nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] sacra), nomi o appellativi divini che nei più antichi manoscritti biblici sono scritti compendiosamente (per es., nei manoscritti latini: DS = Deus, IHS = Iesus, SPS = Spiritus, ecc.). Si dice n. commerciale (o marchionimo) il nome di una ditta ...
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abaco
àbaco s. m. [dal lat. abăcus, gr. ἄβαξ -ακος «tavoletta»] (pl. -chi). – 1. a. Tavoletta rettangolare usata dagli antichi per eseguire i calcoli; quello dei Romani, per es., portava due serie di [...] di un sistema di numerazione adatto al calcolo, e conservatosi ancora nel medioevo, decadde con l’introduzione nell’Occidente latino delle cifre arabiche; oggi si conserva come mezzo didattico per la prima infanzia nella forma del pallottoliere, e ...
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paretimologico
paretimològico (o paraetimològico) agg. [der. di par(a)etimologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla paretimologia: accostamenti paretimologici. ◆ Avv., non com., par(a)etimologicaménte, per [...] paretimologia: l’uso improprio di ‘ultroneo’ nel linguaggio giuridico è determinato dal fatto che il latino ‘ultroneus’ è paretimologicamente inteso come derivato di ‘ultra’ «oltre» anziché di ‘ultro’ «spontaneamente». ...
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nominale
agg. [dal lat. nominalis, der. di nomen -mĭnis «nome»]. – 1. Del nome, come categoria grammaticale: suffissi n., quelli che servono alla formazione del nome; declinazione o flessione n., appartenente [...] di sostantivi, e quindi anche declinati nel genere e numero (come, in italiano, il participio presente e passato, e in latino il gerundivo, che ha anche i varî casi); predicato n., quello consistente in un aggettivo o sostantivo (talvolta un pronome ...
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piteco-
pitèco- (davanti a voc. pitec-) e -pitèco [dal gr. πίϑηκος «scimmia»]. – Primo e secondo elemento di parole composte della terminologia scientifica, derivate dal greco o formate modernamente, [...] con il sign. generico di «scimmia» (per es., pitecantropo; pitecoctenio; cinopiteco, mesopiteco); nelle corrispondenti voci del latino scient. si hanno le forme pithec(o)- e -pithecus. ...
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ecclesiaste
eccleṡiaste s. m. [dal lat. tardo ecclesiastes, gr. ἐκκλησιαστής]. – 1. Chi prendeva parte all’ecclesia, presso gli antichi Greci; oratore che parlava nell’ecclesia, cioè nell’assemblea. [...] 2. Come nome proprio, è il titolo di uno dei libri brevi della Bibbia, traduzione greca (᾿Εκκλησιαστής), passata tal quale nel latino della Vulgata (Ecclesiastes), del nome ebraico Qōhelet con cui l’autore designa sé stesso al principio del libro. ...
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motto
mòtto s. m. [lat. *mottum, in glosse muttum, affine a mutire o muttire «parlare in tono basso, mormorare» (cfr. anche il fr. mot «parola», che ha lo stesso etimo)]. – 1. a. Breve frase di tono [...] di fare il bene» era il suo motto. In partic., in araldica, parola, o più spesso breve frase, solitamente in latino, ma anche in italiano, francese, spagnolo, tedesco, ecc., scritta in caratteri romani, posta entro una lista bifida e svolazzante ...
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simbiosi
simbïòṡi s. f. [dal gr. συμβίωσις «convivenza», comp. di σύν «con, insieme» e βιόω «vivere» (der. di βίος «vita»)]. – 1. In biologia, termine generico per indicare varî modi di convivenza tra [...] e compenetrazione di fatti ed elementi diversi: una concezione eclettica, in cui si ha s. di positivismo e idealismo; la s. di latino e volgare nell’alto medioevo; è un artista che ha realizzato una perfetta s. tra arte e vita. Più com., con ...
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non
nón avv. [lat. non]. – Avverbio di negazione; parola frequentissima nel discorso, serve a negare o escludere il concetto espresso dal vocabolo cui si premette (essere - non essere; andare - non andare; [...] soccorso levata (Dante); Né possa ella negar che non lo prenda (Ariosto); e spesso anche senza che, forse per influsso del costrutto latino timeo ne (ma l’omissione del che, cong. e pron., è fenomeno sintattico non raro nella lingua antica): la fante ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...