codato
agg. [der. di coda], non com. – Fornito di coda, caudato: lettere c., in cui l’asta discendente si prolunga sotto il rigo (per es., p, q, g). ...
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letterina
s. f. [propr. dim. di lettera, sul modello di velina nell’accezione televisiva]. – Valletta così definita perché incaricata, nel corso di una trasmissione televisiva, di presentare un cartello [...] sul quale è stampata, di volta in volta, una delle lettere dell’alfabeto. ...
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lettering
‹lètëriṅ› s. ingl. [der. di (to) letter «segnare con lettere; imprimere il titolo su ...»], usato in ital. al masch. – Nel linguaggio della pubblicità e della grafica, operazione consistente [...] nello scegliere, secondo opportuni criterî, i caratteri (anche scritti a mano) con cui far comporre il testo che accompagna un annuncio pubblicitario, o che in genere serve di commento e integrazione a ...
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codesto
codésto (o cotésto) agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) tibi iste]. – Indica persona o cosa vicina a chi ascolta, o a lui relativa, o nominata subito prima. Come agg.: mi fai vedere c. foglio?; [...] ti pentirai di c. parole; in lettere di carattere ufficiale, può indicare l’ufficio stesso, l’ente, la società a cui si rivolge il discorso: il sottoscritto fa domanda a c. Ministero; la fattura da noi rimessa a c. spett. Ditta. Come pron., solo con ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] giustizia e di pace, e l’infelicità, il dolore e la morte per l’uomo; la nozione di peccato originale assume importanza decisiva nelle lettere di s. Paolo (in partic. Rom. 5, 12-21; 1 Cor. 15, 21 segg.) che ha visto nel peccato di Adamo l’origine di ...
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destinare
v. tr. [dal lat. destinare]. – 1. Stabilire in maniera ferma, irrevocabile, come atto di una volontà superiore: il cielo ha destinato così. Per estens., stabilire, in senso generico, soprattutto [...] commerciale, accantonare parte degli utili di esercizio di un’azienda per costituire un fondo di riserva. d. non com. Di lettere e sim., spedire a un determinato indirizzo. ◆ Part. pass. destinato, anche come agg., e per lo più in unione col ...
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codetta
codétta s. f. [dim. di coda]. – 1. Piccolo segno in forma di virgola rovesciata verso destra, usato: a) nei manoscritti e nelle vecchie edizioni, sotto la e, per indicare il dittongo latino ae; [...] , sotto le vocali, per indicarne la pronuncia aperta (si usa la doppia codetta nel caso di maggiore apertura). 2. Nelle lettere d’ufficio, l’indicazione del destinatario, posta a sinistra della prima facciata. 3. Nelle fruste, il cordoncino che tiene ...
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insegnante
s. m. e f. e agg. [part. pres. di insegnare]. – Chi si dedica all’insegnamento, chi esercita la professione d’insegnare: è un ottimo, un’ottima i.; la categoria degli insegnanti; segno errori [...] il solo sost. insegnante, che indica tuttavia, più spesso, il maestro elementare); i. di educazione fisica, di lettere, di disegno; i. privato, chi esercita l’insegnamento privato, soprattutto dando lezioni in specifiche discipline. Come agg., quasi ...
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tautologia
tautologìa s. f. [dal gr. ταὐτολογία, comp. di ταὐτο- «tauto-» e -λογία «-logia»]. – 1. a. Nella logica formale classica, termine usato per qualificare negativamente ogni proposizione la quale, [...] precisamente nel calcolo delle proposizioni, ogni formula che risulti sempre vera, qualunque siano i valori di verità assegnati alle lettere che compaiono nella formula stessa: per es., «p o non p», «p implica p». 2. Nella retorica classica, sinon ...
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poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto [...] ; la corona Che suole ornar chi poetando scrive (Petrarca); dolorosamente Alla fioca lucerna poetando (Leopardi); con uso sostantivato: lettere contro alla maniera del poetare di Dante (G. Gozzi). 2. tr., non com. Trattare un argomento in poesia ...
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Lettere
Jean-Jacques Marchand
Denominazione consueta del carteggio privato, che comprende le lettere inviate (un’ottantina) e ricevute (circa 250) tra il 1497 e il 1527. Ne fanno parte, in effetti, anche lettere ‘semiprivate’, cioè inviate...
Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia articolatoria superiore rispetto...