sperimentazione
sperimentazióne (meno com. esperimentazióne) s. f. [der. di sperimentare]. – La pratica e l’attività di sperimentare, il fatto di venire sperimentato, come metodo di ricerca e di verifica: [...] con l’obbligo di rimanere nel quadro degli ordinamenti vigenti, mentre un secondo tipo di sperimentazione, previsto dalla legge, richiede l’approvazione del ministero della Pubblica Istruzione, in quanto comporta innovazioni negli ordinamenti e nelle ...
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quotita
quotità s. f. [der. di quota; cfr. fr. quotité e ingl. quotity]. – 1. Propriam., l’ammontare di una quota parte; raro con sign. generico (che ripete il fr. quotité e per il quale si usa generalmente [...] del testatore, e sim.), è invece specifico in finanza, nell’espressione imposta di q., imposta con la quale viene stabilita dalla legge l’aliquota e non la cifra globale che lo stato vuole ricavarne (come nelle imposte di contingente), il cui gettito ...
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stricto iure
〈... i̯ùre〉 locuz. lat. (propr. «a stretti termini di legge»), usata in ital. come avv. – Espressione del linguaggio giur. e giudiziario, usata talora anche nel linguaggio com., che significa [...] «in piena conformità alla norma del diritto» ...
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Corecom
(Co.re.com.), s. m. inv. Acronimo di Comitato regionale per le comunicazioni. ◆ Assicurare a livello locale il controllo e il rispetto delle leggi nel settore delle comunicazioni. Con quest’obiettivo [...] il Consiglio regionale [del Lazio] ha approvato, lunedì, la proposta di legge che istituisce il Co.re.com., Comitato regionale per le comunicazioni. (Osservatore romano, 25 aprile 2001, p. 8, A Roma) • Guerra alle teletruffe. Dopo la Guardia di ...
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quoto2
quòto2 s. m. – Variante di lezione di coto1 (v.), offerta da tardi codici della Divina Commedia e accolta in alcune edizioni, con il sign. di «pensiero, ragionamento»: «Non ti maravigliar perch’io [...] sorrida», Mi disse, «appresso il tuo pueril quoto» (dove l’edizione da noi seguita legge coto). ...
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insabbiamento
insabbiaménto s. m. [der. di insabbiare]. – L’opera, il fatto di insabbiare, di insabbiarsi, nelle varie accezioni del verbo: i. degli innesti, come pratica agraria; l’i. di un porto; e [...] in senso fig., l’i. di una pratica, di un provvedimento, di una proposta di legge, di un procedimento d’accusa, di uno scandalo pubblico. ...
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quadratico
quadràtico agg. [der. di quadrato2] (pl. m. -ci). – 1. In matematica e nelle applicazioni, relativo all’elevazione a quadrato. È usato in locuzioni di sign. partic., tra le quali: a. Equazioni [...] . e tecn., indica un legame tra due variabili o tra due grandezze fisiche, espresso da una relazione di 2° grado: espressione q., legge q., ecc.; misuratore q., rivelatore q., ecc., strumenti in cui il legame tra l’entità della grandezza in esame e l ...
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irresponsabile
irresponsàbile agg. [comp. di in-2 e responsabile]. – 1. Che non ha la responsabilità relativamente a qualche singolo fatto: io sono i. delle sue azioni; mi sento i. di quanto è avvenuto [...] , e quindi sconsideratezza, incoscienza: atti i., un comportamento i.; guida i. (di un autoveicolo). 3. Che per legge non può essere chiamato a rendere conto del proprio operato, che gode della prerogativa dell’irresponsabilità (v.), detto del capo ...
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offendere
offèndere v. tr. [lat. offĕndĕre, propr. «urtare contro», comp. di ob- e -fendĕre «urtare, colpire» (cfr. difendere)] (pass. rem. offési, offendésti, ecc.; part. pass. offéso, ant. offènso). [...] ; scusa, non avevo intenzione di offenderti. In partic., o. Dio, bestemmiarne il nome o trasgredire col peccato la sua legge. Come rifl., con valore reciproco, scambiarsi insulti, offese: se continuano a offendersi così, la lite finisce a botte. c ...
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che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore [...] segue subito il suo antecedente, ma può anche esserne staccato (e allora ha valore quasi di congiunzione): la mamma è di là che legge; lo trovai in casa che piangeva. Nei compl. indiretti, si ha di regola la forma obliqua cui: l’amico di cui ti ho ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente nella società, la l. è un atto volontario,...
LEGGE (XX, p. 754)
Guido Zanobini
Le modificazioni recate alla disciplina della funzione legislativa nell'ordinamento italiano sono dovute principalmente alla nuova costituzione, promulgata il 27 dicembre 1947. Anteriormente ad essa, alcuni...