lupino2
lupino2 s. m. [lat. lupīnus, der. di lupus «lupo», per ragioni non ben chiare]. – 1. Nome delle numerose specie di leguminose papiglionacee del genere Lupinus, comprendente erbe o suffrutici, [...] con legumi compressi e fiori azzurri, violacei, gialli o bianchi, disposti di solito in racemi; in partic.: l. bianco (Lupinus albus), originario della regione mediterranea, coltivato per i semi (detti comunem. l. dolci, e, a Roma, fusaie) che, ...
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cenerata
s. f. [der. di cenere]. – 1. Acqua fatta bollire insieme con cenere, usata per ammollire legumi, per ricoprire le forme di cacio o anche per ripulire oggetti di metallo lavorato. 2. tosc. Lo [...] stesso che ceneraccio, nei sign. del n. 1 ...
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vassoio
vassóio s. m. [lat. tardo missōrium «piatto per mandare (mittĕre) le vivande in tavola», incrociato con vas «vaso»]. – 1. Grande piatto a fondo piano, di metallo, legno, ceramica, ecc., con bordo [...] (v.). 3. tosc. Arnese rettangolare di legno, con sponde rialzate e leggermente espanse, su cui si mondano, agitandole, biade, legumi, castagne, ecc.; con questo sign., è in uso in alcune parlate tosc. la forma femm. vassóia (mentre in altre l ...
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sciolto
sciòlto agg. [part. pass. di sciogliere]. – 1. a. Non legato, non fermato o trattenuto, libero da legamenti, da vincoli, da impedimenti: avere le mani, le braccia sc.; portare i capelli sc. sulle [...] merce, che non è contenuta in confezioni e che si può vendere in libere quantità (a peso o a misura): caramelle sc.; legumi sc. o in pacchetti; vino s. o in bottiglia. f. Disciolto, o, anche, stemperato: bastano poche gocce sc. nell’acqua; due dadi ...
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cottoia
cottóia s. f. [da cottoio], tosc., non com. – Cottura: essere di buona, cattiva, facile, difficile c., detto di legumi e d’altro, secondo che siano o no cottoi; fig., essere di buona o cattiva [...] indole ...
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cottoio
cottóio (roman. cottóre) agg. [der. di cuocere, cotto], region. – 1. Che si cuoce facilmente, di facile cottura, detto spec. di legumi. 2. fig., scherz. Molto facile a prendere una cotta, a innamorarsi. ...
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cottura
s. f. [lat. coctūra, der. di coquĕre «cuocere», part. pass. coctus]. – 1. a. Il cuocere e il cuocersi; modo di cuocere; l’essere cotto: la c. della carne, del pesce, del pane, dei legumi; c. [...] dei mattoni, della calcina, del gesso; un’ora di c.; portare a c., a giusto grado di c.; essere, venire a c., al punto in cui un cibo o altro è veramente cotto; di prima c., riferito a vivanda che si cuoce ...
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pterocarpo
s. m. [lat. scient. Pterocarpus, comp. di ptero- e -carpus «-carpo», per l’ala che circonda il frutto]. – Genere di piante leguminose papiglionacee con un centinaio di specie dei paesi tropicali: [...] sono alberi o liane con fiori riuniti in racemi o pannocchie, di solito gialli, legumi compressi, indeiscenti, orbicolari o ovati, contenenti per lo più un solo seme; varie sono le specie utili: alcune, dell’India, dànno il kino, altre un legno forte ...
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civaiolo
civaiòlo (letter. civaiuòlo) s. m. (f. -a) [der. di civaia], tosc. – Venditore di civaie, cioè di legumi secchi (e anche d’altri generi commestibili). ...
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orzarolo2
orżaròlo2 s. m. [der. di orzo]. – A Roma, in passato, il venditore al minuto di legumi, farina, pasta e altri generi alimentari. ...
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Leguminose
Laura Costanzo
Una grande fonte alimentare di proteine nota sin dall’antichità
L’ordine delle Leguminose comprende piante erbacee o arbustive conosciute dai tempi più antichi per il loro potere nutritivo, in quanto ricche di proteine...
Genere di piante della famiglia Leguminose (Papilionate); comprende erbe o piccoli frutici, con foglie semplici o trifogliate, stipolate, e fiori, per solito gialli, in racemi terminali od oppositifogli; i legumi sono globosi od oblunghi, turgidi...