sottolemma
sottolèmma s. m. [comp. di sotto- e lemma1] (pl. -i). – Termine convenzionalmente adottato in lessicografia per designare quegli elementi del lessico che, pur avendo una propria autonomia [...] semantica, non costituiscono vere e proprie unità lessicali perché derivate da queste mediante suffissazione di carattere essenzialmente morfologico: sono considerati tali, in linea generale (e con le ...
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lunfardo
s. m., spagn. (propr. «ladro», «ruffiano»). – Originariamente, gergo dei bassifondi di Buenos Aires, quindi di altre città del Río de la Plata, penetrato anche nel linguaggio familiare; ha un [...] lessico di base spagnolo, con molti elementi italiani, portoghesi, francesi e inglesi. ...
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familiare
(meno com. famigliare) agg. e s. m. e f. [dal lat. familiaris, der. di familia «famiglia»]. – 1. agg. Della famiglia: faccende, cure f.; rapporti f.; l’orizzonte f. è un assassino – un assassino [...] famiglia o comunque intime: conversazione f.; vocaboli, locuzioni f., cioè dell’uso f., appartenenti al linguaggio f. (ma, lessico f., il vocabolario e la fraseologia particolare che si istituisce per consuetudine tra i membri di una famiglia); stile ...
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stil novo
stil nòvo (o stilnòvo; anche dólce stil nòvo) locuz. usata come s. m. – Denominazione (data dalla critica moderna sulla base di un passo del Purgatorio dantesco, «O frate, issa vegg’io» diss’elli, [...] . Dal punto di vista espressivo, la loro novità è fatta da Dante consistere nella «dolcezza», cioè nella studiata eleganza della costruzione sintattica e nella scelta di un lessico alieno dalle asprezze «municipali» della lingua guittoniana. ...
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tibetano
agg. e s. m. – 1. agg. a. Del Tibet, regione storica e moderna dell’Asia centrale (dal 1965 è divenuto, per la quasi totalità, una regione autonoma della Repubblica Popolare Cinese): l’altopiano [...] , originario o nativo del Tibet. b. La lingua parlata dai nativi del Tibet, di ceppo sino-tibetano, ma influenzata nel lessico religioso dal sanscrito in seguito all’opera di traduzione di numerosi testi buddisti nel sec. 7°. ◆ Come primo elemento di ...
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parser
‹pàa∫ë› s. ingl. [der. di (to) parse «analizzare grammaticalmente»] (pl. parsers ‹pàa∫ë∫›), usato in ital. al masch. – In informatica, algoritmo di un programma applicativo che, sulla base della [...] grammatica e del lessico di una lingua data, effettua un’analisi automatica della struttura morfologica delle parole, per permetterne, per esempio, il richiamo dal dizionario di memoria; algoritmi di questo genere, ma di struttura più complessa, ...
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poliglotta
poliglòtta (meno com. poliglòtto) agg. [dal gr. πολύγλωττος, comp. di πολυ- «poli-» e γλῶττα «lingua»] (pl. m. -i). – 1. Di persona che conosce e parla più lingue: studioso, filologo p.; un [...] p.; frequente l’uso come sost.: è un p., una poliglotta. 2. a. Scritto, stampato in più lingue: Bibbia p.; che riguarda più lingue: dizionario, lessico poliglotto. b. Tipografia p., attrezzata per comporre opere in lingue e con alfabeti diversi. ...
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berluschese
s. m. Il nuovo modo di comunicare la politica promosso da Silvio Berlusconi, leader politico del centrodestra e più volte presidente del Consiglio dei ministri. ◆ [tit.] Berluschese [testo] [...] [Silvio] Berlusconi ha deciso di riformare anche il lessico della politica, quel gergo degli addetti ai lavori che ha il torto di essere stato definito prima che arrivasse lui. Dopo aver rivoluzionato la prassi, vuole rinnovare anche il vocabolario. ...
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bioequivalente
agg. Che equivale a un altro farmaco, dal punto di vista dell’assorbimento e della metabolizzazione da parte dell’organismo. ◆ ci sono precise regole che consentono di sostituire farmaci [...] acetil salicilico: così si chiamano i principi attivi dei due medicinali, che sono tra i più diffusi e conosciuti. Nel lessico comune il marchio del farmaco ha preso il sopravvento sul nome proprio, e anche questo insegna qualcosa sul sistema di ...
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classicita
classicità s. f. [der. di classico]. – 1. Carattere classico, spirito classico; limpidezza, serenità, castigatezza nell’espressione artistica: la castità della forma, che si suole chiamare [...] o greca (in quanto contrapposta all’età tarda), e l’appartenenza (di un uso linguistico o di uno scrittore) a tale età: il lessico della c. latina; carente c. di un costrutto; lo stile di Seneca è senza dubbio lontano dalla ordinata c. di Cicerone. ...
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Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa, o la lingua di uno scrittore, di una scuola, o di un qualsiasi parlante. Anche, l’insieme dei vocaboli comuni a più lingue dal punto di vista della...
Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche l’italiano ha un lessico complesso...