rinascimento
rinasciménto s. m. [der. di rinascere]. – 1. a. Il fatto di rinascere, solo con riferimento al rifiorire delle civiltà, delle arti, degli studî o anche di altre attività: il r. delle lettere, [...] di cultura e di vita morale. In questo senso, la parola è usata per lo più assol., e scritta con iniziale maiuscola: la letteratura, la poesia, l’arte, i pittori, i monumenti del R.; il primo R., il tardo Rinascimento. Per estens., più che al periodo ...
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futurismo
s. m. [der. di futuro]. – Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F. T. Marinetti in reazione, oltre che alla letteratura borghese dell’Ottocento, alla magniloquenza [...] : U. Boccioni, C. Carrà, G. Balla e G. Severini in pittura, M. Bontempelli, A. Soffici, A. Palazzeschi e lo stesso Marinetti in letteratura, A. G. Bragaglia nella fotografia e nel teatro, A. Sant’Elia in architettura e F. Balilla Pratella in musica. ...
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realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali [...] più utili per la vita pratica e per le attività professionali, basandosi sul metodo naturale e intuitivo. c. In letteratura e nelle arti figurative, in generale, la tendenza a rappresentare gli aspetti della realtà, anche quelli quotidiani e più ...
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postmoderno
postmodèrno (o pòst-modèrno) agg. [dall’ingl. postmodern, comp. di post- e modern «moderno»]. – Termine usato a partire dagli anni ’60 del Novecento, inizialmente negli Stati Uniti e poi [...] in Europa, per definire le varie tendenze affermatesi soprattutto in architettura (poi anche in letteratura, in movimenti culturali e nelle arti in genere) che, caratterizzate dal rifiuto dell’ideale di progresso e dalla negazione del valore del ...
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agiografia
agiografìa s. f. [der. di agiografo]. – 1. Letteratura relativa ai santi, caratterizzata, in genere, da intenti di edificazione; studio critico di questa letteratura. 2. Per estens., il termine [...] è anche usato a designare, con tono più o meno polemico, la letteratura, o più in genere quell’atteggiamento sentimentale che tende a svolgere narrativamente motivi leggendarî intorno a una personalità della storia politica o religiosa, sentita ed ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo [...] o all’antichità greca e latina, considerate come fondamento della civiltà e della cultura: mondo c., civiltà c., poesia, letteratura c., lingue c., pensiero c.; poeti, prosatori c.; autori o scrittori c. (frequente, in queste ultime accezioni, l’uso ...
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capitolo
capìtolo s. m. [dal lat. capitŭlum, dim. di caput -pĭtis «capo»; nel sign. 3, prob. dall’uso di leggere in adunanza un capitolo della regola o un passo della Sacra Scrittura]. – 1. a. Ciascuna [...] o amoroso) o per parodia (con carattere burlesco o satirico o familiare), dalla terzina dantesca: i c. di F. Berni. Nella letteratura contemporanea è termine usato talvolta come sinon. di elzeviro, di prosa d’arte o di saggio. 3. a. Collegio di ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico [...] ’Elegia di Madonna Fiammetta del Boccaccio; le Elegie romane di Goethe. b. In senso collettivo, la poesia elegiaca di una letteratura, di un periodo, o anche di un singolo autore: l’e. romana; l’elegia di Properzio. 2. Componimento vocale-strumentale ...
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naturalismo
s. m. [der. di naturale]. – 1. Dottrina, teoria, tendenza filosofica o culturale che assume la natura a proprio fondamento, come oggetto esclusivo di indagine e supremo principio esplicativo [...] come regolata da leggi naturali, il cui ordine non deve essere turbato da interventi statali. 2. Nella storia della letteratura e delle arti figurative, tendenza a riprodurre con fedeltà, a rappresentare oggettivamente nell’opera d’arte la natura o ...
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satanico
satànico agg. [dal gr. eccles. Σατανικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Satana, proprio di Satana, o comunque connesso con Satana, cioè col demonio: il regno s.; un’apparizione s.; tentazioni s.; riti [...] s., risata s.; ha congegnato un piano s., una vendetta satanica (è sinon. del più usato diabolico). b. In letteratura, detto di alcuni scrittori inglesi della prima metà dell’Ottocento (ed esteso anche ad altri scrittori europei dell’età romantica e ...
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Rivista letteraria trimestrale, fondata a Firenze nel 1937, e diretta da A. Bonsanti. Continuazione ideale di Solaria (➔), il suo interesse si concentrò sul fatto letterario e stilistico, con un gusto alquanto ermetizzante. Nel 1950, dopo varie...
In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini...