ricottura
s. f. [der. di ricuocere, modellato su cottura]. – L’azione, l’operazione di cuocere di nuovo, una seconda volta, o di condurre a termine una cottura imperfetta, soprattutto come procedimento [...] strutturale (r. di stabilizzazione), di eliminare le tensioni interne del materiale (r. di addolcimento o di lavorabilità). R. di distensione, denominazione impropria con cui talvolta si indica un rinvenimento effettuato per ridurre o annullare ...
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zirconio
żircònio s. m. [lat. scient. Zirconium, der. del nome dello zircone (fr. zircon, ingl. zircon, ted. Zirkon)]. – Elemento chimico di simbolo Zr, numero atomico 40, peso atomico 91,22, appartenente [...] suo eccellente comportamento nei confronti della corrosione), nella composizione di certi acciai (in quanto ne migliora la lavorabilità e la resistenza), come materiale di rivestimento e strutturale per reattori nucleari. Tra i suoi composti vengono ...
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laminato2
laminato2 s. m. [part. pass. sostantivato di laminare2]. – In senso proprio, prodotto ottenuto per lavorazione al laminatoio: l. metallici (di acciaio, rame, alluminio, oro), foggiati in forme [...] insieme da sostanze adesive intercalate fra strato e strato. L. plastici, prodotti caratterizzati da leggerezza, stabilità, lavorabilità, ottenuti impregnando un materiale fibroso (cellulosa, amianto, vetro in fibre, ecc.) con una resina non ancora ...
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niobio
nïòbio s. m. [lat. scient. Niobium, der. del nome lat. della mitica Niobe, figlia di Tantalo, perché fu identificato in un campione contenente tantalio, elemento già noto]. – Elemento chimico, [...] molti agenti chimici e all’aria a bassa temperatura, con alto punto di fusione, bassa tensione di vapore, ottima lavorabilità, possibilità di formare leghe in cui si riscontra un’elevata resistenza all’ossidazione da parte dei metalli ai quali viene ...
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provetta
provétta s. f. [der. di provare; il sign. 2 dal fr. éprouvette, der. di éprouver «provare»]. – 1. Nella tecnologia dei materiali, campione di un dato materiale (metallo, legno o altro) avente [...] forma e dimensioni stabilite, da sottoporre a particolari prove per accertarne le caratteristiche di resistenza e di lavorabilità. 2. a. Tubo di vetro comune o difficilmente fusibile, chiuso a un’estremità, di dimensioni variabili (per lo più 10-15 ...
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grafitizzazione
grafitiżżazióne s. f. [der. di grafitizzare]. – 1. In geologia, lo stesso che grafitazione. 2. In metallurgia: a. Decomposizione del carburo di ferro (cementite) in grafite e ferro, caratteristica [...] da alcuni elementi, detti grafitizzanti. b. Trattamento termico effettuato sulle ghise grigie allo scopo di migliorarne la lavorabilità e le proprietà meccaniche, e consistente in una ricottura che provoca una trasformazione uguale alla precedente ...
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cenere
cénere s. f. [lat. cĭnis -nĕris m., raro f.]. – 1. a. Residuo minerale, incombustibile, che si ottiene quando si brucia una sostanza organica, vegetale, animale o fossile: c. di mare, residuo [...] delle zone circostanti i camini di scarico (vengono utilizzate, per es., come aggiunta agli impasti cementizî, per migliorarne la lavorabilità e l’impermeabilità). In passato, si disse cenere anche il residuo di ogni operazione di calcinazione: c. di ...
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infragilimento
infragiliménto s. m. [der. di infragilire]. – Il rendere o diventare fragile, più fragile. Il termine è usato soprattutto in metallurgia per indicare la condizione in cui può venire a [...] trovarsi un materiale metallico in seguito a trattamenti termici e superficiali, o anche chimici, che provochino l’avvio di fenomeni di degradazione delle proprietà meccaniche e della lavorabilità del materiale stesso. ...
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plastificante
agg. e s. m. [part. pres. di plastificare]. – Sostanza che, incorporata in alcuni tipi di prodotti, quali le materie plastiche e gli elastomeri, ne modifica, inserendosi fra le loro molecole [...] alcune caratteristiche, rendendoli in genere più morbidi, più plastici o più elastici. Nella tecnica dei conglomerati cementizî, denominazione di sostanze usate come additivi del cemento per aumentare la plasticità e la lavorabilità del calcestruzzo. ...
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lavezzo
lavéżżo s. m. [voce settentr., che ha lo stesso etimo di laveggio]. – 1. Roccia metamorfica (detta anche pietra ollare), della famiglia dei cloritoscisti, di colore grigio verdastro, tenera, [...] a struttura feltriforme, costituita essenzialmente da talco e clorite; dotata di notevole lavorabilità al tornio, era usata per vasi, scodelle, ecc. In Italia si trova, in grossi banchi, spec. nella Val Malenco (Valtellina). 2. Variante region. di ...
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lavorabilità Attitudine di un materiale a essere modificato nelle sue caratteristiche meccaniche e nella sua forma per mezzo di varie operazioni (➔ lavorazione); i vari materiali si prestano a queste operazioni con maggiore o minore facilità;...
urèiche, rèsine Materie plastiche termoindurenti derivate dalla policondensazione di urea e formaldeide, appartenenti al gruppo delle resine amminiche. Di facile lavorabilità, sono utilizzate per la realizzazione di elettrodomestici, nell'abbigliamento,...