averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. [...] Più in partic., corrente della filosofia scolastica (propriam. a. latino) che, dalla seconda metà del sec. 13° a tutto il sec. 16°, si rifà alla dottrina aristotelica secondo l’interpretazione di Averroè, sostenendo l’eternità e necessità del mondo, ...
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averroista
s. m. (pl. -i). – Seguace del filosofo arabo Averroè (v. averroismo); in partic., denominazione degli scolastici rappresentanti dell’averroismo latino. ...
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samanea
samànea s. f. [lat. scient. Samanea, der. dello spagn. samán (divenuto poi nome latino specifico), voce di origine caribica]. – Genere di piante leguminose dell’America tropicale, da alcuni autori [...] incluse nel genere pitecellobio: sono arbusti o alberi con foglie composte, paripennate, fiori in capolini globosi e legumi indeiscenti, settati fra i semi. Nelle regioni tropicali si coltiva come albero ...
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ermetico
ermètico agg. [dal lat. mediev. hermeticus, der. del nome del dio Hermes, Ermete (corrispondente al latino Mercurio)] (pl. m. -ci). – 1. Nel sign. originario, sono così qualificate le dottrine [...] religiose, filosofiche e scientifiche contenute nei libri attribuiti al dio Ermete Trismegisto caratterizzate da difficile comprensibilità per i non iniziati (v. ermetismo), e i libri stessi: libri e.; ...
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oremus
v. lat. [1a pers. plur. del pres. cong. di orare «pregare» (quindi: «preghiamo»)]. – Formula d’invito che il sacerdote cattolico, nella messa e in altri riti in latino, rivolge ai fedeli ogni [...] volta che sta per innalzare a Dio una preghiera in comunione con i presenti. Come s. m., il momento, soprattutto della messa, in cui il sacerdote pronuncia questa esortazione e recita la preghiera ...
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stra-
[lat. extra «fuori», extra-; in alcuni casi, incrociato con trans- «oltre» (v. tras-)]. – Prefisso di numerose parole composte, qualcuna derivata dal latino (come straordinario) o dal lat. mediev. [...] (come stravagante), ma la maggior parte di formazione moderna, nelle quali: a) esprime il sign. originario di «fuori», come in straripare, straordinario, stragiudiziale; b) indica, per estens., eccesso, ...
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archicebus
s. m. inv. Animale di piccole dimensioni (circa sette centimetri), probabilmente arboricolo, diurno, insettivoro, caudato, vissuto nell'eocene, forse antenato comune di tarsi, lemuri, primati [...] di un primate assai primitivo e un cranio con due occhi minuscoli". (Elena Dusi, Repubblica.it, 5 giugno 2013, Scienze).
Dal latino scientifico Archicebus, a sua volta composto da archaeo- ('archeo-') e dal s. Cebus ('genere di primati Platirrini'). ...
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celentaneggiare
v. intr. (scherz.) Imitare, scimmiottare il modo di fare, muoversi, cantare e parlare del cantante e intrattenitore Adriano Celentano. ◆ Per la prima volta Jovanotti-Gino Latino si muove [...] a tutto palco, celentaneggia, balla e lancia i suoi ululati da idiota del villaggio spalleggiato da una vera band. (Giacomo Pellicciotti, Repubblica, 7 dicembre 1989, p. 20, Musica) • «Tutti quelli che ...
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cazzimma
s. f. (pop.) 1. Atteggiamento o comportamento improntato a furbizia opportunistica e cinica, teso a ottenere il proprio esclusivo tornaconto senza preoccuparsi del fatto di poter in tal modo [...] fino alle schermaglie meschine per chi deve pagare il pranzo o il caffè. (Pino Daniele, Storie e poesie di un mascalzone latino, Napoli, Pironti, 1994, pp. 52-53) • Qualche alba fa, lui [Francesco De Angelis, skipper di “Luna rossa”] che non abita ...
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effetto nocebo
loc. s.le m. Risposta patologica dell'organismo umano in alcuni soggetti particolarmente suggestionabili che, temendo l'insorgere di un sintomo, ne favoriscono la comparsa; tale effetto [...] cosiddetto effetto nocebo, in pratica l'opposto dell'effetto placebo. (Danilo Di Diodoro, Corriere.it, 19 dicembre 2012, Salute).
Composto dal s. m. effetto e da nocebo ('nuocerò'), prima persona singolare del futuro semplice del verbo latino nocēre. ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...