ninfa
s. f. [dal lat. nympha, gr. νύμϕη, corradicali del lat. nubĕre «velare», e come intr. «velarsi, prendere marito»; quindi propr. «sposa» o «fanciulla da marito», e fig. «crisalide»; il sign. 3 è [...] (Pindemonte). Ha varî usi fig. in Dante, che identifica le ninfe ora con lestelle: Trivïa [la Luna] ride tra le ninfe etterne Che dipingon lo ciel per tutti i seni (Purg. XXXIII, 26), ora con le quattro virtù cardinali: Noi siam qui ninfe e nel ciel ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] : non conosco l’u. di questo strumento; a che u. serve questo macchinario? Quindi, talvolta, scopo, fine: s’immaginavano che lestelle e i pianeti fossero, come dire, moccoli da lanterna piantati lassù nell’alto a uso di far lume alle signorie loro ...
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scintillare
v. intr. [lat. scintillare] (aus. avere). – 1. non com. Emettere, sprigionare scintille; sfavillare: il ferro incandescente scintillava sotto i colpi del maglio. 2. estens. Risplendere di [...] In fisica, emettere luce per scintillazione. ◆ Part. pres. scintillante, con valore verbale e di agg.: guardava lestelle scintillanti nel cielo; occhi scintillanti di sdegno; la sua felicità traspariva dallo sguardo scintillante; come agg., in senso ...
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impallidire
v. intr. [der. di pallido] (io impallidisco, tu impallidisci, ecc.; aus. essere). – Diventare pallido: i. per un’emozione, per l’ira, per la paura; a quelle parole, era impallidito. Indica [...] . diventare, farsi pallido e sim. Per estens., di sorgente luminosa o di cose colorate, offuscarsi, sbiadire: lestelle impallidiscono all’apparir dell’alba; le pianticelle, tenute all’ombra, impallidiscono; con uso iperb.: cose da far i. il sole ...
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assub
assùb (o asùb) s. m. – Alterazione dell’arabo ashshuhub («lestelle cadenti»), entrata, attraverso traduzioni medievali latine dall’arabo, nell’uso di scrittori occidentali dei sec. 12°-16° per [...] designare stelle cadenti, meteoriti e fenomeni analoghi. ...
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tramontana
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. tramontano]. – 1. Vento freddo che spira dal nord: nei giorni di t. fa molto freddo; di solito la t. porta il bel tempo; si levò una t. pericolosa che nelle [...] di t.; una finestra volta, o una parete esposta, a t.; le stanze dalla parte di t.; come locuz. avv., a tramontana, a mi sembra due stelle aver davante Che tramontana sian ne la tempesta (T. Tasso), che mi siano di guida come lestelle dell’Orsa, che ...
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meteora
metèora s. f. [dal gr. μετέωρα, neutro pl. dell’agg. μετέωρος «che sta in alto nell’aria»]. – 1. a. Genericam., ogni fenomeno che si verifica nell’atmosfera terrestre: m. acquee, la pioggia, [...] (dette anche, con senso più ampio, idrometeore); m. aeree, i venti; m. di condensazione, le nubi o la nebbia; m. elettriche, i fulmini; m. luminose, lestelle cadenti, l’aurora polare, l’arcobaleno. b. Con sign. specifico, in astronomia e geofisica ...
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firmamento
firmaménto s. m. [dal lat. eccles. firmamentum «cielo» (nel lat. class. «appoggio, sostegno»), der. di firmare «rendere stabile», secondo il modello del gr. στερέωμα (οὐρανοῦ) che indica la [...] volta stabile sostenente l’oceano celeste]. – 1. Volta o sfera celeste: lestelle del f.; le vie del f. (Foscolo). Nel medioevo, il nome indicava il cielo in quiete perfetta, sede propria di Dio, degli angeli e dei santi, che si doveva trovare al di ...
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oroscopo-dipendente
s. m. e f. Chi non può fare a meno di consultare l’oroscopo. ◆ E per sapere cosa accadrà domani? Ma ci si rivolge – sempre gratuitamente s’intende – alle stelle del cyberspazio dove, [...] non mettono piede fuori casa se non hanno letto la previsione che li riguarda, si comportano esattamente come consigliano lestelle, e la loro dipendenza raggiunge il picco record proprio in questo periodo, quando sono bombardati da suggerimenti sul ...
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lucido
lùcido agg. e s. m. [dal lat. lucĭdus «lucente, luminoso», der. di lucēre «splendere, rilucere»]. – 1. agg. a. Di corpo che, per avere la superficie liscia e levigata o ricoperta da uno strato [...] è di uso poet.: E ’l mormorar de’ liquidi cristalli Giù per l., freschi rivi (Petrarca); come ne’ l. sereni sono lestelle ornamento del cielo (Boccaccio). Non com., pieno di luce, molto illuminato: innoltra Improvviso ne’ l. teatri (Foscolo). c. fig ...
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Patrizia Caraveo
Misurare le stelle al tempo di Gaia
La nuova missione ci farà conoscere meglio la Via Lattea, il disco formato da più di 200 miliardi di stelle, fra le quali il nostro Sole. Sapremo di più sulla loro origine, ma si cercherà...
Aggregazioni de le Stelle, Libro de l'
Ideale Capasso
Il termine fa parte del titolo dell'opera dell'astronomo Alfragano (v.), Liber de aggregationibus scientiae stellarum, nella versione latina di Gherardo da Cremona (1114-1187), cui D....