disperato [part. pass. di disperare]. - ■ agg. 1. [che non dà luogo a speranza: è una situazione davvero d.] ≈ [di impresa] impossibile, [di malattia] inguaribile, [di malattia] mortale. ↔ [di impresa] [...] . ↔ abbiente, agiato, benestante. ↑ ricco. ■ s. m. (f. -a) 1. (fam.) [persona che non ha soldi né lavoro e vive alla meno peggio] ≈ miserabile, (spreg.) pezzente, povero, spiantato, squattrinato. ↔ abbiente, benestante. ↑ ricco. 2. [persona malvagia ...
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disputa /'disputa/ s. f. [der. di disputare]. - 1. a. [scambio vivace di opinioni, anche con la prep. con della persona con cui si disputa] ≈ (non com.) diatriba. ↓ dibattito, discussione. b. [il discutere [...] , anche con la prep. con della persona con cui si disputa: si accese una d. sull'orario di lavoro] ≈ contesa, contrasto, controversia, discussione, polemica. ↑ alterco, diverbio, lite, litigio. ↔ accordo, intesa. 2. (fig., sport.) [lo sfidarsi di due ...
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svilire [der. di vile, col pref. s- (nel sign. 5)] (io svilisco, tu svilisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [rendere vile, ridurre in una condizione di bassezza spirituale: l'egoismo svilisce l'uomo] ≈ abbrutire, [...] , immiserire, mortificare. ↔ esaltare, nobilitare, valorizzare. b. [togliere valore, pregio a qualcosa: s. il lavoro degli altri] ≈ deprezzare, sminuire, sottovalutare, (non com.) svalorizzare, svalutare. ↑ denigrare, disprezzare. ↔ apprezzare ...
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ripulire v. tr. [der. di pulire, col pref. ri-] (io ripulisco, tu ripulisci, ecc.). - 1. a. [far tornare nel primitivo stato di pulizia, togliendo sudiciume, macchie e sim.: r. le scarpe infangate] ≈ detergere, [...] (fam.) fare (un) repulisti. ↑ saccheggiare. 3. (fig.) a. [rendere meno rozzo: r. le proprie maniere; il nuovo lavoro lo ha ripulito] ≈ affinare, disgrossare, dirozzare, incivilire, (non com.) sbarbarire, (non com.) scozzonare, sgrossare, urbanizzare ...
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riquadratore /rikwadra'tore/ s. m. [der. di riquadrare]. - [chi svolge il lavoro di ridurre a forma di cubo pietre, pezzi di marmo e sim.] ≈ sbozzatore, squadratore. ...
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ingrato agg. [dal lat. ingratus, der. di gratus "riconoscente", col pref. in- "in-²"]. - 1. [che non dimostra gratitudine per il bene ricevuto: mostrarsi i.] ≈ irriconoscente, (non com.) sconoscente. ↔ [...] grato, obbligato, riconoscente. 2. a. [che non arreca alcun piacere, che si fa malvolentieri: un lavoro i.] ≈ duro, fastidioso, faticoso, gravoso, ostico, sgradevole, sgradito, spiacevole. ↑ odioso. ↔ gradevole, gradito, grato, piacevole. b. [di ...
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overdose /'oʊvədoʊs/, it. /over'dɔze/ s. ingl. [comp. di over "eccessivo" e dose "dose"], usato in ital. al femm., invar. - 1. (farm.) [dose eccessiva (e talora fatale) di un farmaco, o più spesso di droga: [...] morire per una o. di eroina] ≈ ↓ dose. 2. (estens.) [quantità eccessiva di qualcosa, per lo più scherz.: un'o. di cibo, di lavoro] ≈ eccesso, [di cibo] (fam.) abbuffata, [di cibo] scorpacciata. ...
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bisogna /bi'soɲa/ s. f. [da bisogno]. - 1. (lett.) [attività in cui si è impegnati] ≈ faccenda, impegno, lavoro. 2. (ant.) [ciò che occorre: mia b. Voi conoscete (Dante)] ≈ occorrenza, necessità. ▲ Locuz. [...] prep.: alla bisogna ≈ all'occorrenza ...
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bisognoso /bizo'ɲozo/ [der. di bisogno]. - ■ agg. 1. [di persona, che ha bisogno di denaro o di lavoro, anche con la prep. di] ≈ (non com.) bisognevole, [con uso assol.] indigente, [con uso assol.] non [...] abbiente. ↑ povero. ↔ [con uso assol.] benestante, [con uso assol.] danaroso, [con uso assol.] facoltoso. ↑ ricco. 2. [privo di qualcosa, con la prep. di: un edificio b. di restauro] ≈ (lett.) abbisognevole. ...
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inidoneità s. f. [der. di inidoneo]. - [l'essere inidoneo, anche con la prep. a: i. a un lavoro] ≈ inabilità, incapacità, inettitudine. ↔ abilità, attitudine, capacità, idoneità. ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale.
Diritto
Il...
LAVORO
Ugo AMALDI
Giovanni GIORGI
. Meccanica. - È uno dei concetti elementari. Nel linguaggio corrente si dice, in generale, che un uomo lavora, quando, esplicando un certo sforzo muscolare, riesce a muovere qualche corpo materiale, talché...