ritradurre
v. tr. [comp. di ri- e tradurre] (coniug. come tradurre). – 1. Tradurre di nuovo: hai tradotto il passo troppo alla lettera, prova a ritradurlo più liberamente. 2. Tradurre un testo che sia [...] questo romanzo di Tolstoi è ritradotto dal francese. In partic., tradurre nella lingua originale un testo che sia già una traduzione da quella lingua: è un buon esercizio r. in latino la traduzione italiana delle opere di Tacito fatta dal Davanzati. ...
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sabellico
sabèllico agg. [dal lat. Sabellĭcus] (pl. m. -ci). – Relativo ai Sabelli (lat. Sabelli), denominazione anticam. usata come equivalente di Sanniti, e oggi per designare le tribù italiche intermedie [...] tra Umbri e Sabini da una parte e Sanniti dall’altra. Dialetti s., quelli appartenenti al gruppo linguistico osco-umbro, parlati dalle antiche popolazioni italiche dei Peligni, Marrucini, Vestini e Volsci, assimilati poi dal latino. ...
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tintura
s. f. [lat. tinctura, der. di tingĕre «tingere», part. pass. tinctus]. – 1. a. L’operazione di tingere, di dare un colore diverso, con coloranti che penetrano a fondo e uniformemente, a materiali [...] superficiale intorno a una determinata materia (cfr. il più com. infarinatura): ha qualche t. di lettere, di scienze, di latino. Con altro senso, macchia, taccia, fama non buona: per non esser possibile levargli quella t. della tirannide, della qual ...
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coniugazione
coniugazióne s. f. [dal lat. coniugatio -onis (der. di coniugare «congiungere») «congiunzione, relazione etimologica tra vocaboli», e nel lat. tardo «flessione del verbo»]. – 1. Nella terminologia [...] forme fondamentali o anche una sola, si hanno gli elementi sufficienti per costruire tutte le altre; così in latino si hanno quattro coniugazioni e le forme essenziali sono quelle dell’indicativo presente (o dell’infinito presente), del perfetto ...
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plautino
agg. [dal lat. Plautinus]. – Appartenente o relativo al commediografo latino Plàuto (c. 250-184 a. C.), alle sue commedie (pervenuteci in numero di 21), al suo stile: il teatro p.; la comicità [...] p.; il dialogo p.; la metrica plautina ...
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denominazione
denominazióne s. f. [dal lat. tardo denominatio -onis]. – 1. Il denominare, l’essere denominato; più spesso, il nome stesso con cui una persona o una cosa viene indicata: gli oggetti prendono [...] proprio retto da un nome generico, mediante la preposizione di (per es., la città di Napoli, il mese di marzo); in latino, questo complemento va nello stesso caso del sostantivo reggente. Nel linguaggio giur. e comm., d. d’origine, segno distintivo ...
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storpiare
v. tr. [etimo incerto: forse lat. stŭprare «profanare, contaminare», da cui l’ital. stuprare; v. anche stroppiare] (io stòrpio, ecc.). – 1. ant. Impedire, disturbare: andai per parlare con [...] articolarle, pronunciarle male; s. la pronuncia di un termine inglese; parlava come un predicatore, serio, impettito, quasi sapesse il latino sapendo s. le litanie (Capuana); s. una poesia, una parte teatrale, una battuta, recitarle male; s. un brano ...
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ingegno
ingégno (ant. ingènio) s. m. [lat. ingĕnium «carattere naturale, indole, ingegno, idea ingegnosa», dal tema gen- di gignĕre, genus, generare, ecc.]. – 1. a. Il complesso delle qualità intellettuali, [...] i. forte, e il più com. spirito forte – libero pensatore). 2. letter. Con sign. più prossimo a quello originario latino, il complesso delle qualità ingenite e delle tendenze spirituali di una persona, indole, natura: i. docile, mansueto, facile ...
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-oso
-óso [lat. -osus]. – 1. Suffisso presente in parecchi aggettivi derivati dal latino, o formati in epoche posteriori (per es., arioso, formoso, generoso, noioso, poderoso, ecc.), i quali denotano [...] per lo più presenza o abbondanza della qualità o della condizione espresse dal sostantivo da cui derivano (aria, forma, ecc.). 2. In chimica inorganica, indica, tra i possibili composti di un elemento ...
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erma
èrma s. f. [dal lat. herma o hermes (masch.), gr. ἑρμῆς, dal nome del dio Ermete (gr. ῾Ερμῆς, lat. Hermes), corrispondente al dio latino Mercurio]. – 1. Presso gli antichi Greci, pilastro quadrangolare [...] o a tronco di piramide, sormontato da una testa umana barbata: raffigurava in origine il dio Hermes (in seguito anche altre divinità e solo più tardi uomini illustri); era munita di due brevi appendici ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...