legge burka
(legge burqa), loc. s.le f. Provvedimento legislativo che impone una serie di divieti ritenuti umilianti per la condizione femminile; con particolare riferimento alla legge 1514 del 2004 [...] p. 6, Interno) • Si è presentata nella sede romana dei radicali e ha firmato i cinque referendum sulla fecondazione. maggioranza. La Boniver, che aveva definito il provvedimento come «legge burqa», dopo aver votato contro in Parlamento si è ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia [...] . penitenziale, n. 1). Nella religione e divinazione romana: l. aruspicini, augurali, fulgurali, ostentarî, pontificali è un l. aperto, di persona sincera, che manifesta, e in cui si legge negli occhi, tutto ciò che sente e che pensa). d. A libro, ...
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presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. [...] Dante). In partic., nel linguaggio sport., con riferimento alla lotta greco-romana, alla lotta libera, al judo, p. di braccio, di un’istanza, ecc.; con riferimento a proposte di legge d’iniziativa parlamentare, la presa in considerazione può essere ...
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rogazione
rogazióne s. f. [dal lat. rogatio -onis «richiesta, preghiera», «proposta di legge», der. di rogare: v. rogare]. – 1. Nel culto cattolico, per lo più al plur., le pubbliche processioni supplicatorie, [...] Si distinguevano in r. maggiori (o litania maior), di origine romana, che cadevano il 25 aprile, nel giorno stesso delle pagane questi doni. 2. Nella Roma repubblicana, la proposta di legge che il magistrato faceva in forma d’interrogazione al popolo ...
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dottore
dottóre s. m. (f. -éssa, e in alcuni usi anche dottóra) [dal lat. doctor -oris «maestro», der. di docere «insegnare»]. – 1. Propr., chi ammaestra in una dottrina, chi esercita l’ufficio d’insegnare: [...] , donna saccente: fare la dottora; si disputava di storia greca e romana, dove lei era una dottora (F. De Sanctis). 2. In passato, titolo che si dava soprattutto agli uomini di legge, corrispondente all’odierno avvocato: il d. Azzeccagarbugli; oggi ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente [...] lotta, nelle due specialità della lotta libera e della lotta greco-romana (fino a 100 kg) e per la pesistica (fino a 110 la famiglia è il m. della vita. In agraria, legge del m., legge secondo la quale ogni elemento di fertilità può accrescersi fino ...
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conciliazióne s. f. [dal lat. conciliatio -onis]. – 1. Il conciliare o il conciliarsi (nel sign. proprio); pacificazione: adoperarsi per la c. degli animi; tentare una c., venire a una conciliazione. Per [...] 1929, che, sanzionato dai Patti Lateranensi, compose definitivamente la «questione romana» (v. anche concordato, n. 2). 2. In diritto: ai regolamenti dei comuni e delle province, alle leggi finanziarie, in materia di polizia stradale e di polizia ...
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tribunale
1. MAPPA Si chiama TRIBUNALE il luogo, chiamato anche palazzo di giustizia, dove hanno sede gli organi giudiziari e dove i giudici esercitano il loro ruolo (andare in t.; le sale, i corridoi [...] dire
tribunale amministrativo regionale
tribunale della Sacra Romana Rota
tribunale del riesame
tribunale diocesano
ci sarebbe stato nessun processo.
Giuseppe Dessì,
Paese d’ombre
Vedi anche Assassino, Carcere, Colpa, Delitto, Giustizia, Ladro, Legge ...
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costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero [...] tutto più complesso: «La composizione demografica – si legge nella relazione di Simionato [Patrizia S., direttrice Parliamo di costosità: costi quel che costi): «La repubblica romana durò troppo lungamente dopo sè stessa, per non trovarsi esposta ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia [...] milligrammo); la maiuscola M, prefissa al simbolo di un’unità di misura, si legge mega- e ne moltiplica il valore per 1.000.000 (es. MHz = per es., 15m = 15 minuti). Nel sistema di numerazione romana, M indica il numero 1000 (in luogo del più antico ...
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Legge romana, proposta dal tribuno della plebe Gaio Oppio nel 215 a.C., durante la guerra annibalica, per porre limiti al lusso femminile; è la più antica delle leggi suntuarie.
Luogo destinato alla sepoltura dei morti sia per inumazione sia per tumulazione. La parola coemeterium (derivata dal gr. κοιμάω, «mettere a giacere») appare in iscrizioni paleocristiane per indicare anche una sola tomba, ma presto passa al significato...