atelier /atə'lje/, it. /ate'lje/ s. m., fr. [dal fr. ant. astelier, der. di astelle "scheggia di legno"]. - 1. [luogo di lavoro di artigiani e artisti] ≈ bottega, laboratorio, studio. 2. [laboratorio di [...] alta moda] ≈ boutique. ‖ sartoria ...
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stabbio /'stab:jo/ s. m. [lat. stabŭlum "alloggio"]. - 1. (zoot.) a. [recinto in un terreno a pascolo dove si tengono gli animali per concimare il terreno] ≈ addiaccio, chiuso, stazzo. ‖ recinto. b. [luogo [...] in cui dormono e mangiano animali da allevamento o da lavoro, per lo più maiali] ≈ stalla. ⇓ porcareccia, porcile, porcilaia, stabbiolo, troiaio. 2. (zoot.) [escrementi di animali da allevamento, usati come concime] ≈ bovina, Ⓖ (lett.) fimo, (non com ...
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nobilitare [dal lat. nobilitare, der. di nobĭlis "nobile"] (io nobìlito, ecc.). - ■ v. tr. 1. (non com.) [elevare al rango di nobile, conferendo o trasmettendo un titolo di nobiltà] ≈ ‖ elevare. 2. (fig.) [...] [sollevare spiritualmente, conferire dignità morale e sim.: il lavoro nobilita l'uomo] ≈ elevare, innalzare, (lett.) rannobilire. ↓ migliorare. ↔ abbrutire, degradare, immiserire, svilire. ↑ corrompere, pervertire. ■ nobilitarsi v. rifl. [sollevarsi ...
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refrattarietà s. f. [der. di refrattario]. - 1. (con la prep. a) a. [resistenza a determinati sentimenti o comportamenti: r. alla commozione] ≈ indifferenza, insensibilità, riluttanza, ritrosia, sordità. [...] , ricettivività, sensibilità, vocazione. b. (scherz.) [il non essere portato per qualcosa: r. al lavoro, al matrimonio] ≈ (scherz.) allergia, antipatia (per), (fam.) idiosincrasia (per). ↑ avversione, insofferenza, intolleranza. ↔ attrazione ...
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stabile /'stabile/ [lat. stabĭlis, da stare "star fermo"]. - ■ agg. 1. [che regge o si regge bene, che ha buone basi, anche fig.: un edificio s.; un governo s.] ≈ fermo, saldo, solido. ‖ sicuro. ↔ instabile, [...] permanente. ↔ alterabile. b. (fig.) [destinato a durare nel tempo: avere domicilio s. in un luogo; un lavoro s.] ≈ duraturo, fisso, permanente. ↑ definitivo. ↔ momentaneo, precario, provvisorio, saltuario, temporaneo, transitorio. c. [di popolo, che ...
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immigrare v. intr. [dal lat. immigrare, der. di migrare "migrare", col pref. in- "in-¹"] (aus. essere). - (soc.) [stabilirsi all'estero per qualunque motivo, spec. in cerca di lavoro, con la prep. in: [...] i. nel Nord] ≈ espatriare, migrare. ‖ [considerato dal punto di vista della nazione di origine] emigrare. ⇑ insediarsi, stanziarsi, trasferirsi ...
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immigrato [part. pass. di immigrare]. - ■ agg. (soc.) [che si è trasferito da un altro paese, spec. per ragioni di lavoro: i lavoratori i.] ≈ espatriato. ↓ trapiantato, trasferito. ⇑ insediato, stanziato. [...] ■ s. m. (f. -a) (soc.) [persona immigrata] ≈ immigrante. ‖ [considerato dal punto di vista della nazione di origine] emigrato. ⇓ espatriato, esule, fuoriuscito, profugo ...
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stacanovismo (o stachanovismo e, meno corretto, stakanovismo) s. m. [dal nome del minatore russo Aleksej Grigorˊevič Stachanov, che nel 1935 raggiunse, nell'estrazione del carbone, un massimo individuale [...] mai raggiunto prima], scherz. o spreg. - [eccessivo zelo nello svolgimento di un lavoro] ≈ efficientismo. ↓ alacrità, operosità. ↔ infingardaggine, (spreg.) pigrizia, (spreg.) poltronaggine, poltroneria. ...
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stacanovista (o stachanovista e, meno corretto, stakanovista) s. m. e f. [der. di stacanovismo] (pl. m. -i), scherz. o spreg. - [chi si dimostra troppo zelante nella sua attività di lavoro] ≈ (fam.) secchione, [...] (fam.) sgobbone. ↓ lavoratore. ↔ (fam.) acchiappamosche, (spreg.) cialtrone, infingardo, poltrone, scansafatiche. ...
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staccare [der. di tacca, col pref. s- (nel sign. 5)] (io stacco, tu stacchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [rimuovere un quadro, un pannello e sim., precedentemente fissati al muro tramite apposito gancio, anche [...] attaccare, riattaccare, riattivare. ‖ accendere. ■ v. intr. (aus. avere) 1. (fam.) [porre termine al proprio turno di lavoro: quando stacchi la sera?; s. alle sei] ≈ finire, smontare, uscire. ↔ (fam.) attaccare, cominciare, entrare, iniziare, montare ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale.
Diritto
Il...
LAVORO
Ugo AMALDI
Giovanni GIORGI
. Meccanica. - È uno dei concetti elementari. Nel linguaggio corrente si dice, in generale, che un uomo lavora, quando, esplicando un certo sforzo muscolare, riesce a muovere qualche corpo materiale, talché...