scorzatura
s. f. [der. di scorzare]. – 1. In selvicoltura, operazione con la quale operai specializzati tolgono la scorza ai polloni di un ceduo di querce (rovere, leccio, ecc.). Anche, con sign. concr., [...] la scorza tolta via. 2. Nella lavorazione del riso, sinon. poco usato di sbramatura ...
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frangivento
frangivènto s. m. [comp. di frangere e vento], invar. – Riparo disposto perpendicolarmente alla direzione dei venti freddi o marini per proteggere le colture più delicate: f. vivi, costituiti [...] da filari di piante (di eucalipto, cipresso, leccio, pino, canne, ecc.), e f. morti, formati da stecconate, stuoie, fascine, muri e sim. ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel [...] minuscola, anche se per sé stesso fosse un nome proprio: per es., Panthera leo, il leone; Quercus ilex, il leccio; Salmo gairdneri, la trota iridata; Adiantum capillus-veneris, la felce capelvenere. Il singolare specie è talora usato in senso ...
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sterzo1
stèrzo1 s. m. [der. di sterzare1]. – L’azione dello sterzare, del diradare: taglio a sterzo o da dirado, sistema di taglio dei polloni dei cedui, per lo più di faggio e di leccio: consiste nell’abbattere, [...] all’atto della ceduazione, soltanto i polloni più sviluppati, lasciando in vita gli altri, che saranno a loro volta abbattuti quando avranno raggiunto le dimensioni volute. Trattare a s., un albero o un ...
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abbondanza
(ant. abondanza) s. f. [lat. abundantia, der. di abundare «abbondare»]. – 1. Grande quantità (e spesso anche disponibilità) di determinate cose: a. di mezzi; quest’anno c’è stata grande a. [...] specie su una determinata superficie; per es., in una macchia sempreverde si potrà riscontrare: corbezzolo 1, erica 3, laurotino 1, leccio 1, mirto 2, ecc. 4. Varietà di melo (e quindi anche di mele), coltivata estesamente nell’Emilia e nel Veneto ...
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sclerofillo
agg. [dal gr. σκληρόϕυλλος, comp. di σκληρός «duro» e ϕύλλον «foglia»]. – In botanica, di pianta legnosa che ha foglie coriacee, quasi sempre piccole, per il grande sviluppo di tessuti sclerenchimatici [...] e della cuticola, come certi alberi e arbusti della regione mediterranea (leccio, mirto, ecc.). Come s. f., una sclerofilla, albero o arbusto sclerofillo. ...
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fognatura
s. f. [der. di fognare]. – 1. Insieme delle canalizzazioni e delle opere varie che servono ad allontanare da una data area le acque di scarico, sia meteoriche, sia di rifiuto: costruzione di [...] , pezzo di terracotta poggiato sopra al foro del fondo del vaso, sul quale si pone una manciata di foglie secche (di leccio, olivo e simili) e un po’ di ghiaia, per procurare un buon drenaggio durante l’innaffiatura e impedire che il terriccio ...
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lecceto
leccéto s. m. (anche leccéta s. f.) [der. di leccio]. – Terreno piantato a lecci, bosco di lecci (detto anche elceto). Fig., non com., ginepraio, situazione imbrogliata: entrare, mettersi in [...] un l.; di me, che sono per tuo amore entrato in questo l. (Machiavelli) ...
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Quercia sempreverde (Quercus ilex; v. fig.) alta fino a 25 m, con chioma ampia e folta, foglie coriacee, oblunghe od ovate, biancastro-tomentose di sotto, verdi scure di sopra. Le ghiande, che maturano nel corso di un anno, sono ovali, lunghe...
leccio
Luigi Vanossi
È voce toscana e dei dialetti centrali per " elce " (quercus ilex), la quale figura in Fiore CXXIX 11 Ed in mano un bordon di ladorneccio / portava, il qual le donò ser Baratto: già non era di melo né di leccio (cfr....