risus abundat in ore stultorum
(lat. «il riso abbonda sulla bocca degli sciocchi»). – Proverbio latino non classico, spesso citato per biasimare chi ride troppo e a sproposito. ...
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saltare
v. intr. e tr. [lat. saltare, intens. di salire «saltare» (supino saltum)]. – 1. intr. a. (aus. avere) Con riferimento a persona, staccarsi di slancio da terra, rimanendo per un attimo sospeso [...] una riga; scrivendo al computer ho saltato due parole; nel compilare l’elenco hai saltato alcuni nomi; un brano della versione di latino era troppo difficile e l’ho saltato (cioè, non l’ho tradotto); salta i particolari, o i preamboli, e vieni al ...
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angelico2
angèlico2 agg. – Relativo a un personaggio di nome Angelo: Biblioteca Angelica, biblioteca romana, il cui nucleo originario è costituito dalla biblioteca privata dell’agostiniano Angelo Rocca [...] (1545-1620); Somma angelica, l’opera del beato Angelo da Chivasso, composta nel 1486 con il titolo latino Summa casuum conscientiae, ad uso dei confessori. ...
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vela
véla s. f. [lat. vēla, pl. di vēlum «vela», passato a femm. sing. nel latino parlato]. – 1. a. Telo, o insieme di teli aggiuntati (ferzi), di varia forma e grandezza, rifinito a regola d’arte e [...] alberatura di un natante per provocarne l’avanzamento sfruttando l’azione del vento: v. quadre, v. triangolari o latine, v. auriche, a seconda della forma (quelle auriche sono all’incirca trapezoidali); vele di taglio, denominazione comprensiva delle ...
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arete
aretè s. f. – Traslitterazione del gr. ἀρετή, parola che in origine significava la particolare capacità non soltanto di persone ma anche di animali e cose di assolvere bene il proprio compito, [...] e ristretta più tardi (analogam. a quel che accadde per il latino virtus) a designare il valore spirituale, la bravura morale dell’uomo. ...
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capire
v. intr. e tr. [lat. capĕre, con mutamento di coniugazione] (io capisco, tu capisci, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere, ma i tempi composti sono rari), non com. Poter stare o entrare in un luogo, [...] nell’intendere; c. una cosa per l’altra, e pop. c. fischi per fiaschi, intendere a rovescio, fraintendere; c. il latino, c. l’antifona, intendere ciò che è detto velatamente. Assol., e determinato da un avv. di quantità, avere capacità d’intendere ...
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pasquinata
s. f. [dal nome di Pasquino dato popolarmente, per ignoti motivi, a una statua mutila, copia di originale greco, situata in un angolo dell’attuale palazzo Braschi, a Roma]. – 1. Denominazione [...] brevi, in versi e in prosa, contro i papi e la Curia o contro persone o costumi giudicati degni di biasimo, scritte dapprima in latino, più tardi in italiano o in romanesco, che, dal sec. 16° e sino alla fine del potere temporale dei papi (sec. 19 ...
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lavinio
lavìnio agg. [dal nome di Lavinia, personaggio della mitologia latina, figlia di Latino e sposa di Enea (dopo la sua vittoria su Turno), che da lei denominò la città di Lavinio], letter. raro. [...] – Discendente da Lavinia ed Enea (quindi romano): tu la nascente Lavinia prole e gli anni Lieti vedesti, e i memorandi allori (Leopardi) ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo [...] e singulari commodi, le iniuste voglie in Italia più poterono che le buone leggie ... subito incominciò lo imperio latino a debilitarsi (L. B. Alberti). b. Per estens., unico nel proprio genere, diverso dagli altri, caratteristico, particolare: un ...
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absit iniuria verbo
‹... ini̯ùria ...› (lat. «sia lungi dalla parola l’offesa»). – Adattamento di una frase dello storico latino Tito Livio (che nel libro IX, cap. 19 della sua storia di Roma Ab urbe [...] condita dice: absit invidia verbo); si usa talora, anche nella forma del plur., absit iniuria verbis, con lo stesso senso della frase italiana sia detto senza offesa ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...