impunibile
impunìbile agg. [comp. di in-2 e punibile]. – Che non è punibile, che non può essere punito; riferito in partic., nel linguaggio giur., a persona che ha commesso un fatto previsto come reato [...] (e per estens. al fatto stesso), non però nelle condizioni obiettive che la legge prevede come punibili (come quando fosse commesso per caso fortuito o per forza maggiore). ...
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fotocopia
fotocòpia s. f. [comp. di foto-2 e copia2]. – 1. Copia fotografica, cioè ognuna delle copie in positivo ottenute da un negativo fotografico. 2. Copia di un originale a stampa, o di un dattiloscritto [...] ’uso com., su procedimenti diversi: v. fotocopiatrice). 3. fig. Persona, cosa identica a un’altra: è la f. di sua madre; qualcuno ipotizza un futuro governo che sarà la f. di quello precedente. Anche in funzione appositiva: decreto, legge fotocopia. ...
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constatazione
constatazióne (o costatazióne) s. f. [dal fr. constatation]. – Il fatto di constatare; accertamento, riconoscimento di un fatto: fare una c.; procedere alle c. di legge. C. amichevole, [...] dichiarazione sottoscritta congiuntamente, su apposito modulo, dai conducenti di veicoli per i quali vi sia obbligo di assicurazione coinvolti in uno scontro, nella quale sono riferite tutte le modalità ...
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alimento
aliménto s. m. [dal lat. alimentum, der. di alĕre «nutrire»]. – 1. Sostanza che, introdotta nell’organismo animale, sopperisce al suo dispendio in forza viva, fornisce i materiali di reintegrazione, [...] taluni casi, come nei riguardi dei minori di anni 18, comprendono anche le spese per l’educazione e l’istruzione) dovuti per legge da determinate persone ad altre, e in partic. dal coniuge al coniuge, dai figli ai genitori, dai genitori ai figli, ecc ...
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alinea
alìnea s. m. [dal lat. mediev. a linea «da capo», attrav. il fr. alinéa], invar. – Latinismo (di solito abbreviato in al.) usato promiscuamente dai giuristi sia nel senso di comma sia in quello [...] di capoverso, sia per indicare ciascun accapo nelle enumerazioni interne di un singolo comma, con riferimento a testi di legge (con le prime due accezioni, l’uso risulta ambiguo, in quanto, per es., art. 121 al. 4° può significare comma 4° o ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] figli, o otto persone, da mettere a t. tutti i giorni; fare qualcosa a t., durante il pranzo o la cena, mentre si mangia: leggere il giornale a t. non è educato; ne parleremo a t. stasera, tutti insieme. T. calda e t. fredda, assortimento di cibi e ...
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nefasto
agg. [dal lat. nefastus, comp. della negazione ne e fastus: v. fasto1]. – 1. a. Nel diritto romano, era così definito tutto ciò che non era permesso dalla legge divina. In partic., giorni n., [...] nel calendario romano (contrassegnati con la lettera N), quelli in cui, per motivi religiosi, non era lecito sacrificare, iniziare imprese, trattare affari giudiziarî, ecc.; per estens., nell’uso mod., ...
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prezzo
prèzzo s. m. [lat. prĕtium]. – 1. a. L’equivalente in unità monetarie di un bene o di un oggetto, di un servizio o di una prestazione; più in partic., si parla di p. relativo, per riferirsi al [...] termine garantito da titoli; per p. di storno, v. storno. b. Con sign. concr., la cifra in cui il prezzo si esprime: non si legge bene il p.; anche, la scritta o il cartellino che contiene le cifre del prezzo: non vedo il p.; il p. dev’essere sempre ...
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aliquota
alìquota s. f. [per ellissi dalla locuz. parte aliquota (v. aliquoto)]. – 1. Ognuna delle parti uguali in cui è divisa o divisibile una somma; parte della somma dovuta. 2. Percentuale del reddito, [...] patrimonio o valore imponibile, fissata dalla legge, in base alla quale si determina il debito individuale di imposta; è detta anche misura dell’imposta (se l’aliquota è costante, qualunque sia l’ammontare della ricchezza imponibile, l’imposta si ...
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desuetudine
desuetùdine s. f. [dal lat. desuetudo -udĭnis, der. di desuetus «desueto»], letter. – 1. Lo stesso che dissuetudine, cessazione da un comportamento o da un’attività abituale, abbandono o [...] è più osservata: abitudini, costumi, termini ormai in d.; venire, cadere in desuetudine. Con accezione più specifica, in diritto, la costante inosservanza di una legge, tale da provocarne l’abrogazione (non è ammessa nel diritto positivo italiano). ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente nella società, la l. è un atto volontario,...
LEGGE (XX, p. 754)
Guido Zanobini
Le modificazioni recate alla disciplina della funzione legislativa nell'ordinamento italiano sono dovute principalmente alla nuova costituzione, promulgata il 27 dicembre 1947. Anteriormente ad essa, alcuni...