improponibile
improponìbile agg. [comp. di in-2 e proponibile]. – Che non si può o non conviene proporre: è un progetto improponibile. Nel linguaggio giur., di azione giudiziaria che non può essere proposta, [...] che manca cioè dei requisiti di diritto sostanziale, e non processuale, cui la legge subordina la potestà di agire in giudizio per conseguire quel determinato risultato. ...
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improponibilita
improponibilità s. f. [der. di improponibile]. – Il fatto di essere improponibile, soprattutto per mancanza dei requisiti necessarî alla presentazione della proposta: i. di un progetto, [...] di una legge, di un’azione giudiziaria. ...
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tondello
tondèllo s. m. [der. di tondo]. – Nome generico di varî oggetti di forma tonda, cioè circolare o cilindrica: un t. di cartone, di legno. In partic.: 1. Nella classificazione commerciale della [...] che cannello, in contrapp. al carbone di spacco. 2. Nella fabbricazione delle monete, disco metallico avente peso e lega determinati per legge per ogni tipo di moneta, che viene tranciato dal nastro metallico, e dal quale si ricava la moneta. È detto ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] un soldo, alla lettera. c. Con altra accezione, nella locuz. rimanere l. morta, di scrittura che non ha più valore, di legge o disposizione non eseguita, rimasta senza effetto, o di consiglio non ascoltato, e sim.: l’ordine è rimasto l. morta; le mie ...
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letterale
(ant. litterale) agg. [dal lat. tardo litteralis]. – 1. a. Che riguarda la lettera di uno scritto, che si attiene cioè al significato più ovvio e per così dire esterno delle parole, in contrapp. [...] de la prima parte (Dante); parla sotto due sensi: l’uno letterale, l’altro allegorico (Buti); interpretazione l. della legge, in diritto, l’interpretazione che attribuisce alla norma giuridica il senso che risulta dal significato proprio delle parole ...
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letteralita
letteralità s. f. [der. di letterale; cfr. fr. littéralité, ingl. literality], non com. – Carattere, valore letterale del senso o dell’interpretazione, conformità alla lettera: essere rispettosi [...] della l. della legge; per chi non si ferma alla l. dell’aneddoto l’acqua che diventa vino è un’altra figurazione dell’epoca nuova che comincia coll’Evangelo (Papini). ...
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scorto
scòrto agg. [part. pass. di scorgere], letter. ant. – Sciolto, chiaro, perspicuo: Così lo sguardo mio le facea scorta La lingua (Dante); più com., accorto, avveduto: l’inalzaro a i primi onor [...] del regno Parlar facondo e lusinghiero e s. (T. Tasso). Con valore avverbiale: parlare, giudicare, vedere scorto, chiaramente, avvedutamente; Fra tutte l’altre tue virtù, Amore, Questo si legge manifesto e scorto (Poliziano). ...
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articolato3
articolato3 s. m. [propr., part. pass. di articolare2, ma sentito come der. di articolo]. – Nel linguaggio parlamentare, il complesso degli articoli che costituiscono la parte normativa di [...] un progetto di legge, che viene proposta alla discussione insieme con la premessa espositiva e illustrativa. ...
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verso2
vèrso2 (tronc. poet. vèr o vèr’) prep. [lat. vĕrsus o vĕrsum]. – Si unisce direttamente al sostantivo o pronome (v. il monte, v. tutti), ma ha per lo più dopo di sé la prep. di davanti a pronome [...] v. Modena; veniva di v. la stazione, dai pressi della stazione; dopo lui verrà ... Di ver’ ponente, un pastor sanza legge (Dante), dalla parte di ponente. Frequente in determinazioni temporali: v. le nove, v. mezzogiorno, alle nove circa, poco prima ...
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prevaricare
v. intr. e tr. [dal lat. tardo praevaricare, class. praevaricari «mancare al proprio dovere» (propriam., detto di chi, in un processo, s’intende di nascosto con l’avversario); comp. di prae- [...] morale: sono persone corrotte che vivono prevaricando sugli altri. 2. tr. letter. Trasgredire (una legge, un ordine e sim.): E s’io le leggi al tuo Signor prevarico (Sannazzaro); in senso fig.: le contraddizioni che prevaricano verità e giustizia ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente nella società, la l. è un atto volontario,...
LEGGE (XX, p. 754)
Guido Zanobini
Le modificazioni recate alla disciplina della funzione legislativa nell'ordinamento italiano sono dovute principalmente alla nuova costituzione, promulgata il 27 dicembre 1947. Anteriormente ad essa, alcuni...