estremo
estrèmo (ant. strèmo, letter. ant. extrèmo) agg. e s. m. [dal lat. extremus, superl. di exter o extĕrus «che sta fuori»]. – 1. agg. a. Che è o rappresenta il termine ultimo, in senso locale o [...] costitutivi di un reato: non ricorrono gli e. della truffa. c. Nel linguaggio burocr., gli e. (di un decreto, di una legge, di una lettera ufficiale, di un documento e sim.), i dati essenziali e necessarî per l’identificazione, cioè il numero, la ...
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distanza
s. f. [dal lat. distantia, der. di distare «distare»]. – 1. La lunghezza del tratto di linea retta (nell’ordinario spazio euclideo, altrimenti del tratto di geodetica) che congiunge due punti [...] sicurezza, nella circolazione stradale e in balistica (v. sicurezza); d. legale, quella (non inferiore a tre metri) che la legge impone di osservare, nei rapporti di vicinato, in caso di costruzioni, piantagioni, scavi, ecc. In una schiera di soldati ...
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assicurazione
assicurazióne s. f. [der. di assicurare]. – 1. a. Il fatto di assicurare, di assicurarsi, cioè di rendere o rendersi certo, o sicuro, o protetto, e le parole o gli atti con cui si assicura: [...] infortunî; ecc.); a. facoltativa, obbligatoria, a seconda che sia contratta liberamente dall’assicurato o imposta dalla legge a tutela di particolari interessi pubblici; in partic., a. obbligatoria della responsabilità civile autoveicoli (sigla RCA ...
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repechage
repêchage 〈rëpešàaˇ∫〉 s. m., fr. [der. di repêcher «ripescare»]. – 1. Ricupero, ripresa, riesumazione di qualcosa o di qualcuno già da tempo abbandonato, accantonato, interrotto: una rappresentazione [...] ; r. di un vecchio attore, cantante, uomo politico. Nel linguaggio parlamentare, r. di un disegno o di una proposta di legge, la loro ripresa in esame da parte di una nuova legislatura, quando erano stati già approvati da un ramo del parlamento nella ...
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ubbidire
(o obbedire, letter. ubidire) v. intr. [lat. oboedire, comp. di ob e audire «ascoltare»] (io ubbidisco, tu ubbidisci, ecc.; aus. avere). – 1. a. Agire in modo conforme a quanto è o viene comandato [...] fiducia nel fratello maggiore e gli ubbidisce in tutto; con compl. esprimente il mezzo col quale si formula il comando: u. alla legge, a un ordine; u. alla voce della coscienza, al richiamo del sangue; te cortese ch’ubidisti tosto A le vere parole ...
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contrassegno2
contrasségno2 s. m. [comp. di contra- e segno]. – 1. a. Segno particolare col quale si distingue o si riconosce una persona o una cosa: cucire un c. sul vestito; portava per c. un fiore [...] all’occhiello; c. elettorale, simbolo caratteristico, con o senza scritte, che, depositato nei termini fissati dalla legge presso i competenti uffici, contraddistingue a fini elettorali (ed è quindi riportato sulle schede di votazione) i singoli ...
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incerto
incèrto agg. e s. m. [dal lat. incertus, comp. di in-2 e certus «certo1»]. – È in genere il contrario di certo, in quasi tutti i suoi significati. 1. agg. Di persona: a. Che non è fermamente [...] i.; è i. la sua partecipazione alla cerimonia; anche come pred. nom., con valore neutro: è i. se verrò; è i. che la legge venga approvata (ma più com. non è certo che ...). c. Non fermo, poco sicuro, instabile: avanzava con passo i.; firmò con mano i ...
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contrattuale
contrattüale agg. [der. di contratto2]. – Che concerne un contratto o i contratti: clausola c.; disposizioni, norme c.; accordo c.; rinnovo c.; anche, stabilito nel contratto: aumento c. [...] . Responsabilità c. (in contrapp. a extracontrattuale), la responsabilità derivante dall’inadempimento di uno specifico obbligo che, per legge o per contratto, si abbia nei confronti di un altro soggetto: presuppone la preesistenza di un particolare ...
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sedicesimo
sedicèṡimo agg. num. ord. [der. di sedici]. – 1. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero 16 (in cifre arabe 16°, in numeri romani XVI): [...] il s., la s. in graduatoria); il s. (o 16°) secolo, il Cinquecento; Luigi XVI; Gregorio XVI (che comunem. si legge Gregorio decimosesto, forma più frequente per indicare la successione dei papi, mentre per quella dei regnanti decimosesto ha tono un ...
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contrattualismo
s. m. [der. di contratto2, contrattuale]. – Concezione filosofico-giuridica e filosofico-politica (risalente alla sofistica greca e diffusa, con nuovi significati, nei sec. 17° e 18° [...] ad opera di Th. Hobbes, J. Locke e J.-J. Rousseau), secondo la quale la legge e lo stato nascono da un contratto tra i singoli individui, i quali, in base a un accordo tacito o espresso, convengono di abbandonare il primitivo «stato di natura» e di ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente nella società, la l. è un atto volontario,...
LEGGE (XX, p. 754)
Guido Zanobini
Le modificazioni recate alla disciplina della funzione legislativa nell'ordinamento italiano sono dovute principalmente alla nuova costituzione, promulgata il 27 dicembre 1947. Anteriormente ad essa, alcuni...