. tr. [dal lat. laniare], poet. ant. – Dilaniare, sbranare: trovando i vestimenti della sua Tisbe laniati dalla salvatica fiera e sanguinosi (Boccaccio); lacerare: Latino afflitto De la morte [...] d’Amata ..., lanïossi il manto (Caro) ...
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auri-
àuri- [dal lat. auri-, forma compositiva di aurum «oro»]. – Primo elemento di poche parole composte derivate dal latino (come aurifero) o formate modernamente nel linguaggio scient. (come auridiamina), [...] nelle quali significa «oro» ...
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reatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Reatinus, der. di Reate, nome lat. di Rieti]. – Di Rièti, città e provincia del Lazio: il territorio r., e come s. m. il Reatino; la popolazione r., e come sost., [...] , che è la forma dell’uso corrente). In partic., Varrone R., denominazione con cui è a volte indicato lo scrittore latino Marco Terenzio Varrone, nato a Rieti, per distinguerlo dallo zio, il poeta Publio Terenzio Varrone, detto Atacino perché nato ad ...
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neurofilosofo
s. m. Studioso che segue gli orientamenti della neurofilosofia. ◆ In modo audace il filosofo della mente Thomas Nagel, nel celebre articolo «Cosa si prova ad essere un pipistrello?», sosteneva [...] di riempire questo «explanatory gap» (una lacuna esplicativa), i neurofilosofi hanno introdotto il termine «qualia» (plurale del latino «quale») per indicare (anche se in modo non chiarissimo) gli stati d’animo personali. (Francesco Monaco, Stampa ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...