lenizione /leni'tsjone/ s. f. [der. di lenire]. - (ling.) [trasformazione fonetica per cui una consonante diventa più debole] ≈ indebolimento. ↑ dileguo. ⇓ sonorizzazione, spirantizzazione. ↔ geminazione, [...] raddoppiamento, rafforzamento ...
Leggi Tutto
vescovado (o vescovato) s. m. [der. del lat. tardo episcopatus "episcopato", rifatto su vescovo, con lenizione di /t/ in /d/ attrav. le parlate settentr.]. - 1. (eccles.) a. [dignità, ufficio di vescovo: [...] essere innalzato al v.] ≈ episcopato. b. (estens.) [territorio su cui si estende la giurisdizione di un vescovo] ≈ diocesi. 2. (estens., eccles.) [edificio nel quale si trova l'abitazione di un vescovo, ...
Leggi Tutto
addolcimento /ad:oltʃi'mento/ s. m. [der. di addolcire]. - 1. [operazione con cui si addolcisce] ≈ dolcificazione, indolcimento. ↔ acidificazione. 2. (fig.) [il rendere o il diventare mite o più mite] [...] ≈ ammorbidimento, attenuamento, attenuazione, mitigazione. ↔ esasperazione, inasprimento. 3. (ling.) [perdita di forza articolatoria da parte di una consonante] ≈ indebolimento, lenizione. ↔ rafforzamento. ...
Leggi Tutto
geminazione /dʒemina'tsjone/ s. f. [dal lat. geminatio -onis]. - 1. (non com.) [l'atto, il fatto di geminare o di geminarsi] ≈ duplicazione, raddoppiamento, raddoppio. ↔ dimezzamento. 2. (ling.) [fenomeno [...] di rafforzamento e di prolungamento di un'articolazione consonantica] ≈ rafforzamento. ↔ indebolimento, lenizione, scempiamento. ...
Leggi Tutto
raddoppiamento /rad:op:ja'mento/ s. m. [der. di raddoppiare]. - 1. a. [il raddoppiare o il raddoppiarsi] ≈ e ↔ [→ RADDOPPIO (1)]. b. (estens.) [aumento, crescita notevole: r. dell'attenzione] ≈ accrescimento, [...] . b. [rafforzamento e prolungamento di un'articolazione consonantica] ≈ aggeminazione, geminazione, rafforzamento. ↔ scempiamento. ‖ indebolimento, lenizione. 3. (tipogr.) [ripetizione di lettere o parole causata da un errore di composizione ...
Leggi Tutto
rafforzamento /raf:ortsa'mento/ s. m. [der. di rafforzare]. - 1. a. [processo del rafforzare o del rafforzarsi, cioè dell'aumentare la forza, la resistenza e sim.: r. dei muscoli, degli argini] ≈ consolidamento, [...] statica e la durata di strutture dissestate] ≈ consolidamento, rinforzo, sostegno. 3. (ling.) [passaggio di una consonante dal grado tenue a quello rafforzato o intenso] ≈ geminazione, raddoppiamento. ↔ scempiamento. ‖ indebolimento, lenizione. ...
Leggi Tutto
dileguare [lat. delĭquare, der. di lĭquare "render liquido", col pref. de-] (io diléguo, ecc.). - ■ v. tr., non com. [fare sparire, anche fig.: il sole dilegua la nebbia; d. ogni dubbio] ≈ allontanare, [...]
dileguo /di'legwo/ s. m. [der. di dileguare]. - 1. (non com.) [azione del dileguare, del dileguarsi, anche fig.: il d. di una speranza] ≈ dileguamento, dispersione, scomparsa. 2. (ling.) [perdita di un suono: d. di una vocale] ≈ caduta. ↓ lenizione. ...
Leggi Tutto
In linguistica, trasformazione fonetica di consonante, che diviene lene (tenue, lieve), acquistando sonorità (per es., lo spagn. amigo dal lat. amicum) o passando, se occlusiva, nella serie delle fricative (per es., aveva dal lat. habebat).
In...
grato (sost.; grado)
Le due forme (‛ grado ' per lenizione settentrionale della -t- in -d-) si alternano senza differenza di costrutto o di significato.
Fatta eccezione per Pg VIII 67 Per quel singular grado / che tu dei a colui che..., e Pd...