forbannitus
(o foris bannitus) agg., lat. mediev. [propr. part. pass. di forbannire, di origine franca]. – Nelle antiche leggi germaniche, il delinquente che con la sua azione delittuosa ha perduto un [...] bene o un diritto (alla vita, alla proprietà, ecc.), mettendosi fuori della protezione della legge; detto più tardi nell’Italia merid. forgiudicato. ...
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pluralismo
s. m. [der. di plurale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che consideri la realtà come costituita da una pluralità di principî (in opposizione al monismo) considerati tutti egualmente primi [...] americano, la concezione secondo cui la realtà come tale non può essere compresa a priori in uno schema o legge, superando essa, nel suo eterno processo, ogni precedente posizione, e quindi svalutando qualsiasi costruzione unitaria per la sempre ...
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albo2
albo2 s. m. [dal lat. album, neutro sostantivato dell’agg. albus «bianco»]. – 1. Tavola di legno ingessata, che anticamente a Roma e nel mondo romano serviva alla pubblicazione degli atti ufficiali, [...] , anche l’a. delle aziende di credito e l’a. speciale di enti esercenti operazioni di borsa, esistenti, a norma della legge bancaria, presso la Banca d’Italia. 4. In senso più largo (e in determinate denominazioni), registro in cui sono elencati nomi ...
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maggioranza
s. f. [der. di maggiore]. – 1. ant. e letter. Con sign. generale e astratto, superiorità numerica, quantitativa, morale, ecc.: acciò che ciascun pruovi il peso della sollecitudine insieme [...] collegio e sim. porta al prevalere di una decisione su altre: essere in m.; avere la m.; fu eletto a grande m.; la legge, o la mozione, è stata approvata con debole, forte, larga m., a m. schiacciante, con pochi voti di maggioranza. Con sign. concr ...
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tapino
agg. e s. m. (f. -a) [forse dal fr. ant. tapi, part. pass. di (se) tapir «nascondersi stando rannicchiato», voce di origine germ.], letter. – Misero, infelice: un essere umile e t.; gente t.; [...] (Dante); Il clamor delle turbe vittrici Copre i lai del t. che mor (Manzoni); interrogo tremando di rabbia il primo t. che incontro (L. Romano). ◆ Dim. tapinèllo, come agg. e s. m.: essa [la legge] solamente le donne tapinelle costrigne (Boccaccio). ...
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vincere
vìncere v. tr. [lat. vĭncĕre] (pres. io vinco, tu vinci, ecc.; pass. rem. vinsi, vincésti, ecc.; part. pass. vinto). – 1. a. Sopraffare l’avversario in armi, in guerra o in uno scontro qualsiasi, [...] lite giudiziaria; e assol.: si è appellato e ha vinto. b. ant. Fare approvare, ottenere con la maggioranza dei voti: v. una legge; v. un partito (v. partito2, nel sign. 1 b). Con costrutto intr. è ancora usato a volte nel sign. di prevalere in ...
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retroattivita
retroattività s. f. [der. di retroattivo]. – Nel linguaggio giur., il fatto e la condizione di avere effetto anche per il passato: r. di una legge, r. di un atto, che hanno effetto anche [...] diritto italiano, è fissata come principio generale la non retroattività delle leggi (v. irretroattività), che nel caso delle leggi penali è addirittura garantita costituzionalmente; le leggi non penali, e in genere i contratti di diritto privato e ...
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retroattivo
agg. [comp. di retro- e attivo]. – Nel linguaggio giur., che ha effetto per il passato: legge r., v. retroattività; avere efficacia r., effetto retroattivo. ◆ Avv. retroattivaménte, in modo, [...] con effetto retroattivo ...
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extraconfederale
agg. Che non fa parte di una confederazione. ◆ Giorgio Tiboni, ex segretario della Fim passato al sindacalismo extraconfederale (Cub) parla di «provocazione contro le lotte dei lavoratori». [...] Cassano d’Adda, dove i sindacati extraconfederali Rdb e Cub hanno proclamato uno sciopero per lunedì. «Il provvedimento - si legge in una nota della Prefettura - si è reso necessario per assicurare i servizi minimi per il funzionamento in sicurezza ...
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considerando
s. m. [dalla parola con cui incominciano le dichiarazioni: gerundio del verbo considerare], invar. – In diritto, ciascuno dei motivi che, nel testo di una legge, di una sentenza o di una [...] deliberazione, precedono la parte dispositiva ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente nella società, la l. è un atto volontario,...
LEGGE (XX, p. 754)
Guido Zanobini
Le modificazioni recate alla disciplina della funzione legislativa nell'ordinamento italiano sono dovute principalmente alla nuova costituzione, promulgata il 27 dicembre 1947. Anteriormente ad essa, alcuni...