parzialmente /partsjal'mente/ avv. [der. di parziale, col suff. -mente]. - 1. [in maniera parziale, non completa: un lavoro eseguito solo p.] ≈ in parte, limitatamente. ↔ completamente, da cima a fondo, [...] integralmente, interamente, totalmente. 2. (non com.) [con parzialità, in maniera non equa] ≈ faziosamente, interessatamente, partigianescamente, partigianamente, tendenziosamente. ↔ disinteressatamente, ...
Leggi Tutto
bucare [der. di buco²] (io buco, tu buchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [fare o procurare buchi in qualcosa] ≈ forare, perforare. ‖ trapanare. ● Espressioni (con uso fig.): bucare (la palla) ≈ mancare; bucare [...] , forare, obliterare, perforare, validare. ■ v. intr. (aus. avere) 1. (non com.) [aprirsi il passo: b. in un lavoro] ≈ farcela, riuscire, sfondare. 2. (fig.) [fare colpo, fare effetto: ha certi occhi che bucano] ≈ colpire, impressionare, penetrare ...
Leggi Tutto
invalido /in'valido/ [dal lat. invalĭdus]. - ■ agg. 1. [di persona che per una malattia, ferita, ecc., è incapace di compiere un lavoro: l'incidente lo ha reso i.] ≈ disabile, handicappato, inabile. ↔ [...] abile, idoneo. 2. (giur.) [che è privo di valore o di efficacia] ≈ (non com.) irrito, nullo. ↔ omologato, ratificato, (non com.) rato, valido. ■ s. m. (f. -a) [persona invalida] ≈ disabile, handicappato, ...
Leggi Tutto
buco² s. m. [etimo incerto] (pl. -chi). - 1. a. [piccola apertura, per lo più tondeggiante, variamente profonda o che va da parte a parte: un b. nel muro; un b. in una calza] ≈ (region.) buso, foro, (non [...] , catapecchia, spelonca, stamberga, topaia, tugurio. ↔ magione, palazzo, reggia, villa. 3. (fig.) [tempo libero in una prestazione di lavoro continuativo, in partic. nell'orario di lezione degli insegnanti] ≈ break, interruzione, intervallo, pausa. ...
Leggi Tutto
pasticcio /pa'stitʃ:o/ s. m. [lat. pop. ✻pastīcium, der. di pasta "pasta"]. - 1. (gastron.) a. [pietanza costituita per lo più da un involucro di pasta ripieno di vari ingredienti e cotto al forno: p. [...] di cose male assortite] ≈ accozzaglia, fricassea, garbuglio, guazzabuglio, intruglio, macedonia, miscuglio, pastone, (fam.) pastrocchio. b. [lavoro mal fatto, disordinato, confuso: il tuo tema è un vero p.] ≈ (fam.) casino, guazzabuglio, (region ...
Leggi Tutto
salario /sa'larjo/ s. m. [dal lat. salarium (neutro sost. dell'agg. salarius, der. di sal salis "sale"), propr. "razione di sale", poi "indennità per l'acquisto di sale e di altri generi alimentari concessa [...] dipendenti, in partic. agli operai, per remunerare la quantità e la qualità del lavoro prestato: s. giornaliero, mensile] ≈ compenso, (lett.) mercede, paga, remunerazione, retribuzione, [in partic. a impiegati] stipendio. ⇓ mensile, (pop.) mesata ...
Leggi Tutto
emigrante s. m. e f. [part. pres. di emigrare]. - [chi espatria, spec. per lavoro] ≈ emigrato. ‖ [considerato dal punto di vista della nazione ospite] immigrato. ⇓ espatriato, esule, fuoriuscito, profugo. ...
Leggi Tutto
bureau /by'ro/, it. /bju'ro/ s. m., fr. [der. di bure, un tessuto grossolano di cui si foderavano le scrivanie], in ital. invar. - 1. [negli alberghi, ufficio in cui si accolgono i clienti e si effettua [...] la contabilità] ≈ reception, ricezione. ‖ portineria. 2. [locale in cui si svolge lavoro di concetto in genere] ≈ ufficio. ...
Leggi Tutto
emigrare v. intr. [dal lat. emigrare, der. di migrare "emigrare", col pref. e-] (aus. essere; anche avere, quando non è specificato il luogo dove si emigra). - 1. (soc.) [stabilirsi all'estero per qualunque [...] motivo, spec. in cerca di lavoro, assol. o con la prep. in: e. in Venezuela] ≈ espatriare, migrare. ‖ [considerato dal punto di vista della nazione ospite] immigrare. ⇑ andarsene, spostarsi, trasferirsi. ⇓ andare in esilio, (non com.) esulare. ↔ ...
Leggi Tutto
In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale.
Diritto
Il...
LAVORO
Ugo AMALDI
Giovanni GIORGI
. Meccanica. - È uno dei concetti elementari. Nel linguaggio corrente si dice, in generale, che un uomo lavora, quando, esplicando un certo sforzo muscolare, riesce a muovere qualche corpo materiale, talché...