sermo2
sèrmo2 s. m., lat. (propr. «discorso, linguaggio»). – Termine usato talvolta anche in contesti italiani, con l’aggiunta di particolari determinazioni, soprattutto in linguistica dove si parla [...] di s. urbanus, s. rusticus, s. vulgaris, s. plebeius, con riferimento alle varietà (cittadina, rustica, popolare, plebea) del latino parlato. ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. [...] irrequieta). d. In grammatica, complemento di p., complemento che esprime la pena a cui qualcuno è condannato (in latino si rende comunem. con l’ablativo; anche col genitivo nella frase damnare capitis, equivalente di damnare capite, condannare a ...
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antiriforma
(anti-riforma, anti riforma), agg. Che si oppone alla realizzazione di una riforma. ◆ c’è chi insinua che dietro la lettera anti riforma firmata nei giorni scorsi da una quarantina di dirigenti, [...] da non più di duecento studenti. Giovedì sera c’è stata anche qualche avvisaglia di scontri nelle vie del Quartiere latino dopo il corteo antiriforma, peraltro assai modesto nei numeri e affollato più da studenti medi che da universitari. (Domenico ...
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anafonesi
anafonèṡi s. f. [comp. di ana- e gr. ϕώνησις «pronuncia»]. – Fenomeno fonetico caratteristico in origine del solo fiorentino e toscano occidentale (trasmesso quindi alla lingua letteraria ed [...] rimanenti dialetti toscani, ma estraneo tuttora a quasi tutti gli altri), per cui le vocali toniche é e ó – esiti normali del latino classico ĭ o ē e rispettivamente ŭ o ō – si mutano nelle vocali più alte, ì e rispettivamente ù, quando siano seguite ...
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anaforico
anafòrico agg. [dal lat. tardo anaphorĭcus, gr. ἀναϕορικός, der. di ἀναϕορά «anafora»] (pl. m. -ci). – 1. Di anafora, come termine della retorica: costrutto a., quello in cui le proposizioni [...] «Quando giungon davanti a la ruina, Quivi le strida, il compianto, il lamento» (Dante, Inf. V, 34-35); era frequente in latino l’uso anaforico del pronome is, per es.: quam quisque norit artem in ea se exerceat (propr.: «quell’arte che ognuno conosce ...
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ordinario
ordinàrio agg. e s. m. [dal lat. ordinarius, propr. «conforme all’ordine», der. di ordo -dĭnis]. – 1. Che non esce dall’ordine, cioè dalla norma o dalla normalità, e quindi solito, consueto, [...] che, superato positivamente il prescritto periodo di straordinariato, è stato definitivamente confermato nell’ufficio: professore o. di latino e greco nei licei; l’o. di diritto civile all’universitá di Roma; essere, diventare, passare ordinario ...
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epifora
epìfora s. f. [dal lat. epiphŏra, gr. ἐπιϕορά «aggiunta», da ἐπιϕέρω «apportare»]. – 1. Nella retorica classica, la ripetizione, detta anche epistrofe (e con termine latino conversio), delle [...] medesime parole alla fine di più versi o di più membri di un periodo (come, per es., la triplice ripetizione del nome di Cristo, che Dante non fa mai rimare con altre parole, nei canti XII, XIV, XIX, XXXII ...
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africanismo
s. m. [der. di africano]. – 1. In passato, atteggiamento favorevole all’espansione coloniale in Africa. 2. Atteggiamento favorevole all’affrancamento politico, economico e culturale dei paesi [...] africani. 3. In linguistica, voce o locuzione propria del latino usato dagli scrittori africani del 3° e 4° sec. d. C. (Tertulliano, s. Agostino, ecc.); o anche, parola appartenente a una lingua africana, introdotta, attraverso la colonizzazione, in ...
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personale1
personale1 agg. [dal lat. tardo personalis, der. di persona «persona»]. – 1. a. Che si riferisce alla persona, che è proprio di una determinata persona, di un singolo individuo: libertà p.; [...] che si costruiscono con soggetto determinato secondo le varie persone (in opposizione a costruzione impersonale): in latino il verbo «videor» ha costruzione personale. ◆ Avv. personalménte, in persona, direttamente, senza delegare altri: il ministro ...
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postulare
v. tr. [dal lat. postulare «chiedere»] (io pòstulo, ecc.). – 1. a. letter. Chiedere, e per lo più chiedere con insistenza, fare istanza per ottenere, spec. soccorsi, favori, benefici, un incarico, [...] supposta l’esistenza come etimi di parole moderne (per es., il lat. *rocca che, pur non ricorrendo in alcun testo latino, è ritenuto il necessario antecedente dell’italiano ròcca, del provenzale roca, del francese roche e del logudorese rocca). ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...