ingommare
v. tr. [der. di gomma] (io ingómmo, ecc.). – 1. Attaccare con la gomma arabica, incollare: i. un disegno su un foglio. 2. Più com., spalmare di gomma una carta, una tela, o altra superficie, [...] , o per potere in seguito attaccarla, inumidendo opportunamente al momento dell’uso lo strato di gomma: i. le buste delle lettere. ◆ Part. pass. ingommato, anche come agg., spalmato di gomma: un nastro di carta, di tela ingommata; etichette ingommate ...
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riverire
v. tr. [dal lat. revereri, comp. di re- e vereri «temere, onorare»] (io riverisco, tu riverisci, ecc.). – 1. Avere o mostrare verso qualcuno un sentimento di rispetto profondo e ossequioso: [...] con tono scherz. o iron., anche le formule la riverisco, o assol. riverisco, salutando a voce, e, nella chiusa di lettere, la riverisco distintamente, profondamente. ◆ Part. pres. riverènte, per lo più in funzione di agg. (v. la voce). ◆ Part. pass ...
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accavalcare
v. tr. [der. di cavalcare] (io accavalco, tu accavalchi, ecc.). – 1. Far passare una cosa sopra un’altra, sovrapporre: a. una maglia, nel fare la calza (più com. accavallare); estens., valicare, [...] sormontare: il sentiero accavalca la collina. 2. In tipografia, comporre lettere, o righe, in modo da formare un’accavalcatura. ◆ Part. pass. accavalcato, anche come agg.: tenere le gambe accavalcate (più com. accavallate). ...
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accavalcatura
s. f. [der. di accavalcare]. – Difetto nella composizione tipografica a caratteri mobili per cui le lettere di una linea non sono allineate. ...
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erudire
v. tr. [dal lat. erudire, comp. di e-1 e rudis «rozzo»; cfr. dirozzare] (io erudisco, tu erudisci, ecc.). – Ammaestrare, istruire: e. qualcuno; e. la mente, l’intelletto; nel rifl., erudirsi, [...] con l’insegnamento in una particolare disciplina o argomento, più con abbondanza di nozioni che con sistematicità: e. nelle lettere, nelle scienze, nella storia. Scherz., informare, mettere al corrente di qualche cosa: io non conosco le malizie del ...
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conservare
v. tr. [dal lat. conservare, comp. di con- e servare «serbare, custodire, mantenere»] (io consèrvo, ecc.). – 1. a. Tenere una cosa in modo che duri a lungo, che non si guasti, non si sciupi: [...] evitarne il consumo, la perdita o la dispersione: conserva con cura questo denaro; ho conservato tutte le sue lettere; sono documenti che vanno conservati gelosamente; anche fig., riferito a sentimenti, a condizioni e qualità morali o intellettuali ...
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accecatura
s. f. [der. di accecare]. – 1. L’accecare, nei varî sign. del verbo. 2. Incavatura fatta con l’accecatoio. 3. In tipografia e in dattilografia, difetto d’impressione, dovuto ai caratteri sporchi, [...] per il quale gli occhi di alcune lettere risultano completamente neri. ...
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scompagnare
v. tr. [der. di accompagnare, per sostituzione del pref. s- (nel sign. 1) a a-1] (per la coniug., v. accompagnare). – 1. ant. o letter. Separare dal proprio compagno, dai compagni: Chi serba [...] o passeggieri scompagnati, o coppie, o brigate di gente (Manzoni); diviso, separato, disgiunto: dovendo ... lo scopo delle lettere essere il diletto bensì, ma non mai scompagnato dall’utile (Alfieri); nell’uso com., spaiato, incompleto: un paio di ...
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reticolato
agg. e s. m. [dal lat. reticulatus «fatto a rete», der. di reticŭlum (o -us) «reticolo»]. – 1. agg. Disegnato o disposto in modo da assumere l’aspetto di una rete, da costituire un reticolo: [...] cui appartiene la zona rappresentata. R. delle parole incrociate, il disegno nelle cui caselle debbono essere scritte le lettere (o le sillabe) delle parole incrociate. Nell’uso bancario, il prospetto per il calcolo degli interessi da capitalizzare ...
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ossequio
ossèquio s. m. [dal lat. obsequium, der. di obsĕqui «secondare, obbedire, accondiscendere»]. – Sentimento di profondo rispetto e di riverenza verso persona di alto grado o di alti meriti: ho [...] i miei rispettosi (o umili, profondi, doverosi) o.; e come formula ormai disus. di riverente saluto, a voce o nella chiusa delle lettere: i miei o.; con molti o.; con deferenti o.; presenti i miei o. alla signora; con altro sign., ossequi!, tanti o ...
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Lettere
Jean-Jacques Marchand
Denominazione consueta del carteggio privato, che comprende le lettere inviate (un’ottantina) e ricevute (circa 250) tra il 1497 e il 1527. Ne fanno parte, in effetti, anche lettere ‘semiprivate’, cioè inviate...
Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia articolatoria superiore rispetto...