modificare
v. tr. [dal lat. modificare, propr. «imporre una misura, moderare, proporzionare», comp. di modus «misura» e tema affine a facĕre «fare»] (io modìfico, tu modìfichi, ecc.). – 1. Mutare in [...] la sagoma di un mobile; m. il progetto di un edificio, il proprio piano di lavoro; m. lo statuto di una società; m. una legge, un regolamento. Talora è implicita l’idea del mutare in meglio, del migliorare: cerca di m. la tua condotta. 2. intr. pron ...
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mallo2
mallo2 s. m. [dal lat. mediev. mallum o mallus, di origine francone]. – Nella legge popolare dei Franchi Salî, l’assemblea popolare degli uomini liberi, che era nello stesso tempo esercito adunato [...] e tribunale ...
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negriero
negrièro agg. e s. m. [der. di negro]. – 1. agg. Che concerne la tratta dei negri, o degli schiavi in genere: traffico n.; nave n., nave usata per il trasporto degli schiavi negri dagli imbarchi [...] senso di umanità, li costringe a turni e a prestazioni di lavoro eccessivamente onerosi o mal retribuiti, spesso oltre i limiti stabiliti dal contratto di lavoro e dalla legge. Con questa accezione fig., è usato talvolta anche il femm. negriera. ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o [...] . della volontà; l’e. delle proprie idee; sei stato poco felice nell’e. del tuo pensiero. Per estens., manifestazione, estrinsecazione: le leggi sono e. de’ costumi d’un popolo (Tommaseo). 2. a. La parola, la frase, con cui si manifesta il pensiero o ...
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emanare
v. intr. e tr. [dal lat. emanare, intr., comp. di e-1 e manare «stillare, sgorgare»]. – 1. intr. (aus. essere) Provenire, derivare, scaturire: la gran luce che emanava dal Sole; dalle sue mani [...] emanano un profumo inebriante. b. Emettere, detto di provvedimenti legislativi e sim.: e. un editto, un decreto, una legge; sono state emanate nuove disposizioni; anche, ma meno com., di notizie ufficiali: la presidenza del Consiglio ha emanato un ...
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studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] ; uno s. lungo, assiduo, faticoso; è questo il suo s. prediletto; s’egli v’era più a grado lo s. delle leggi che la moglie, voi non dovavate pigliarla (Boccaccio); con riferimento all’apprendimento in corsi scolastici: è un ragazzo un po’ svogliato ...
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privativa
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. privativo]. – 1. a. Monopolio legale riservato allo stato o a un ente pubblico o a un loro concessionario, oppure accordato a privati; in partic., p. fiscale, [...] candele (Gadda Conti). 2. P. industriale, denominazione, comune ma inesatta, con cui si indica la protezione accordata dalla legge agli autori di nuove invenzioni o scoperte industriali; diritto di p., la facoltà esclusiva di attuare un’invenzione e ...
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emanazione
emanazióne s. f. [dal lat. tardo emanatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto di emanare (nel sign. intr. del verbo): l’e. della luce; e. del mondo dall’Uno (v. emanatismo); la cosa stessa che emana: [...] (acque radioattive), si disintegrano emettendo raggi alfa, per cui trovano applicazioni nel campo medico e industriale. 2. Come der. di emanare nel sign. trans., emissione di un provvedimento legislativo: l’e. di una legge, di un decreto, ecc. ...
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emancipatore
emancipatóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. tardo emancipator -oris]. – Chi emancipa (ma non in significato strettamente giuridico): farsi e. dei popoli; come agg., una legge emancipatrice. ...
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snob
〈snòb〉 s. ingl. [parola che significava in origine «cittadino di basso ceto» e nell’ingl. dialettale «ciabattino», assunta nel gergo studentesco inglese per indicare una persona estranea all’ambiente, [...] per la quale obbedire, imitare e sopratutto non far pena a chi stimano di levatura sociale superiore alla loro, è legge suprema di vita: lo snob, infatti, è il contrario dell’invidioso. Allora egli si presentava sotto nomi diversi: era chiamato ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente nella società, la l. è un atto volontario,...
LEGGE (XX, p. 754)
Guido Zanobini
Le modificazioni recate alla disciplina della funzione legislativa nell'ordinamento italiano sono dovute principalmente alla nuova costituzione, promulgata il 27 dicembre 1947. Anteriormente ad essa, alcuni...