scisma
(ant. scìsmate) s. m. [dal lat. tardo schisma, che è il gr. σχίσμα, der. di σχίζω «dividere»] (pl. -i). – 1. Separazione di un gruppo di fedeli dal corpo della Chiesa cattolica, per ribellione [...] . di eresia): sc. d’Oriente (detto anche greco o bizantino), la separazione verificatasi fra la Chiesa romana di lingua e rito latino e il Patriarcato di Costantinopoli, dopo il 1054, per contrasti fra il patriarca e il papa Leone IX; sc. d’Occidente ...
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infisso
agg. e s. m. [part. pass. di infiggere]. – 1. a. agg. Conficcato, affondato: un chiodo i. nella parete; s’appoggiava all’asta i. nel terreno; fig., letter.: nelle radici del petto ... avea il [...] infissa, sillaba infissa), che viene inserito nell’interno di una parola, per lo più nell’interno della radice stessa; per es., in latino, la -n- presente nel verbo frangĕre, derivato dalla radice frag-. Si contrappone a prefisso e suffisso. TAV. ...
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salmo
s. m. [dal lat. tardo psalmus, e questo dal gr. ψαλμός (der. di ψάλλω «cantare accompagnandosi con la cetra»), che traduce l’ebr. mizmōr «canto con accompagnamento»]. – 1. Composizione poetica [...] e confluiti a costituire nella Bibbia un unico libro, detto appunto Libro dei Salmi (o Salterio), e poi entrati, con la traduzione latina, nella liturgia cristiana: dire, recitare, cantare i s.; i versetti dei s.; i s. di David, di Salomone; i s. dei ...
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trimalcionico
trimalciònico agg. (pl. m. -ci), letter. – Degno di Trimalcione o Trimalchione, un ricco ma rozzo liberto che, nel romanzo Satyricon dello scrittore latino Petronio, imbandisce una cena [...] spettacolare, infastidendo però i convitati con le continue spiegazioni relative alle vivande presentate e alla loro preparazione: un banchetto t.; contegno t., ecc ...
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confrontare
v. tr. [dal lat. mediev. confrontare, der. del lat. frons -ontis «fronte»] (io confrónto, ecc.). – 1. a. Mettere di fronte persone o cose, per conoscerne la somiglianza, le affinità, le differenze: [...] ). In opere di studio e di consultazione, confronta (abbreviato in cfr. o cf., che sono più propriam. le abbreviazioni del latino confer) precede la citazione di passi o parole che si vogliono comunque richiamare, o rinvia ad altri luoghi dell’opera ...
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farcire
v. tr. [dal fr. farcir, che è il lat. farcire] (io farcisco, tu farcisci, ecc.). – Riempire, imbottire polli, volatili o altra vivanda con carne tritata e variamente condita o con altro ripieno. [...] com. infarcire. ◆ Part. pass. farcito, anche come agg.: fagiano farcito; olive farcite, private del nocciolo e ripiene di condimenti varî. Anticam., misto di latino e volgare, riferito a dramma o ufficio liturgico (v. anche l’etimologia di farsa). ...
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ereditario
ereditàrio agg. [dal lat. hereditarius]. – 1. a. Che costituisce l’eredità: i beni, i diritti e.; asse e., il patrimonio che è oggetto d’eredità; o che concerne l’eredità: intentare una causa [...] la distinzione è soprattutto usata per quella parte del lessico italiano che è stata «ereditata» o rispettivamente «adottata» dal lessico latino. 3. In fisica, fenomeno e., che non dipende soltanto dallo stato attuale dell’ente in cui si produce, ma ...
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totopontefice
(toto-pontefice), s. m. Pronostico relativo all’elezione del Pontefice. ◆ Questa volta l’America Latina ci crede. La possibilità che il prossimo Papa possa venire dal continente che raccoglie [...] anche dal fatto che, per la prima volta, si rovescerà in conclave il rapporto di forze tra cardinali italiani e latino-americani, a favore di questi ultimi. E così comincia il toto-pontefice, e anche la politica scende in campo. (Alessandro ...
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centi-
cènti- [dal lat. centi-, der. di centum «cento»]. – Primo elemento di parole composte, derivate dal latino o formate modernamente, che significa «cento», «che ha cento», o «che è la centesima [...] parte». In metrologia, premesso a un’unità di misura, ne divide il valore per cento; il suo simbolo è c (per es.: cm = centimetro; cg = centigrammo; ecc.) ...
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iperurbanismo
s. m. [comp. di iper- e urbano «della città»]. – Forma di ipercorrettismo consistente nel modificare la pronuncia di una parola popolare o dialettale, secondo quella che si ritiene debba [...] cittadina; ne è un esempio il lat. plaudĕre da un originario plōdere, nel quale ō era sentito dialettale come la ō di clōstra o di Clōdius sostituitasi all’originario au che persisteva invece nella pronuncia del latino di Roma claustra, Claudius. ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...