antibuonista
(anti-buonista), s. m. e f. e agg. Chi o che non si conforma all’esibizione di buoni sentimenti. ◆ L’Italia è all’avanguardia di questo ritorno militante alla naturalezza della disuguaglianza [...] alla legge, del disprezzo dell’altro, della cattiveria anti-buonista, della militarizzazione linguistica. Il nostro lessico politico sembra essersi completamente liberato da inibizioni, da convenzioni ritenute ormai artificiali, e da quel freno ...
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serbocroato
(o sèrbo-croato) agg. e s. m. – Relativo ai Serbi e ai Croati; con questo sign., l’aggettivo è stato usato, fino alla dissoluzione della Iugoslavia, quasi esclusivam. per indicare (come agg.: [...] ai varî dialetti. In realtà, esistono fra la lingua serba e la lingua croata alcune differenze sostanziali, soprattutto nel lessico, che giustificano la loro attuale diversificazione in lingua serba (o il serbo, che usa l’alfabeto cirillico) e lingua ...
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tesoro
teṡòro s. m. [dal lat. thesaurus, gr. ϑησαυρός]. – 1. a. Ingente quantità di monete e oggetti preziosi (metalli e pietre preziose, gemme, gioielli, ecc.), spec. se accumulati e conservati con [...] di Tesoretto). Con accezione più recente, il t. lessicale di una lingua, il suo patrimonio lessicale, cioè il lessico nel suo complesso, soprattutto in quanto sia registrato ordinatamente; di qui il titolo di Tesoro talvolta attribuito (come il ...
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sostrato
(anche substrato) s. m. [dal lat. substratus -us, der. di substernĕre (part. pass. substratus) «stendere, collocare sotto» (comp. di sub «sotto» e sternĕre «stendere a terra»)]. – 1. Strato [...] del greco; il s. celtico del latino, cui è attribuito, per es., il passaggio di ū lat. a ü e, nel lessico, il sistema di numerazione vigesimale nell’area neolatina già gallica (così, in francese lune 〈lün〉 «luna» e quatre-vingt «ottanta»); elementi ...
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ultraismo
s. m. [dallo spagn. ultraísmo, der. del lat. ultra «oltre»]. – Movimento poetico d’avanguardia nato in Spagna, sull’esempio di analoghe esperienze europee, col manifesto Ultra (1918), e poi [...] di stampo modernista, si propose la valorizzazione dell’immagine e l’esaltazione della modernità attraverso l’uso di un lessico tecnico e scientifico. Tra i principali esponenti va ricordato in partic. lo scrittore e poeta argentino J. L. Borges ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura [...] modernamente come lingua parlata in Palestina, è attualmente la lingua ufficiale dello stato d’Israele, simile all’ebraico antico nella fonologia, morfologia e sintassi, ma con notevoli aggiornamenti e infiltrazioni alloglotte nel lessico. ...
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redigere
redìgere v. tr. [dal lat. redigĕre, propr. «ricondurre», comp. di red- e agĕre «spingere, condurre»] (io redigo, tu redigi, ecc.; pass. rem. redassi, redigésti, ecc.; part. pass. redatto). – [...] Più particolarm., scrivere o curare in qualità di redattore: r. un dizionario enciclopedico, o un gruppo di lemmi di un lessico, una voce di un’enciclopedia scientifica; r. un articolo di fondo, un pezzo di cronaca; r. una rivista letteraria. ◆ Part ...
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parlata
s. f. [der. di parlare2]. – 1. non com. Discorso, e spec. lungo discorso (con questo sign. anche nel gergo teatrale): fece una parlata che non finiva più. 2. Modo di parlare proprio di una persona [...] o di una comunità, caratterizzato da aspetti della pronuncia, della morfologia, del lessico (ha sign. più generico e meno preciso che dialetto): la parlata veneziana, padovana, fiorentina, ciociara; l’ho riconosciuto dalla p. milanese; locuzione ...
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parlato1
parlato1 agg. e s. m. [part. pass. del v. parlare]. – 1. agg. a. Che è parlato, che appartiene all’espressione orale; solo nelle espressioni la lingua p., il linguaggio p. (spesso sostantivato, [...] ’uso p. della lingua, e sim., con cui si indica l’aspetto della lingua (con riguardo alla morfologia, alla sintassi, al lessico) come si presenta nell’uso vivo e quotidiano, in contrapp. alla lingua scritta e letteraria. b. Cinema p., film p., quello ...
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latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua [...] romana. 3. a. La lingua e la letteratura latina, e il periodo in cui la lingua latina fu parlata e scritta: il lessico di tutta la l. del Forcellini (Lexicon totius Latinitatis); gli scrittori della tarda l.; l. aurea, l’età di Cesare e di ...
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Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa, o la lingua di uno scrittore, di una scuola, o di un qualsiasi parlante. Anche, l’insieme dei vocaboli comuni a più lingue dal punto di vista della...
Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche l’italiano ha un lessico complesso...