neolatino
agg. [comp. di neo- e latino]. – Detto delle lingue (chiamate anche romanze) che si sono svolte da un comune fondamentale strato latino, nelle regioni più profondamente latinizzate dell’impero [...] romano (e che sono, da occidente verso oriente: portoghese, spagnolo, catalano, francese, provenzale, sardo, italiano, ladino, dalmatico, romeno). Anche, delle letterature scritte in tali lingue, e per ...
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volgarizzare
volgariżżare v. tr. [der. di volgare1]. – 1. Esporre problemi di scienza e cultura specialistica in forma facile e piana, in modo da renderli accessibili a larghi strati di persone prive [...] oïl e d’oc, in spagnolo e in italiano. In partic., tradurre più o meno liberamente in volgare italiano opere scritte in latino, in greco o in una lingua moderna diversa dall’italiano: Fra Guidotto da Bologna volgarizzò la «Rhetorica ad Herennium»; la ...
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allungamento
allungaménto s. m. [der. di allungare]. – 1. L’allungare e l’allungarsi: a. del percorso, di un vestito, ecc.; foglio di a., quello (comunem. detto anche allungo) che si può attaccare alla [...] *σοϕότερος; l’a. metrico, nelle lingue classiche, l’allungamento di una vocale breve in arsi, per necessità di versificazione (per es., in latino, pōly̆pŭs con -ō- per -ŏ-). 6. Azione del diluire un liquido con acqua o altro: a. del vino, aggiunta di ...
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-ficare
[dal lat. -ficare, dallo stesso tema da cui facere «fare»]. – Secondo elemento di verbi derivati dal latino (come edificare, pacificare, ecc.) o formati modernamente sul modello latino (esemplificare, [...] lubrificare, ecc.), nei quali significa «fare, rendere, fabbricare» e sim. Di formazione analoga i sostantivi in -ficazióne, -ficatóre e gli agg. in -ficatòrio ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. [...] di momento, di grande o di molto m., di piccolo, di poco, di nessun m., e sim. (che rendono propriam. un genitivo di stima latino): un’opera di grande m.; un libretto di nessun m.; i magistrati ... da’ quali le cose di maggiore m. non senza il parere ...
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-fico
[dal lat. fĭcus, dallo stesso tema da cui facĕre «fare»]. – Secondo elemento, atono, di voci derivate dal latino (come benefico, munifico, ecc.), o formate modernamente sul modello latino (come [...] immaginifico, prolifico, ecc.), nelle quali significa «che fa, che rende», e simili ...
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-fido
[dal lat. -fĭdus, dal tema di findĕre «fendere»]. – Secondo elemento, atono, di aggettivi composti derivati dal latino (come bìfido, trìfido), o formati modernamente sul modello latino, col sign. [...] di «diviso, che presenta fenditura». In botanica, aggiunto a palmato, pennato, peltato (palmatìfido, pennatìfido, peltatìfido) indica la divisione di una lamina fogliare fino alla metà fra il margine e ...
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tema1
tèma1 s. m. [dal lat. thema («argomento»; «posizione degli astri», e nel lat. tardo anche «tema d’una parola»), che è dal gr. ϑέμα -ατος, propr. «ciò che si pone», der. del tema di τίϑημι «porre, [...] tolta la desinenza; si distinguono t. nominali e t. verbali, a seconda che si tratti di una forma nominale (come per es. in latino fili- e patr-, temi rispettivam. di filius «figlio» e di pater patris «padre») o di un verbo (per es., in greco ε-λιπ ...
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ibrido
ìbrido agg. e s. m. [dal lat. hybrĭda «bastardo», di etimo incerto]. – 1. In biologia: a. Per lo più come s. m., individuo animale o vegetale proveniente da un incrocio di genitori appartenenti [...] automobile, monocolo, nelle quali il primo elemento compositivo è greco, il secondo latino; baby pensionato, in cui il primo elemento è inglese e il secondo è latino); parlare un linguaggio i., in cui siano mescolati vocaboli e locuzioni appartenenti ...
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-iccio
-ìccio. – Suffisso derivativo, ma in funzione per lo più alterativa, di aggettivi tratti da participî o da altri aggettivi, che esprimono in genere diminuzione (malaticcio, bruciaticcio, freddiccio), [...] chiacchiericcio, pasticcio, terriccio, anch’essi di tono più o meno limitativo, va certamente connesso con il suffisso latino -īcius, che soltanto in pochissimi aggettivi aveva però valore simile all’italiano (per es., cinericius «cenericcio, cinereo ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...