emigrato [part. pass. di emigrare]. - ■ agg. (soc.) [che è espatriato, spec. per ragioni di lavoro: i connazionali e.] ≈ espatriato. ↓ trapiantato, trasferito. ■ s. m. (f. -a) (soc.) [persona emigrata] [...] ≈ emigrante. ‖ [considerato dal punto di vista della nazione ospite] immigrato. ⇓ espatriato, esule, fuoriuscito, profugo ...
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emigrazione /emigra'tsjone/ s. f. [dal lat. tardo emigratio -onis]. - 1. (soc.) [fenomeno per cui gruppi di persone si spostano verso territori diversi da quelli d'origine, spec. in cerca di lavoro] ≈ [...] espatrio, trasferimento (all'estero), [se di massa] esodo. ‖ [considerato dal punto di vista della nazione ospite] immigrazione. ⇓ esilio, fuoriuscita. ↔ rimpatrio. 2. (zool.) [cambiamento di sede, detto ...
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burla s. f. [prob. dal lat. ✻burrŭla, dim. di burrae "scherzi"]. - 1. a. [azione giocosa fatta per ridere alle spalle di qualcuno] ≈ beffa, presa in giro, (pop.) presa per i fondelli (o per il culo), scherzo. [...] . ↔ scherzi a parte, (lett.) fuor di burla, seriamente, sul serio. 2. [cosa da poco: non è certo una b. dover rifare tutto il lavoro] ≈ bagattella, bazzecola, cosa da niente, inezia, nonnulla, quisquilia, (fam.) scemenza, sciocchezza, stupidaggine. ...
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salopette /salo'pɛt/ s. f., fr. [der. di sale "sudicio"], in ital. invar. - (abbigl.) [indumento di tela pesante, costituito da pantaloni con pettorina e bretelle, originariamente usato come abbigliamento [...] da lavoro, in seguito anche come capo pratico e sportivo: una comoda s. di tela jeans; una s. da gestante] ≈ tuta. ...
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emolumento /emolu'mento/ s. m. [dal lat. emolumentum, propr. "compenso per la macinatura"], burocr. - [per lo più al plur., somma corrisposta a fronte di una prestazione di lavoro] ≈ compenso, competenza, [...] corrispettivo, provento, remunerazione, retribuzione, spettanza. ⇓ onorario, paga, parcella, provvigione, salario, stipendio ...
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salto¹ s. m. [lat. saltus -us, der. di salire "saltare, danzare"]. - 1. a. [lo staccarsi di slancio da terra, rimanendo per un attimo sospeso in aria e ricadendo poi sullo stesso punto o a una certa distanza, [...] . ‖ dislivello, scarto. ▲ Locuz. prep.: a salti [in modo discontinuo, irregolare: procedere a s. nel lavoro] ≈ e ↔ [→ SALTUARIAMENTE]. c. [l'aumentare improvvisamente] ≈ balzo, impennata. ↓ aumento, crescita, lievitazione, salita, [di prezzi ...
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pazienza /pa'tsjɛntsa/ (ant. o region. pacenza, pacenzia, pacienza) s. f. [dal lat. patientia, der. di patiens -entis "paziente"]. - 1. [disposizione d'animo ad accettare e sopportare i disagi, le contrarietà [...] , rabbonirsi. 2. (estens.) [l'essere preciso e costante nello svolgimento di un'attività: un lavoro che richiede p.] ≈ accuratezza, attenzione, diligenza, meticolosità, minuziosità, precisione, scrupolo, scrupolosità. ↔ approssimazione, frettolosità ...
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pecca /'pɛk:a/ s. f. [der. di peccare]. - [cosa imperfetta, difettosa: tranne qualche p. il lavoro è discreto] ≈ carenza, difetto, imperfezione, magagna, mancanza, manchevolezza, (lett.) menda, neo, (non [...] com.) tacca, vizio. ↔ merito, pregio, qualità, virtù ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale.
Diritto
Il...
LAVORO
Ugo AMALDI
Giovanni GIORGI
. Meccanica. - È uno dei concetti elementari. Nel linguaggio corrente si dice, in generale, che un uomo lavora, quando, esplicando un certo sforzo muscolare, riesce a muovere qualche corpo materiale, talché...